Il voto del redattore
- voto
- 3/5
- valutazione
- Commedia americana per il grande pubblico. Divertente e senza grandi pretese. Shawn Levy deve tutto a Ben Stiller
Il voto dei lettori
- voto medio
- 2.8/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 29 lettori
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Una notte al museo
di Shawn Levy
- Dati
- Titolo originale: Night At The Museum
- Soggetto: Milan Trenc
- Sceneggiatura: Ben Garant e Thomas Lennon
- Genere: Commedia - Fantasy
- Durata: 108 min.
- Nazionalità: U.S.A.
- Anno: 2007
- Produzione: 20th Century Fox Film Corporation, 1492 Pictures, 21 Laps Entertainment
- Distribuzione: 20th Century Fox Italia
- Data di uscita: 00 00 0000
Ben Stiller, eroe della commedia
di Chiara Orlandi
Per parlare della nuova commedia di Shawn Levy è necessario chiarire un punto essenziale: il film non avrebbe la medesima efficacia se privato dell'interpretazione comico-demenziale di Ben Stiller, probabilmente uno tra i migliori attori del genere attualmente in circolazione.
Larry Daley (Ben Stiller, appunto) è divorziato con un bambino, non ha un lavoro e, se non fosse per quel tipico ottimismo all'americana, potremmo definirlo il fallito della situazione. Deciso a riconquistare la fiducia del piccolo che, affascinato dal successo del nuovo fidanzato di mamma, sogna di fare il consulente finanziario, Larry si ritrova nei panni del guardiano notturno al Museo di Storia Naturale di New York. Tra queste polverose mura ha inizio la vicenda, sospesa a metà tra realtà e fantasia, durante la quale il goffo protagonista dovrà guadagnarsi il rispetto dei personaggi illustri, storici o inventati, esposti nel museo, ma soprattutto tenterà di conquistare la credibilità perduta agli occhi del figlio Nick. Ecco comparire in scena una galleria di personaggi che, scesi dal loro piedistallo di autorevolezza storica, dimostrano di essere uomini normali con paure e difetti impensabili.
Scopriamo il lato romantico di Theodor Roosevelt (un Robin Williams veramente azzeccato) o quello infantile di Attila (Patrick Gallagher) e perché no, l'animo docile e fedele di un dinosauro preistorico pronto a recuperare l'osso come un cagnolino da compagnia.
Ritmo veloce delle battute, situazioni improbabili e l'aggiunta di una goccia di romanticismo sono gli ingredienti giusti per far divertire adulti, ragazzi e bambini. Come già detto, siamo di fronte alla solita commedia made in USA e, secondo la tradizione, aspettiamoci dunque che l'equilibrio venga prontamente ristabilito per restituire la pace nel cuore dello spettatore. Nonostante tutto qualcosa si salva.
Buona l'interpretazione dei mitici Dick Van Dyke, Mickey Rooney e Bill Cobbs, nei panni dei tre guardiani prossimi al pensionamento il cui ruolo non è per niente scontato. Se questi improvvisamente nella vicenda non passassero dalla parte dei cattivi potremmo pensare di stare a guardare un film della Disney. Compare anche l'attore italiano Pierfrancesco Favino (Romanzo Criminale) che, coerentemente con le proprie origini, veste i panni di Cristoforo Colombo.
Interessante invece il personaggio del direttore del museo, assolutamente incapace di interagire con la parola, in netto contrasto con la loquacità dei trogloditi alle prese con la scoperta del fuoco. Ottima la fotografia e pertinente la colonna sonora. Diversi inoltre i riferimenti alla storia del cinema a cui chiaramente si ispirano scene esilaranti tra cui la gag della scimmietta e la fuga dai leoni inferociti. Shawn Levy non dimentica la lezione del B-movie americano, del genere western e naturalmente della commedia tradizionale. Ma essere un veterano della pellicola non è condizione sufficiente per realizzare un film di qualità.
Ben Stiller (splendido in Tutti Pazzi per Mary, Zoolander, I Tenembaum) è il vero asse portante su cui si basa tutta la vicenda fin dall'inizio. E a quanto pare anche in famiglia si coltiva la recitazione. La signora dell'agenzia di collocamento, Anne Meara, è infatti la madre dell'attore. La sua comicità, rielaborata e pressoché mai stereotipata, passa attraverso la lezione della slapstick comedy, di Buster Keaton e dello stile intellettualoide che ricorda Woody Allen. In totale ascesa Stiller si colloca in un panorama cinematografico, e più precisamente in un genere, quello del drama-comedy, ancora in piena evoluzione, come dimostrano le recenti produzioni americane lontane dal cinema mainstream (vedi per esempio Little Miss Sunshine). Forse qualcosa sta cambiando?
I lettori hanno scritto 5 commenti
- indirizzo IP 151.76.244.37
- data e ora Lunedì 19 Febbraio 2007 [17:33]
- commento 3 su 5??? io mi sn addormentata a meno di metà film!!! troppo scontato cm film!do 2 solo xk c'è il mitico owen!!!!
- indirizzo IP 213.140.11.141
- data e ora Venerdì 23 Febbraio 2007 [11:17]
- commento non sono d'accordo, il ritmo è veloce, c'è poco da addormentarsi. in ogni caso son gusti
- indirizzo IP 87.9.154.118
- data e ora Venerdì 23 Febbraio 2007 [19:15]
- commento dovete dire un pò di meno sul film;state dicendo quasi tutto!
- indirizzo IP 87.9.154.118
- data e ora Venerdì 23 Febbraio 2007 [19:15]
- commento è stato molto bello il film,è insuperabile!poi c'è Ben Stiller con Owen Wilson!in poche parole è uno schianto!
- indirizzo IP 87.11.5.117
- data e ora Domenica 29 Aprile 2007 [10:55]
- commento e strabiliante
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