Il voto del redattore
- voto
- 2/5
- valutazione
- Pessimo. Troppe aspettative deluse. Delusissime.
Il voto dei lettori
- voto medio
- 2.5/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 3 lettori
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02 11 2013
Secret Window
di David Koepp
- Dati
- Titolo originale: Secret Window
- Soggetto: Da un racconto di Stephen King
- Sceneggiatura: David Koepp
- Genere: Giallo - Thriller
- Durata: 96 min.
- Nazionalità: U.S.A.
- Anno: 2004
- Produzione: Grand Slam, Columbia , Pariah Entertainment Group
- Distribuzione: Columbia Tristar
- Data di uscita: 00 00 0000
- Link
- Tutti gli articoli di Fabrizio Ferrero
- Tutti i film di David Koepp
- Il sito americano.
- Il sito italiano.
- Internet Movie Database
Recensione pubblicata l'01 05 2004
Questa recensione è stata letta 18657 volte
Couch Story
di Fabrizio Ferrero
Se una notte d'inverno, un viaggiatore, non avesse sorpreso la sua bionda signora che bomba furiosamente con un distinto vaccaro del Tennessee (Timothy Hutton) in un motel semisepolto dalla neve ecco che ogni cosa sarebbe rimasta com'era. E tutto sommato sarebbe stato meglio così per tutti. Invece Mort Rainey (Johnny Depp al suo minimo storico),seminarcolettico scrittore macilento e grungeoide, sta divorziando da Amy (Maria Bello) e vive in un ligneo chalet in mezzo ad un bosco ed in riva ad un lago. Insomma, vive è una parola grossa: lo vediamo costantemente accucciato/accasciato sul divano, sprofondato in un sonno spesso interrotto dal trillare del telefono, in profondo conflitto a proposito delle sigarette e in atteggiamento semisuccube con la donna che passa l'aspirapolvere in casa. John Shooter (John Turturro), un bifolco psicotico del Mississippi dagli occhi sgranati e dall'accento biascicato, semplicemente appare nella vita di Mort, rivendicando la paternità di un suo racconto e pretendendone la riscrittura del finale. Da questo momento in poi si procede secondo lo schemino d'obbligo: intimidazioni violente da parte di Shooter, nel classico crescendo cane-casa-affetti, e reazione da parte di Mort, fino al confronto finale che vorrebbe avere dell'inaspettato, ma che ognuno ha già intuito al quindicesimo minuto del film. Il racconto di Stephen King avrebbe potuto ricevere ben altro trattamento, ma David Koepp ci sputa sopra senza mezze misure. La regia è fastidiosa a causa della sua banalità e sciatteria, tanto che ho avuto l'impressione di trovarmi di fronte ad un TV movie tedesco del sabato sera su raidue, è convenzionale e rassicurante, rasserenante, accomodante, come se stesse chiedendo scusa a tuttis e ci si trova in un film "de ppaura". Non si scampa alle ulteriori scivolate in basso con dei tentativi maldestri di inserire spunti umoristici da Gianni e Pinotto. Le luci non sono mai inquietanti, così come i colori: costantemente toni caldi, saturi, solari, tranquilli, decisamente televisivi. Fa male al cuore vedere Depp così artificioso ed affettato che arriva a scorrere l'indice di un suo libro con il ditino per cercare il racconto incriminato e, sinceramente, ho avuto la sensazione che Secret Window sia un divertissement travestito da thriller (nel qual caso si tratterebbe di un doppio fallimento). Dato che Koepp ha messo molta carne d'attore al fuoco, non poteva esimersi dall'ingannare il cliente chiamando nientemeno che Philip Glass a comporrele musiche: anche queste convenzionali, ultracodificate, passibili di copia-incolla su un qualsiasi filmetto analogo.
I lettori hanno scritto 12 commenti
- commento Il fatto è che oggi è diventato così difficile trovare giovani di talento che scrivano cose buone al posto tuo per due dollari. :'(
- commento Scusa, bellino, io di dollari te ne ho dati 5 per rispondere al posto mio, potevi inventare una scusa migliore! Sei licenziato.. avanti un altro!
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