Il voto del redattore
- voto
- 3/5
- valutazione
- Uno spaccato di vita dai colori di Ozpetek
Il voto dei lettori
- voto medio
- 3.8/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 14 lettori
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Saturno contro
di Ferzan Ozpetek
- Dati
- Titolo originale: Saturno contro
- Soggetto: Ferzan Ozpetek, Gianni Romoli
- Sceneggiatura: Ferzan Ozpetek, Gianni Romoli
- Genere: Drammatico - Sociale
- Durata: 110 min.
- Nazionalità: Italia
- Anno: 2007
- Produzione: R&C Produzioni
- Distribuzione: Medusa
- Data di uscita: 00 00 0000
Solo il non esserci congela l'istante
di Antinoo
Roma, evocativa e vista con occhi da straniero come solo Ferzan Opzetek sa. Una cena tra amici, a casa di Davide (Pierfrancesco Savino) leader del gruppo e scrittore di favole. Casa che divide con il compagno Lorenzo (un incredibile Luca Argentero, di cui mai avrei creduto di dover tessere le lodi), voce narrante del film. Ci vengono presentati così i vari ospiti, come se fossimo noi stessi invitati a cena: Antonio (Stefano Accorsi) bancario sposato, ma non troppo, con Angelica (Margherita Buy) la psicologa antifumo, Sergio (un ottimo Ennio Fantastichini) ex storico di Davide, la traduttrice Nival (la solita e geniale Serra Yilmaz), l'indeciso, anche sessualmente, Paolo (Michelangelo Tommaso) e Roberta (Ambra Angiolini), migliore amica di Lorenzo, dedita all'oroscopo e al consumo di droghe. Assistiamo alle loro quotidianità, ambizioni lavorative, dinamiche interne ed equilibri interpersonali soggetti a mutamento, come ogni cosa governata dall'emotività.
Lorenzo, ingenuamente ed utopisticamente, desidererebbe che tutto si congelasse in un determinato attimo, quello in cui assapora la felicità del sentirsi al sicuro, quando vede i suoi amici insieme alla persona che ama. Il suo desiderio verrà esaudito nell'unica maniera possibile, senza che nemmeno lui se ne renda conto. È per gli altri che tutto, da quel momento, non sarà mai più lo stesso.
La mia capacità di commentare Ozpetek, sin dai tempi de Il Bagno Turco, risente di una stranezza: a film finito Mi sento sempre abbastanza insoddisfatto, e svuotato. Il giorno dopo il film fiorisce, e Mi svela il suo significato. È stato sempre così, soprattutto con La Finestra di Fronte e Cuore Sacro. Qui la trama è molto comune: le dinamiche di gruppo; fortunatamente non Ci troviaMo di fronte ad un film da questuante di pubblico quale Muccino e i suoi trentenni. C'è una poetica dell'assenza resa visivamente in maniera superba, la bellezza di Roma che solo i neorealisti, prima di lui, erano in grado di comunicarMi, e una delicatezza totale e non retorica nel trattare temi attualissimi, più adesso che quando il film fu girato, quali i DICO e l'eutanasia. La stessa dipendenza dalle droghe è resa con un taglio disincantato e divertito, molto realistico, con il personaggio di Roberta, una Ambra Angiolini che francamente non mi ha stupito per nulla a differenza di quel che è accaduto a tanti altri commentatori, visto che già dai tempi di Non è la Rai poteva permettersi di passare per stupida ben sapendo di non esserlo (l'esatto contrario di ciò che tentano di fare tante sue "colleghe"). Ambra Ci regala un'interpretazione fresca e spontanea, dovendo però ancora imparare a controllare la voce. Lo stesso non posso dire di Stefano Accorsi, monolitico come sempre e che qui sfoggia una pettinatura anticalvizie incipiente e un'inadeguatezza che oramai Mi pare congenita.
Margherita Buy, sempre brava e costantemente relegata al ruolo di eterna tradita, fortunatamente è meno nevrotica del solito, anche perché la parte lo impone. Molto belle le musiche, firmate Neffa, e alternate ad alcuni classici: l'insentibile Je suis venue te dire que je m'en vais di Carmen Consoli e la suggestiva Remedios di Gabriella Ferri, che torna in più punti del film. Film dedicato in apertura a Hrant Dink, scrittore Turco di origini armene, ucciso in Turchia nel 2007, ed in chiusura a Flavio Merkel, collaboratore dello sceneggiatore Gianni Romoli, scomparso nel 2004. Il titolo dell'opera, inizialmente Mentre Lorenzo Dorme, è diventato Saturno Contro per una battuta astrologica di Roberta. Saturno è preposto alla limitazione dell'individuo, tramite rinuncia e solitudine. La sua posizione alla nascita indica come si affrontano i momenti difficili. E nonostante questa avversità, finalmente, Ozpetek, a differenza dei suoi lavori precedenti, trova una degna conclusione alla sua storia.
I lettori hanno scritto 3 commenti
- indirizzo IP 151.52.71.66
- data e ora Sabato 17 Marzo 2007 [21:34]
- commento Ho visto Ambra baciare la Bignardi in bocca e fare un sacco di ammiccamenti lesbo stamattina. Non ho capito se era promozione al film o meno.
- indirizzo IP 87.18.220.197
- data e ora Domenica 18 Marzo 2007 [17:43]
- commento ho visto tutti i film di ozpetek, questo non è all'altezza delle fate ignoranti o di cuore sacro anche se il finale è bellissimo...di fortr impatto!n.b:veritiere le parole di luca argentero nel finale
- indirizzo IP 81.208.83.241
- data e ora Lunedì 19 Marzo 2007 [0:38]
- commento Capo, quando Mi mandi ad intervistarla per Cineboom, allora?
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