Il voto del redattore
- voto
- 4/5
- valutazione
- Un film ironico e surreale per riscoprire l'opera di Douglas Adams
Il voto dei lettori
- voto medio
- 1.6/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 59 lettori
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Guida galattica per autostoppisti
di Garth Jennings
- Dati
- Titolo originale: The Hitch-Hiker's Guide to the Galaxy
- Soggetto: Douglas Adams (romanzo)
- Sceneggiatura: Douglas Adams, Karey Kirkpatrick
- Genere: Commedia - Sci-fi
- Durata: 110'
- Nazionalità: USA, Gran Bretagna
- Anno: 2005
- Produzione: Touchstone Pictures, Walt Disney Pictures
- Distribuzione: Buena Vista
- Data di uscita: 00 00 0000
Niente panico, siamo autostoppisti
di Alice Trippolini
L'opera prima del regista Garth Jennings è un raggio di sole nella fine dell'estate.
Guida galattica per autostoppisti è un film brillante, divertente, spiritoso, a tratti graffiante. La storia è tratta dall'opera di Douglas Adams, scrittore inglese famoso per aver trasmesso negli anni '70 una serie radiofonica di commedie umoristiche di fantascienza. Nel 1979, Adams crea il romanzo The Hitchhiker's Guide to the Galaxy, adattamento dalla serie che sarà tradotto in Italia solo nel 1996. Per anni, Douglas Adams lavora alla sceneggiatura di un film tratto dal romanzo, ma muore nel 2002, prima di vederlo realizzato. Ora la sceneggiatura si è concretizzata nella surreale galaxy-comedy uscita a marzo, ma in Italia solo adesso.
La trama è tutta un programma: Arthur Dent (Martin Freeman) è un giovane inglese, affranto perché la sua piccola casetta dovrà essere demolita a causa della costruzione di un'autostrada.
Purtroppo però, anche il pianeta Terra deve essere spazzato via per l'ordine di costruzione di un'autostrada intergalattica a cui nessuno ha dato peso, come spiega lo speaker prima della distruzione. Il migliore amico di Arthur, Ford Prefect (Mos Def), un alieno in incognito, lo avverte dell'imminente fine per restituirgli un favore: può salvarsi solo se lo segue facendo l'autostop per l'Universo.
Ovviamente, fare l'autostop non è facile, servono regole e accorgimenti. A questo pensa la Guida Galattica per gli autostoppisti di cui Ford è uno dei redattori. La Guida fornisce consigli e definizioni, sulla vita e tutto il resto. Per caso, Arthur e Ford, finiranno nell'astronave del presidente della galassia Zaphod Beeblebrox (un esilarante Sam Rockwell), che ha conquistato Trillian (Zooey Deschanel), la ragazza di cui Arthur si era invaghito. Insieme cercheranno la domanda più importante dell'Universo, anche perché ne sanno solo la risposta: 42.
Il film, che potrebbe sembrare solo un grande cartone animato, è in realtà una sottile satira sulla cultura, gli inglesi, il genere umano intero. La sceneggiatura, basata su rapidi cambi di contesto e dialoghi botta e risposta, riesce sempre a mantenere un filo conduttore, catturando l'interesse dello spettatore senza confonderlo.
La protagonista centrale è la Guida, interpellata per ogni piccola difficoltà, che apre tante piccole finestre sulle realtà dell'universo. La Guida ha una definizione per ogni essere dell'universo, tranne che per l'amore: "troppo complicato".
Le avventure di Arthur e gli incontri che fa sono surreali, ma tutti portano verso il punto centrale della storia: i terrestri sono solo un puntino nella vastità delle possibilità universali, mentre il fine ultimo e la domanda più importante della vita non si conoscono. O meglio, la domanda più importante non si conosce, mentre l'assurda risposta sì.
Ma, come dice Pensiero Profondo che l'ha elaborata "Se mi aveste detto qual era la domanda in modo preciso, la risposta sarebbe stata diversa. Ora lasciatemi guardare i cartoni animati!".
Le perle di raffinata ironia sono tante. Il presidente Zaphod ha due teste, perché ha dovuto dividere il cervello in due parti: con un cervello intero, non lo avrebbero potuto fare presidente. Oppure, il robot di Zaphod, Marvin, è talmente simile all'essere umano che è costantemente depresso. Ha un cervello gigante, ma non è soddisfatto della sua vita. O ancora, una trilogia di libri che ha successo nell'Universo parla degli errori di Dio.
Il film è un concentrato di personaggi assurdi (come il leader religioso Humma Kavula, interpretato da John Malkovich) che rappresentano caricature degli stereotipi culturali moderni. Dietro l'apparenza divertente e umoristica, c'è una sottile e attenta cura dei particolari (nel pianeta dei burocrati si devono compilare moduli per ogni cosa e se ti viene un'idea spunta una paletta dal terreno per schiaffeggiarti).
Gli attori, espressivi e atteggiati quanto basta per non rubarsi la scena, sono tutti co-protagonisti della Guida che rimane il libro più venduto, da mesi, nelle classifiche dell'Universo. Questo perché riporta, a caratteri cubitali sulla copertina, la scritta DON'T PANIC: si sa, le persone amano essere rassicurate. Si avverte un po' la presenza di più storie intrecciate, essendo il film un adattamento che riporta episodi della serie diversi tra loro. Nel complesso Guida Galattica per autostoppisti è un'opera intelligente che forse farà scoprire a molti gli scritti di Douglas Adams. Soprattutto, la Guida è necessaria per muoversi nel mondo contemporaneo e sapersi ridimensionare. Con alcune dritte e sana ironia.
I lettori hanno scritto 22 commenti
- commento ho un unico rimpainto riguardo al film: non essere uscita dopo i titoli di testa. Per questo mi limitero' a un sospiro alla Marvin :)
- commento Ma come? Il bombolone, il computerone, le palette? La trilogia su Dio?
- commento i romanzi sono molto divertenti, ma il film a me e' sembrato noiosissimo e molto disneyano nel senso deteriore...
- commento I'M SO DEPRESSED! (Don't Panic)
- commento Oggi ho fatto voto di buonismo e mi limito a ribadire che il film è di una noia mortale. Del resto la sigla, in sublimine, già lo indicava chiaramente: DO PANIC! Ma io, stoltamente, l'ho ignorata...
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