Il voto del redattore
- voto
- 3.5/5
- valutazione
- Una storia introspettiva e di grande efficacia sull'amore e sull'irrazionalità, in un vivido scontro tra fede spirituale e concretezza.
Il voto dei lettori
- voto medio
- senza voto
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 0 lettori
- di Kim Ki-Duk
- dal
- genere Drammatico
- tipo Religioso
- Stefano Tirelli
- di Antonello Belluco e Sandro Cecca
- dal
- genere Drammatico
- tipo Religioso
- Paola Galgani
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Oltre le colline
di Cristian Mungiu
- Dati
- Titolo originale: Dupa dealuri
- Soggetto: Tratto dal romanzo omonimo di Tatiana Niculescu Bran
- Sceneggiatura: Cristian Mungiu
- Genere: Drammatico - Religioso
- Durata: 155 min.
- Nazionalità: Romania, Francia
- Anno: 2012
- Produzione: Wild Bunch, Why Not Productions, Les Films du Fleuve, Mobra Films, Mandragora Movies
- Distribuzione: Bim Film
- Data di uscita: 31 10 2012
Una terra d'amore e di irrazionalità
di Keivan Karimi
Cristian Mungiu, apprezzato autore contemporaneo di origine romena, torna sul grande schermo portando un film liberamente tratto dal romanzo breve di Tatiana Niculescu Bran. La sua è un'operazione intima e silenziosa, capace al contempo di percorrere una linea di violenza intellettuale e meta psicologica da far rabbrividire. Alina e Voichita sono due amiche poco più che ventenni, cresciute nello stesso orfanotrofio, ma divise una volta raggiunta la maggiore età; la prima si è trasferita in Germania lasciandosi alle spalle la povertà di un tempo, l'altra ha preferito legarsi a Dio ed alla dottrina cristiano-ortodossa rifugiandosi in un aulico monastero, come dice il titolo "oltre le colline", gestito da un sacerdote ligio al dovere ed alla fede. Il ritorno in Romania di Alina per cercare di convincere l'amica a raggiungerla all'estero porterà ad una serie di eventi drammatici ed incontrollabili, tramite i quali si farà luce sul vero sentimento che lega le due ragazze e sulle incompatibilità d'animo dei vari personaggi che animano l'intreccio.
Oltre
le colline è un film introspettivo ma grandemente efficace, basato
sull'amore e sull'irrazionalità; sono infatti queste le chiavi di
lettura di un intreccio che si sviluppa in un territorio povero e
gelido, nell'atmosfera e nella morfologia complessiva del quadro.
Caratteri che si scontrano, così come i sentimenti: l'amore di Alina
per Voichita è ostacolato dalla fede in Dio portata a limiti
esasperanti e che diventa una sorta di scudo invisibile per penetrare
nella realtà delle cose. Più che una critica alla religione ed alla
eccessiva grettezza di certe zone sotto i Carpazi, il regista Mungiu,
autore anche della complessa sceneggiatura, indaga con strumenti quasi
orrorifici nella testa di coloro che preferiscono, ai giorni nostri,
spendere energie per un amore intellegibile e misterioso piuttosto
che badare alla concretezza ed alla giusta moralità. Il raziocinio
viene fuori solo nel concitato finale, quando lo spettatore sino a
quel momento assorto nella maniacale ricerca della verità tramite lo
spirito si troverà di fronte alla tragedia reale, ai fatti compiuti,
ai drammi che regolano la totale esistenza degli uomini.
Un film dunque spirituale che però è capace anche di contrastare il bigottismo che regna sovrano, in un crescendo ideologico che arriva al suo massimo come già accennato nella parte finale. L'opera certamente non gode di un ritmo d'azione eccellente, né di dialoghi accattivanti, bensì è regolato dalla povertà infinitesimale del quadro che fa il paio con quegli enigmi esistenziali e dottrinali che spingono la storia verso un'universale sensazione di vuoto e dubbio.
Applaudito all'ultimo Festival di Cannes, Oltre le colline si è aggiudicato il premio per la Miglior Sceneggiatura e quello relativo alle Migliori attrici protagoniste, vinto alla pari dalle giovani romene Cosmina Stratan e Cristina Flutur. La forza della storia e della regia diMungiu si intravede per il fatto di saper giustificare le forse esagerate due ore e mezza di visione con un epilogo assolutamente razionale e scioccante, per la rivelazione scenica efficace di una vita non più relegata alla ricerca dell'amore universale, ma finalmente destinata alla realtà concreta di un mondo semplicemente normale.
Cosa aspetti a diventare un utente registrato?
Queste funzioni sono abilitate soltanto per gli utenti registrati. Si possono votare i film ed esprimere opinioni su registi, attori o su qualunque altro aspetto riguardante le pellicole, si può commentare quanto scritto nelle recensioni e negli articoli e concordare o dissentire. Gli utenti registrati hanno inoltre accesso a molte altre funzioni personalizzate sul sito. Basta un minuto, registrati e fai sentire la tua voce.