Il voto del redattore
- voto
- 2.5/5
- valutazione
- Se vado a vedere il maghetto non mi aspetto nulla di più
Il voto dei lettori
- voto medio
- 2.3/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 43 lettori
- di Terry Gilliam
- dal 31 10 2007
- genere Fantastico
- tipo Fiabesco
- Antinoo
- di Terry Gilliam
- dal
- genere Fantastico
- tipo Fiabesco
- Luigi Faragalli
- di Zach Helm
- dal 25 01 2008
- genere Fantastico
- tipo Fiabesco
- Federico Lommi
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban
di Alfonso Cuaron
- Dati
- Titolo originale: Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
- Soggetto: J.K. Rowling
- Sceneggiatura: Steve Kloves
- Genere: Fantastico - Fiabesco
- Durata: 141 min.
- Nazionalità: U.S.A.
- Anno: 2004
- Produzione: David Heyman, Warner Bros, Chris Columbus etc.
- Distribuzione: Warner Bros. Italia
- Data di uscita: 00 00 0000
- Link
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La scopa in fondo è come il motorino
di Luigi Faragalli
Terzo anno scolastico per il maghetto più noto del grande schermo e col passare degli anni si cresce o almeno si dovrebbe. Cresce il gruppuscolo di bambini, questo è certo, ormai adolescenti, tanto che quasi ci si aspetta di vedere Harry alle prese col suo primo rasoio da barba ed Hermione a scegliere reggiseni prima misura.
Purtroppo gli ormoni non aspettano ed i tempi cinematografici sono quelli che sono, quidi la prima cosa che viene da pensare, fin dal primo sguardo alla locandina, è: Ok, Goblet of Fire ancora ancora ce la fanno ad essere credibili, ma cosa faranno nel 2007 per Order of Phoenix?
Forse risolveranno in digitale, cancellando i peli del petto di Harry e le curve di Hermione, chissà.
Non cresce invece, non di molto almeno il valore del film rispetto ai due predecessori. Intendiamoci, il film è davvero onesto, chi va a vedere Harry Potter e si aspetta di trovarsi davanti Truffaut non ha tutte le rotelle a posto.
Una favolona, con tutti gli elementi che ormai conosciamo: Il gruppo di amici sempre più affiatato, il maghetto di certo potentissimo ma dalle capacità ancora largamente inespresse, i compagni cattivi ma solo un po', come può esserlo un compagno di scuola appunto, gli animali fantastici, gli incantesimi comici, i professori stralunati e i mostri mostri, cattivi come i mostri di una favola che può far saltare sulla sedia ma paura davvero no.
Qualche critico ha parlato di atmosfere dark e inadatte ai bambini per questo capitolo della serie... bah, avrà visto un altro film. Non muore nessuno e nessuno si fa male, ed i mostri più mostruosi potrebbero uccidere, sì, ma non fanno mai più di una sorta di lifting ai malcapitati che incrociano.
Nulla di nuovo dunque, e la sensazione che si ha nel vedere il film è quella che avevo da bambino quando chiedevo a mio nonno di leggermi una favola che conoscevo già ma avevo un po' dimenticato. La sceneggiatura è dignitosa, cosa non facile avendo a che fare con un soggetto a dire il vero non originalissimo, basato su un abusato trucchetto temporale che fin troppe volte viene chiamato nella narrativa fantastica a sbrogliare situazioni senza via d'uscita. Molto ben riuscita la mescolanza di inquadrature, sonoro e montaggio mirante a distogliere immediatamente l'attenzione dello spettatore da avvenimenti che andrebbero percepiti ma subito accantonati. Così facendo si forniscono allo spettatore una serie di briciole di Pollicino (era Pollicino quello delle briciole, sì?), per restare nel mondo delle favole. Un insieme di circostanze ed avvenimenti da ripescare nella memoria breve quando, con lo svolgersi della trama, c'è da ricostruire il reale svolgimento di eventi precedenti, facendo anche sentire furbi tutti quelli che puntano l'indice verso lo schermo urlando: "ECCO, HAI VISTO? QUELLO E' PERCHE' PRIMA...", segue spiegazione. Se siete fortunati quanto me ve ne ritroverete almeno una mezza dozzina in sala.
Cuaron non fa rimpiangere Columbus, anzi, supera una certa stanchezza che si respirava nella Camera dei Segreti.
Michael Gambon invece fa rimpiangere Richard Harris, mostrandoci un Silente mezzo rincoglionito, risolutore sì, ma stralunato, lontano troppo dal venerabile predecessore.
Insomma, se avete bambini portateli dal maghetto se ve lo chiedono, il massimo che rischierete sarà di sentirvi chiedere un ippogrifo come regalo per il loro compleanno.
Se come me non siete mai cresciuti sul serio, poi, non potrete che invidiare mortalmente quel gruppo di bastardelli tanto fortunati da frequentare una scuola con i quadri vivi ed i fantasmi in giro per l'istituto: nelle mie scuole medie era tutto bianco sporco e verde, non c'erano quadri e la cosa di più simile ad un fantasma era il bidello del secondo piano.
A proposito, "il brutto anatroccolo" è molto più dark di questo Harry Potter.
I lettori hanno scritto 15 commenti
- commento eh, ok, seri nei commenti, ma tu dove vai a leggere le barzellette? :)
- commento settimana enigmistica
- commento dai? c'e' la versione on line?
- commento Gentile Sara, le darei l'indirizzo ma non mi sembrerebbe un commento serio.
- commento "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban" è uno dei migliori titoli di film che il cinema abbia mai prodotto! (a orecchio suona troppo bene!!!). Ora guarderò il film e vi farò sapere...
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