Il voto del redattore
- voto
- 2/5
- valutazione
- Disaster movie appetibile, fiaccato da un cast distratto
Il voto dei lettori
- voto medio
- 2.5/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 2 lettori
- di Sidney Lumet
- dal 14 03 2008
- genere Drammatico
- tipo Thriller
- Riccardo Lupoli
- di Andrew Dominik
- dal 18 10 2012
- genere Drammatico
- tipo Thriller
- Ernesto Fanfani
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Poseidon
di Wolfgang Petersen
- Dati
- Titolo originale: Poseidon
- Soggetto: Tratto dal romanzo "L'avventura del Poseidon" di Paul Gallico
- Sceneggiatura: Akiva Goldsman, Paul Attanasio, Mark Protosevich
- Genere: Drammatico - Thriller
- Durata: 99 min.
- Nazionalità: U.S.A.
- Anno: 2006
- Produzione: Warner Bros., Radiant Productions, Next Entertainment Inc., Irwin Allen Productions, Synthesis Entertainment
- Distribuzione: Warner Bros. Italia
- Data di uscita: 00 00 0000
Tapparsi il naso
di Francesca Paciulli
Basta tapparsi il naso stretto stretto per resistere alle incongruenze e alla banalità di cui è infarcita la sceneggiatura di Paul Attanasio e arrivare indenni - e soddisfatti - all'epilogo di Poseidon, ennesimo film catastrofico made in Hollywood. Diretto senza particolari guizzi di originalità dallo "specialista" Wolfgang Petersen (del regista tedesco si ricordano anche gli "acquatici" U-Boot 96 e La tempesta perfetta), il film non offre allo spettatore un solo attimo di tregua. Persino il disastro avviene a pochi minuti dall'inizio: sul transatlantico di lusso Poseidon passeggeri e personale di bordo festeggiano tra musica e fiumi di champagne l'ultima notte dell'anno. Ed effettivamente per molti di loro sarà proprio così: scoccata la mezzanotte la luna improvvisamente si oscura, il mare si ingrossa e una spaventosa onda anomala di cinquanta metri di altezza si abbatte sulla nave da crociera.
Lo schianto è devastante: il Poseidon si capovolge disastrosamente, l'acqua entra prepotentemente dalle finestre, la rottura delle tubature provoca una catena di incendi. Al centro del salone delle feste i superstiti devono prendere una decisione in pochi attimi: restare dove sono e attendere i soccorsi, o crearsi un varco attraverso un dedalo di macerie in direzione di una improbabile via di fuga. A scegliere questa seconda strada, apparentemente la più rischiosa, è un drappello di uomini e donne: due giovani aspiranti sposini (Emmy Rossum e Mike Vogel), il padre della ragazza, ex sindaco di New York (Kurt Russell in un ruolo che avrebbe fatto la gioia di Bruce Willis), un aspirante suicida (Richard Dreyfuss, sprecato), un'avvenente clandestina (Mia Maestro, star televisiva di Alias), un'affascinante madre single (Jacinda Barrett, direttamente da Che pasticcio, Bridget Jones!) con figlioletto al seguito. A guidare il gruppo di superstiti l'eroe della situazione: Dylan Johns alias Josh Lucas (Tutta colpa dell'amore). Nel piano sequenza che apre il film lo vediamo fare jogging da ponte a ponte e subito dopo, al tavolo verde, "spennare" gli avversari di gioco. Passano solo pochi minuti e il prestante giocatore d'azzardo è pronto a sfoggiare il suo miglior sorriso per conquistare Maggie James, una bella passeggera in vacanza. Dieci secondi dopo la mezzanotte la nave fa acqua da tutte le parti e l'intrepido Lucas è pronto a guidare l'ex primo cittadino di New York Robert Ramsey (Russell) dall'altra parte del Poseidon, per aiutarlo a ricongiungersi alla figlia (Rossum) e al di lei promesso sposo.
Nell'originale del 1972, l'insuperato L'avventura del Poseidon, era il ben più carismatico Gene Hackman, nella tonaca del reverendo Scott, a caricarsi idealmente sulle spalle il carico dei superstiti, in questo remake tocca a Josh Lucas che, in verità, riesce a farsi ascoltare a fatica: ci sono i muscoli, ma latita il nerbo. Intenerisce invece l'ex Jena Plissken di 1997 - Fuga da New York, Kurt Russell chiamato a interpretare il ruolo dell'ennesimo padre in conflitto con la figlia. Improponibili e sdolcinati i loro battibecchi, il chiarimento e il sacrificio, che troppo da vicino ricordano quelli tra Bruce Willis e Liv Tyler in Armageddon.
Se si supera tutto questo, però, i novantanove e passa minuti di proiezione scorrono con adeguato ritmo, merito di una realizzazione tecnica efficace (l'intero disastro è stato ricostruito negli storici teatri di posa della Warner) e della tensione ben distribuita in diverse sequenze (soprattutto quando i "naufraghi" per risalire la nave capovolta, devono infilarsi in un condotto strettissimo). Ben assolto insomma il compito di un disaster movie da centocinquanta milioni di dollari, che riesce a tenere lo spettatore inchiodato alla sedia per buona parte della sua durata e che ha la sola pecca di un cast distratto, a cominciare dalla giovane Emmy Rossum. Se l'intenzione della produzione era farne la Kate Winslet del 2006, hanno sbagliato di grosso.
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