Il voto del redattore
- voto
- 2/5
- valutazione
- Un altro horror estivo inutile per lanciare giovani promesse americane
Il voto dei lettori
- voto medio
- 3.7/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 19 lettori
- di Ethan Coen, Joel Coen
- dal 22 02 2008
- genere Giallo
- tipo Thriller
- Sara Troilo
- di David Cronenberg
- dal 14 12 2007
- genere Giallo
- tipo Thriller
- Sara Troilo
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Boogeyman - L'uomo nero
di Stephen Kay
- Dati
- Titolo originale: Boogeyman
- Soggetto:
- Sceneggiatura: Eric Kripke,Juliet Snowden, Stiles White
- Genere: Giallo - Thriller
- Durata: 86'
- Nazionalità: USA, Nuova Zelanda
- Anno: 2005
- Produzione: Ghost House Pictures, Senator International, Pacific Renaissance Pictures Ltd.
- Distribuzione: Eagle Pictures
- Data di uscita: 00 00 0000
Mai fidarsi degli armadi
di Alice Trippolini
The Boogeyman è l'ennesimo horror teen movie americano sbolognato nelle sale
italiane durante la stagione estiva: ma dove sono tutti quei bellissimi titoli
promessi qualche tempo fa? Come al solito, ci promettono film e invece ci danno
istruzioni su come diffidare di qualunque cosa.
Ecco un'altra paura rispolverata
per l'estate. Questa volta parliamo di un incubo ancora meno reale dei fantasmi
o degli zombie: l'Uomo Nero. Il produttore del film è Sam Raimi, quello
de La Casa, che sembrerebbe
una garanzia, mentre regista (Stephen T. Key) e
sceneggiatori (Eric Kripke, Juliet Snowden, Stiles White) lasciano
un po' a desiderare. La trama è fin troppo banale: Tim Jensen (Barry Watson) è
giovane, carino e fa il giornalista, mentre la sua ragazza Jessica (Tory Mussett ) è bionda, ricca e innamorata.
L'unico problema è che Tim è un po' "strano", come dice Jessica, cioè ha paura
degli armadi che in America (nei film) sono ampi guardaroba. La famiglia di Tim
è un mistero: la madre muore misteriosamente in una casa di cura dopo 25 minuti
dall'inizio del film, mentre il padre è stato inghiottito dal guardaroba, o
meglio, dall'Uomo nero.
All'inzio sembra che la storia
propenda per mostrare le paure di Tim come sintomatiche del suo non aver
affrontato l'abbandono paterno, ma col proseguire del racconto si scoprira', ovviamente,
che Boogeyman esiste e mangia le persone, bambini e adulti.
Purtroppo il problema di questi film è che, in ordine di priorità, la
sceneggiatura viene dopo i costumi: ci sono buchi troppo ampi, da subito. La
madre, perché è in clinica? Come mai la bambina misteriosa Franny (Skye McCole Bartusiak) vaga nella notte? Come ci arriva Jessica dalla
vasca da bagno di un motel all'armadio infantile di Tim? L'Uomo nero è forse un
ponte extra-temporale? E poi, vogliamo veramente far credere alla gente che i
bambini scomparsi sono tutte vittime dell'Uomo nero? La trovata di
sceneggiatura di spacciare tutti i piccoli "missing" per una mangiata di massa
è fuori luogo, come se le violenze e i rapimenti di minori negli Stati Uniti
non fossero un problema grave.
A parte la trama che ben presto
annoia lo spettatore perché lo confonde irrimediabilmente, gli effetti speciali
sono veramente efficaci. I primi venti minuti di film mostrano la sparizione
del padre di Tim e bastano a spaventare chiunque, con improvvisi rumori
sinistri che tolgono il fiato. Piu' che sulle immagini, il film infatti basa la
tensione sulle musiche e sui rumori alterati. Joseph Lo Duca, già autore
delle musiche in La Casa e Brandon Durey, effetti
speciali de Il Signore degli Anelli,
fanno un lavoro eccellente che porta avanti il film. Buon lavoro che, pero',
non basta, specialmente considerando che l'Uomo Nero non si è mai visto e forse
sarebbe stato opportuno mostrarne un'immagine plausibile, non una figura da
videogioco. Oppure, al contrario, evitare di mostrarlo, lasciare un'ombra. Inoltre, manca assolutamente un movente e si da' per scontato che L'Uomo Nero sia
lì e che voglia mangiare chiunque.
Se fosse stata l'invenzione
della mente malata di un bambino abbandonato, allora avremmo avuto paura.
Invece, abbiamo solo una serie di suggerimenti da prendere come assiomi: dobbiamo
guardarci dagli armadi e avvicinarci con un fucile carico, come fa il giovane e
coraggioso Tim. Oppure contare fino a sei.
I lettori hanno scritto 4 commenti
- commento trama relativamente semplice ma mancano i nessi logici tra i vari avvenimenti film tuttosommato deludente e sicuramente incomprensibile
- commento basta con questi horror fiacchi e scontati, non se ne può più
- commento Fabio78 se vuoi vedere un buon horror guardati Infection. Lo trovi in DVD. Ne vale la pena!
- indirizzo IP 151.64.140.80
- data e ora Venerdì 29 Settembre 2006 [16:27]
- commento NON è UN HORROR INUTILE ANZI...E UNO DEI FILM PIù BELLI KE IO ABBIA mai VISTO.. DA PAURA... ORA HO IL TERRORE DEGLI ARMADI APERTI!!!W JUVE
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