Il voto del redattore
- voto
- 3/5
- valutazione
- Simpatico nel suo genere, da guardare senza troppe aspettative.
Il voto dei lettori
- voto medio
- 3.8/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 8 lettori
- di Carlo Verdone
- dal 02 03 2012
- genere Commedia
- tipo Comico
- Maria Cristina Caponi
- di Michel Gondry
- dal 23 05 2008
- genere Commedia
- tipo Comico
- Marina Zabatino
- di Carlo Verdone
- dal 07 03 2008
- genere Commedia
- tipo Comico
- Elena De Dominicis
- di Ferzan Ozpetek
- dal 16 03 2012
- genere Commedia
- tipo Comico
- Anna Romana Sebastiani
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Dick e Jane: Operazione furto
di Dean Parisot
- Dati
- Titolo originale: Fun with Dick and Jane
- Soggetto: Gerald Gaiser, David Giler, Jerry Belson, Mordecai Richler
- Sceneggiatura: Judd Apatow, Nicholas Stoller, Peter Tolan
- Genere: Commedia - Comico
- Durata: 95 min.
- Nazionalità: U.S.A.
- Anno: 2006
- Produzione: Columbia Pictures Corporation, Imagine Entertainment, JC 23 Entertainment, Sony Pictures Entertainment
- Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia
- Data di uscita: 00 00 0000
- Link
- Tutti gli articoli di Eleonora Fontana
- Tutti i film di Dean Parisot
- Il sito ufficiale
- Il sito italiano
I soldi fanno la felicità?
di Eleonora Fontana
Dick e Jane - Operazione furto è una sottile parodia del sogno americano. I coniugi Harper (Jim Carrey e Tea Leoni) hanno raggiunto una buona stabilità economica: lavorando molto e sacrificando la vita privata Dick e Jane sono riusciti ad acquistare una villa in un bel quartiere, una domestica messicana e un televisore al plasma suppliscono le loro assenze con il figlioletto e nel nuovo giardino, ricoperto di erba inglese, sta anche per arrivare la piscina. Dick, manager di un'importante ditta (la Globodyne) riceve una promozione e finalmente Jane può lasciare il lavoro. L'indomani però la Globodyne fallisce scandalosamente lasciando dietro di sé una scia di manager disoccupati. Dick e Jane si trovano in poche ore entrambi senza lavoro, il mutuo della casa e il loro attuale tenore di vita li lasciano al verde in breve tempo. Inizia così una rocambolesca e sfrenata ricerca di lavoro da parte dei due che arrivano ad elemosinare impieghi di qualsiasi genere senza successo fino a quando, stremati, si improvvisano rapinatori. Brillanti le interpretazioni di Carrey e Leoni che, coprendo il tutto con una buona comicità, lanciano un'efferata critica allo spietato mondo degli affari, soprattutto al mondo dei top manager, occupandosi anche del problema dell'immigrazione e del dramma della disoccupazione. Alcune esilaranti e sarcastiche situazioni volutamente esagerate fanno sorridere, ma anche riflettere: come la lotta all'ultimo sangue tra i candidati per un posto di lavoro o la gara tra vicini di casa per il giardino più ricco e l'auto migliore.
Parodia dello scandalo Enron, la più famosa bancarotta americana, la commedia racconta la suscettibilità del sogno americano e denuncia una società dedita esclusivamente ai soldi: qualsiasi sia la loro provenienza basta che siano molti. Remake di Non rubare
se non è strettamente necessario, del 1977 con Jane Fonda e George Segal, la commedia di Dean Parisot regala alcune simpatiche gag degne del miglior Jim Carrey e supportate dalla nuova, indovinata, versione comica di Tea Leoni. Ad Alec Baldwin tocca la parte del cattivo, un po' troppo accentuata la sua caricatura del boss disonesto: mentre la caricatura della famiglia americana modello risulta azzeccata, il capo della Globodyne spesso non convince. Più simpatico Richard Jenkins nei panni del cattivo pentito, braccio destro dell'amministratore della Globodyne, alcoolista disperato, regala qualche sorriso facendo da spalla alle gag di Carrey e Leoni. Davanti allo schermo si ride spesso e il film scorre velocemente fino all'epilogo a lieto fine, come è giusto che sia per una commedia dai toni blandi come questa. La commedia offre spunti di riflessione molto interessanti che avrebbero potuto essere il filo conduttore di un film dai ritmi diversi: si è scelto di far ridere a scapito forse di un'indagine sociale più accurata. Ne risulta un film di poche pretese (non diventerà certo un cult), carino, ma non eccezionale. Tutto poteva essere migliore, dall'analisi critica dei problemi toccati alla performance di Jim Carrey (ottima, ma non certo la migliore dell'eclettico attore), ma a quel punto sarebbe stato un altro film.
Cosa aspetti a diventare un utente registrato?
Queste funzioni sono abilitate soltanto per gli utenti registrati. Si possono votare i film ed esprimere opinioni su registi, attori o su qualunque altro aspetto riguardante le pellicole, si può commentare quanto scritto nelle recensioni e negli articoli e concordare o dissentire. Gli utenti registrati hanno inoltre accesso a molte altre funzioni personalizzate sul sito. Basta un minuto, registrati e fai sentire la tua voce.