Il voto del redattore
- voto
- 4/5
- valutazione
- Un grande incontro fra due maestri
Il voto dei lettori
- voto medio
- 0.7/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 135 lettori
- di Luc Jacquet
- dal 21 03 2008
- genere Drammatico
- tipo Fiabesco
- Elena De Dominicis
- di Steven Shainberg
- dal
- genere Drammatico
- tipo Fiabesco
- Alice Trippolini
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Oliver Twist
di Roman Polanski
- Dati
- Titolo originale: Oliver Twist
- Soggetto: dal romanzo di Charles Dickens
- Sceneggiatura: Ronald Harwood
- Genere: Drammatico - Fiabesco
- Durata: 129'
- Nazionalità: Francia-Gran Bretagna-Rep.Ceca
- Anno: 2005
- Produzione: R.P. Films-Runteam II LTD, Etic Films S.R.O.
- Distribuzione: Medusa
- Data di uscita: 00 00 0000
La strada di Oliver e Roman
di Riccardo Lupoli
Il piccolo Oliver Twist, dopo essere stato allevato in orfanotrofio, si ritrova insieme a tanti altri ragazzini in una casa di lavoro dove la vita è durissima: il cibo scarseggia, i ritmi sono insostenibili e la gestione dei responsabili è oltremodo repressiva. Scelto come rappresentante dai suoi compagni, una sera, dopo cena, Oliver si fa avanti chiedendo più cibo per tutti. La cosa desta enorme scandalo nel signor Bumble, direttore della casa di lavoro, e nell'intero comitato, cosicché il ragazzino viene etichettato come elemento di disturbo e offerto come apprendista a chiunque accetti di prenderlo con sé. Dopo aver scampato per un pelo un futuro da aiutante-spazzacamino (un lavoro pericolosissimo che ha già comportato la morte di tanti bambini asfissiati dal fumo), Oliver viene scelto come apprendista dall'impresario di pompe funebri, Mr. Sowerberry. Qui litiga e fa a pugni con Noah Claypole, un altro giovane apprendista che lo ha provocato facendo allusione alla morte di sua madre. Punito ingiustamente per quello che ha fatto, Oliver fugge e si incammina verso Londra. Giunto in città allo stremo delle forze, il piccolo orfano incontra Artful Dodger, un delinquentello che gli offre qualcosa per rifocillarsi e un posto per dormire. E' così che l'ingenuo Oliver viene inglobato da una banda di giovani scippatori gestita dal sinistro ricettatore Fagin; qui fa anche la conoscenza del terribile Bill Sykes e della sua fidanzata Nancy. Ma Oliver scopre definitivamente in cosa consista quel genere di attività solo quando viene arrestato dopo essere stato coinvolto in uno scippo e accusato ingiustamente davanti al magistrato. Il ragazzino riesce comunque a scamparla e gli viene addirittura offerta la possibilità di iniziare una nuova vita andando a vivere dal signore Bronwlow, la vittima del furto. Più che una nuova vita, pero', ha inizio una serie di difficili avventure in cui Oliver viene lungamente conteso da una parte da Fargin e dalla sua banda di ragazzi timorosi che il bambino possa tradirli spifferando i loro nomi, e dall'altra dall'anziano benefattore Brownlow, deciso a sottrarlo alle angherie della criminalità.
Giù il cappello ancora una volta per il premio Oscar Roman Polanski dedito questa volta a una nuova trasposizione cinematografica del celeberrimo romanzo di Charles Dickens, avventura già intrapresa in passato da un grande del cinema di tutti i tempi come David Lean. La dolce-amara favola degli emarginati della Londra di inizio ottocento, un classico per tutte le generazioni, viene per nulla manomessa ma anzi rappresentata fedelmente e senza inutili virtuosismi dal cineasta polacco; il Polanski regista non prevale sul Dickens narratore, i due vanno a braccetto nel raccontare le vicende del piccolo orfanello, mentre Roman sostituisce con tutta la sua classe la macchina da presa agli occhi del giovane professionista Barney Clark, perennemente conteso dalla strada e dalla colta borghesia londinese, Charles li sostiene, spiana loro la strada con la sua storia fatta di continui ribaltamenti che a qualcuno potrà sembrare consunta ma che in realtà conserva sempre un ineluttabile fascino. C'è da chiedersi inoltre se la parabola autobiografica di Polanski non abbia visto in questo film la sua naturale prosecuzione: la difficile infanzia non è solo quella del ghetto di Varsavia già raccontata ne Il Pianista, ma può essere ovunque, anche in un'altra epoca e in un altro contesto sociale (tra l'altro, anche Dickens ha avuto un'infanzia difficile). Nell'accostarsi al romanzo, il regista premio Oscar compie scelte di prim'ordine: si affida ad attori eccellenti, eccitandone la personalità e scolpendone l'aspetto anche grazie a bellissime illuminazioni di interni (in questa operazione il grottesco Fagin è il ritratto più azzeccato); ricostruisce egregiamente a Praga una Londra sporca, fangosa, nera di tutto il carbone post-rivoluzione industriale e insolente nell'emarginazione dei suoi bassifondi; rifugge da ogni strascico di bacchettonismo reazionario legato ad una lettura superficiale dell'opera di Dickens con accesa ironia inglese ed un finale giocato con grande maestria e leggerezza nel contempo. Oliver Twist come Pinocchio quindi, romanzi di formazione per tutte le età in cui il cammino di piccoli protagonisti si scontra con mondi inediti e moralità distorte. La bravura di Polanski sta ancora una volta nel trovare una perfetta sinergia fra quello che si racconta e come lo si racconta, incatenando la narrazione ad uno stile che sa sempre rinnovarsi senza mai perdersi per strada.
I lettori hanno scritto 29 commenti
- indirizzo IP 80.117.239.59
- data e ora Lunedì 16 Aprile 2007 [21:54]
- commento ..Ricordo Polansky da giovane con la sua donna in "Perfavore non mordermi sul collo".... Mi chiedo, cosa ne pensate della vicenda di Charles Manson? E se pensate che sia in qualche modo e in quale modo collegata a "Rosemary's baby"..?
- indirizzo IP 87.19.202.144
- data e ora Sabato 21 Aprile 2007 [13:05]
- commento IO difatti NON RITENGO CHE DELLE RECENSIONI POSSANO ESSERE ESAUSTIVE!!!! solo dico se si tratta di un testo attorno alle 50 parole é una recenZione! altrimenti non lo è; punto. Io detestro le recensioni perchè secondo me hanno puramente uno scopo commerciale. E preferisco di gran lunga i vostri " SCRITTI DI CRITICA CINEMATOGRAFICA"
- indirizzo IP 62.11.87.140
- data e ora Mercoledì 30 Maggio 2007 [16:50]
- commento questo film faceva veramente skifo!!accidenti alla berta ke c fa vedè questi film merdosi...
- indirizzo IP 62.11.87.140
- data e ora Mercoledì 30 Maggio 2007 [17:00]
- commento vy,fede,mary,giuly vvttttttttttttttttb4e
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