Il voto del redattore
- voto
- 3.5/5
- valutazione
- Tra cronaca e melò un film riuscito sulla vita di uno dei personaggi più controversi dell'ultimo ventennio. Da vedere, sempre che di Diego ve ne freghi qualcosa.
Il voto dei lettori
- voto medio
- 3.7/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 2 lettori
- di Sean Penn
- dal 25 01 2008
- genere Drammatico
- tipo Biografico
- Lorenzo Morganti
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
La mano de d10s
di Marco Risi
- Dati
- Titolo originale: La mano de d10s
- Soggetto: Manuel Valdiva, Cesar Vidal, Manuel Rios, Leonardo Bachini
- Sceneggiatura: Manuel Valdiva, Cesar Vidal, Manuel Rios, Leonardo Bachini
- Genere: Drammatico - Biografico
- Durata: 113 min.
- Nazionalità: Italia, Spagna
- Anno: 2007
- Produzione: Comedy Film, Ombu Producciones, Rai Cinema
- Distribuzione: 01 Distribution
- Data di uscita: 00 00 0000
Diego Armando Maradona: quanto pesa quel 10 sulle spalle
di Salvatore Padula
La mano de dios. La mano di Dio. Uno degli episodi più celebri della storia del calcio. Quella corsa verso la folla acclamante con il pugno alzato, quasi in segno di scherno, festeggiando il gol irregolare più famoso della storia. Non se ne parlerebbe ancora oggi probabilmente, se quella non fosse stata la mano di Diego Armando Maradona, forse il più grande calciatore di tutti i tempi. Ma Maradona non è stato solo un calciatore. Maradona è stato tant'altro. Ed è tutto questo tant'altro che Marco Risi ci racconta. La mano de d10s è un film in cui il calcio non è protagonista, ma semplice intermezzo, un film in cui le mille magie di Diego fanno da cornice a ciò che lui è stato fuori dal campo. Non è assolutamente un film celebrativo, ma schiettamente biografico. E' un film che racconta Maradona in tutti i suoi eccessi e, allo stesso tempo, in tutta la sua fragilità. Il sesso, le cattive amicizie, i successi, i fallimenti, la cocaina, le lacrime, la carriera strangolata al suo apice. E' un Maradona, quello di Risi, dalle tante facce, complesso al pari di quello reale. Ora semplice e gioioso, poi megalomane e isterico, a volte infantile, spesso sofferente. Il film corre frenetico attraverso le varie fasi della vita del Pibe de Oro: l'infanzia vissuta in povertà a Villa Fiorito, la consacrazione nel calcio mondiale e l'incontro con la cocaina a Barcellona, i trofei vinti e il disastro doping a Napoli, il trionfo ai mondiali messicani nonché la disfatta umana e morale in quelli statunitensi, dove definitivamente tramonta il Maradona calciatore. Il protagonista è interpretato da un bravo Marco Leonardi, somigliante e credibile nell'aspetto e nei modi, ottimamente reso in tutta la sua complessità e spessore. Tra gli altri attori, tutti bravi e sconosciuti, meritano particolarmente Julieta Diaz (Claudia Villafane, l'eterna compagna di Diego) e Juan Leyrado (Guillermo Coppola, procuratore e amico).
La mano de D10s è un film senza tempi morti, che di certo non annoia. La sceneggiatura è sicuramente d'autore, molto ben orchestrata e sincera, emozionante il giusto, così come la regia, che è brillante ma allo stesso tempo essenziale. La mano de d10s è però sicuramente uno di quei film che dividono pubblico e critica in due blocchi, quello degli estimatori e quello degli indifferenti. Infatti chi non ha mai sentito parlare di Maradona, o chi non è vittima del fascino e del carisma del personaggio, difficilmente si sentirà preso dalla storia e difficilmente troverà il film appassionante, al contrario di quelli (come me) che, cresciuti nel mito del Pibe de oro, lo considereranno imperdibile.
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