Il voto del redattore
- voto
- 3.5/5
- valutazione
- I geniacci della Aardman alle prese con fogne e topi. Velocissimo ed irriverente.
Il voto dei lettori
- voto medio
- 3.7/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 5 lettori
- di Ash Brannon, Chris Buck
- dal 05 10 2007
- genere Commedia
- tipo Animazione
- Elena De Dominicis
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Giù per il tubo
di David Bowers, Sam Fell
- Dati
- Titolo originale: Flushed Away
- Soggetto: Sam Fell, Peter Lord, Dick Clement, Ian La Frenais
- Sceneggiatura: Dick Clement, Ian La Frenais
- Genere: Commedia - Animazione
- Durata: 84 min.
- Nazionalità: U.S.A.
- Anno: 2007
- Produzione: Aardman
- Distribuzione: Dreamworks
- Data di uscita: 00 00 0000
- Link
- Tutti gli articoli di Vincenzo Rossini
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- Sito ufficiale
- Sito ufficiale della Aardman
- Sito ufficiale della Dreamworks Animation
Londra e il gabinetto
di Vincenzo Rossini
Alla fine della proiezione di Giù per il tubo la domanda più frequente che gli spettatori - bambini e adulti in egual misura - si pongono non riguarda le complesse tecniche di animazione utilizzate dalla Aardman per mettere insieme la concretezza visiva della plastilina con la dinamicità del 3D e non riguarda il numero impressionante di citazioni cinematografiche con cui gli sceneggiatori hanno infarcito il film. Nemmeno si discute su quale sia il cartone più efficace dei tre - numero record - proposti in sala questo Natale. La domanda che tutti si fanno è: "ma quelle che cantano sono lumache o sanguisughe?" Davvero sembra non si parli d'altro, persino nelle recensioni apparse sui giornali. Gli animaletti in questione sono in assoluto l'ingrediente più divertente di questo film e a ogni loro apparizione sullo schermo, che sia per interpretare un brano anni '50 in stile doo-woop o per coreografare il finale sulle note di "Proud Mary" rifatta da Tina Turner, si ride di gusto.
Giù per il tubo, in originale Flushed Away, titolo emblematico e intraducibile, che allude allo scarico del water ma anche a una realtà sotterranea e misteriosa, è tutto giocato sull'equilibrio tra sopra e sotto, tra bello e orrendo; alla Londra bene di Kensington, dove il topolino Roddy, «a very smart mouse» d'appartamento, viziato e piacione, vive tra comfort d'ogni genere in una gabbia dorata, si contrappone la Londra della fogna, ricostruita in modo incredibile utilizzando oggetti d'uso quotidiano che diventano ponti, strade, palazzi, torri, barche e case, dove Roddy imparerà che si può avere tutto, ma se non si ha qualcuno con cui condividerlo, non si è felici. La morale edificante è fortunatamente ridotta all'osso, sommersa da un ritmo rapidissimo che non lascia il tempo di pensare alla gag appena vista; le scene d'azione abbondano e in certi casi - come durante l'inseguimento nelle tubature - sono davvero spettacolari.
Come accade ormai frequentemente nei cartoon contemporanei, specie in quelli di targa Dreamworks, si intrattengono i bambini provocando gli adulti: le citazioni cinematografiche sono incalcolabili, il topo Roddy si presenta come una specie di James Bond, la topolina a cui si accompagna è una strana forma di Indiana Jones in gonnella con connotati punk, il detective Ranocchiò è un incrocio tra Cloiseau e Jean Gabin, gli scagnozzi imbecilli sono puro tarantinismo e tra dialoghi e gag si tira in ballo il noir anni '50 francese e il film d'avventura alla Spielberg, gli 007 e gli 077, i cartoon Warner Bros, con tanto di mascherino rotondo rubato a Bugs Bunny, e i recenti successi della Pixar - c'è un Nemo invecchiato e imbolsito- fino ai musical americani e a Dickens richiamato esplicitamente nella descrizione della famiglia della topolina. C'è poi, nella migliore tradizione Aardman, lo sberleffo dei modi e delle manie dei britannici, con tanto di caricature "topizzate" di Blair e della regina. Il meccanismo parodistico è simile a quello di Shrek, con l'aggiunta del fascino visivo del sotterraneo, del liquido, del putrido. Tra scherzo e scherno, Giù per il tubo è un giocattolo animato attraente e folgorante, uno dei migliori di questa stagione. Resta da chiarire l'origine degli animaletti citati all'inizio della recensione, ma spero che parlare di questo futile dilemma serva a incuriosire ulteriormente il pubblico che, a quanto pare dai primi dati circa gli incassi, non ha premiato come si deve il film. Peccato.
I lettori hanno scritto 5 commenti
- indirizzo IP 213.140.11.139
- data e ora Mercoledì 03 Gennaio 2007 [22:35]
- commento ma sono lumache di sicuro :)
- indirizzo IP 87.3.191.44
- data e ora Giovedì 04 Gennaio 2007 [0:09]
- commento certo, lumache. vanno lentissime no? Per me questo non è un cartoon per bambini, in sala ridevo solo io.. però carino
- indirizzo IP 87.16.79.157
- data e ora Giovedì 04 Gennaio 2007 [0:29]
- commento la stazza è delle sanguisughe, non hanno antenne, x alice: i multisala lo proiettano anche alle 00.30, quando i bambini sono al terzo sonno: sarà perchè c'è gente come te (e me)?
- indirizzo IP 87.16.96.62
- data e ora Giovedì 04 Gennaio 2007 [10:32]
- commento io nn lo visto,,ma com'è belllo???
- indirizzo IP 81.208.106.66
- data e ora Giovedì 04 Gennaio 2007 [17:15]
- commento Mi sa che devo proprio andarlo a vedere. Avevo sottovalutato le potenzialità di questo film e la recensione di Vincenze mi ha incuriosito. Apocalypto puo' attendere ...
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