Il voto del redattore
- voto
- 1.5/5
- valutazione
- Accettabile per chi non ha visto il serial. La mancanza di idee a Hollywood si fa comunque sentire. Attendiamo il prossimo remake.
Il voto dei lettori
- voto medio
- 1.3/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 11 lettori
- di Jean-Pierre Jeunet
- dal 17 12 2010
- genere Commedia
- tipo Poliziesco
- Salvatore Padula
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Hazzard
di Jay Chandrasekhar
- Dati
- Titolo originale: The Dukes of Hazzard
- Soggetto: Tratto dalla serie tv ideata da Gy Waldron
- Sceneggiatura: Jay Chandrasekhar, jonathan Davis, Kevin Heffernan, Steve Lemme, John O'Brien, Paul Soter, Erik Stolhanske
- Genere: Commedia - Poliziesco
- Durata: 106 min.
- Nazionalità: U.S.A.
- Anno: 2005
- Produzione: Gerber Pictures, Warner Bros., Village Roadshow Pictures
- Distribuzione: Warner Bros. Italia
- Data di uscita: 00 00 0000
- Link
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- Il sito ufficiale
- Il sito di Jessica Simpson
Il Generale vola ancora!
di Emanuel Perico
Gli elementi ci sono tutti ( o quasi), ma il remake di The dukes of Hazzard in formato extended non decolla.
I puristi, ovvero i fan della vecchia serie di telefilm (compreso il sottoscritto), storceranno un po' il naso nel vedere il caro Boss Hogg (nella pur dignitosa interpretazione di Burt Reynolds sempre in forma smagliante), dimagrito e con tanto di pizzetto. Era palese che la chiave di lettura del personaggio andasse cercata proprio nella sua esasperata opulenza fisica che, in conflitto con gli aitanti cugini Duke, ogni giorno li perseguitava con qualche trovata per sbatterli in gattabuia.
Ma il vero tasto dolente è un altro: perché la cugina Daisy (la allora statuaria Catherine Bach), un tempo mora e con le gambe lunghe 6 metri, ha lasciato il posto ad una Barbie bionda che a malapena raggiunge l'altezza regolamentare e il cui unico scopo nel film è quello di distrarre l'attenzione di maschi infoiati a colpi di bikini? Certo, Jessica Simpson non ci fa proprio ribrezzo
però
La storia fatica un po' a partire: Boss vuole impadronirsi della fattoria Duke e dei terreni circostanti per farne una miniera di carbone. I nostri eroi dovranno scoprire l'arcano e impedire il sopruso, nonché evitare, come al solito, di finire dietro le sbarre.
Lo scrittore/sceneggiatore è John 0'Brien, che già aveva adattato per il grande schermo Starsky&Hutch , ma anche in quel caso ci aveva lasciato alquanto perplessi.
Il regista Jay Chandrasekhar, a sua volta, proviene dal modo delle serie TV.
E poi diciamoci la verità, fa un po' specie vedere telefonini e sponsor di colossi internet in quella che per noi (gente degli anni '80) era un'isola felice tutta stivaloni, torte di mele, staccionate e cowboy, dove il top della tecnologia erano al massimo un paio di walkie-talkie.
I neo-cugini Duke (Sean William Scott visto nei vari American Pie e Johnny Knoxville direttamente da Jackass) non sembrano troppo a loro agio nei panni di Bo e Luke; niente a che vedere con la coppia di campagnoli scavezzacollo di antica memoria. Meglio lo zio Jesse che, anche se un filino scarno rispetto all'originale, rivive nei panni di Willie Nelson, icona della country music.
E poi c'è Rosco P. Coltrane, il braccio destro di Boss Hogg: ce lo ricordiamo come un perfetto idiota, ed era quello il suo forte; qui, di contro, appare come un personaggio a parte, cinico e alquanto odioso.
L'aura magica, rurale e sempliciotta, del telefilm ne esce sporcata dal costante riferimento a situazioni sessuali, all'uso di droghe nonché a stucchevoli riferimenti razzisti.
Da quando lo zio Jesse è avvezzo alla canapa?? (Non che io sia un chierichetto, intendiamoci, ma in questa pellicola non ha veramente senso).
La presenza di "Wonder Woman" (un'appesantita Linda Carter nella parte di un'amica della famiglia Duke) non porta comunque ossigeno allo spirito della pellicola.
Colonna sonora rigorosamente country, piacevole e adeguata allo spirito del film.
Sono proprio quelle le scene che meglio si imprimono nella nostra memoria e ci fanno rivivere i fasti degli inseguimenti mozzafiato per le strade della contea di Hazzard, con tanto di fermo immagine nelle situazioni più drastiche e commento della voce fuori campo. E naturalmente al grido di: "HEEEEE-HHAAAAW!!!"
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