Il voto del redattore
- voto
- 2/5
- valutazione
- Con così poche pretese iniziali, non lo si può bocciare.
Il voto dei lettori
- voto medio
- 0.4/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 11 lettori
- di Takashi Miike
- dal
- genere Drammatico
- tipo Gore & splatter
- Stefano Tirelli
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Stay alive
di William Brent Bell
- Dati
- Titolo originale: Stay alive
- Soggetto: William Brent Bell
- Sceneggiatura: William Brent Bell - Matthew Peterman
- Genere: Drammatico - Gore & splatter
- Durata: 77 min.
- Nazionalità: USA
- Anno: 2006
- Produzione: Hollywood Pictures
- Distribuzione: Medusa
- Data di uscita: 00 00 0000
Poco più di nulla
di Carlo Griseri
New Orleans. Un gruppo di ragazzi si ritrova a fare i conti con un nuovo e misterioso videogame. Si tratta di un horror-game che presenta da subito una peculiarità poco rassicurante: se muori nel gioco, muori anche nella vita - e per di più nello stesso identico modo, sanguinolento o improbabile che sia (travolti da una carrozza, per esempio). Questo piccolo particolare ovviamente non viene svelato da subito a chi si cimenta con il videogame, altrimenti nessuno (forse) si metterebbe a giocare: ma una volta iniziato, non si può più interrompere, anche perché il videogame dopo un po' parte da solo e allora diventerebbe davvero arduo salvarsi! Dietro a tutto ciò stanno la tipica maledizione e lo spirito di una strega (la Duchessa Sanguinaria) che viene risvegliato formulando una sorta di filastrocca per avviare il gioco. Il gruppetto si ritrova costretto a indagare lottando contro il tempo per non avere la peggio.
Se queste poche righe di trama vi convincono ad andare in sala, allora state certi che Stay alive non vi deluderà. Se siete ancora dubbiosi, invece, o convinti a non prendervi il disturbo di andare fino al cinema, sappiate che non perderete assolutamente niente stando a casa! Stay alive non presenta alcuna caratteristica per cui valga la pena di uscire di casa, a essere sinceri: 77 minuti di leggera tensione, prevedibile svolgimento della trama (anche se alla fine non si capisce minimamente perché uno dato per morto sia ancora vivo, oltre che determinante per lo snodo conclusivo!) e attori che difficilmente lasceranno il segno.
Tra i volti più noti Milo "Balboa" Ventimiglia, nel ruolo ormai ambito di prima vittima (da Scream in poi sono sempre più i film horror in cui la prima scena resta la migliore). Con lui, ragazzi bellocci - ma anche no - presi a caso da serie tv amate dai giovani: OC, Malcolm in the middle (ma Frankie Muniz è stato anche l'agente Cody Banks), One Tree Hill (Sophia Bush, che proviene da quella serie, ha le maggiori possibilità di far parlare di sé in futuro: indubbiamente carina, è protagonista del remake di The Hitcher), Law & Order, Giudice Amy.
Alla regia il semi-esordiente William Brent Bell. Discreta l'interazione realtà-videogioco, niente di memorabile gli effetti speciali, musica tipica di un film del genere. Da lodare, in ogni caso e senza mezzi termini, l'assoluta mancanza di messaggi o momenti di riflessione: una fastidiosa tendenza di troppo horror recente, qui saggiamente evitata, che permette al recensore di salvare questa pellicola altrimenti da buttare.
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