Selene rimane a lungo in stato di incoscienza. In questo periodo di assenza perde il suo compagno e mette al mondo una bambina.
Il voto del redattore
- voto
- 2/5
- valutazione
- Non si sentiva il bisogno di un quarto capitolo della saga, ma Kate Beckinsale in quella tutina è sempre un bel vedere.
Il voto dei lettori
- voto medio
- senza voto
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 0 lettori
La leggenda di Beowulf
- di Robert Zemeckis
- dal 16 11 2007
- genere Azione
- tipo Fantasy
- Elena De Dominicis
Pirati dei Caraibi La maledizione del forziere fantasma
- di Gore Verbinski
- dal
- genere Azione
- tipo Fantasy
- Luisa Beretta
Editoriali
Vignette
Schede
Recensioni
Speciali
Rubriche
Cloache
Ring
A Dangerous Method
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
News
02 11 2013
Underworld: il risveglio
di Måns Mårlind, Björn Stein
- Dati
- Titolo originale: Underworld Awakening
- Soggetto: Len Wiseman, John Hlavin, Kevin Grevioux, Danny McBride
- Sceneggiatura: Len Wiseman, John Hlavin, J. Michael Straczynski, Allison Burnett
- Genere: Azione - Fantasy
- Durata: 88 min.
- Nazionalità: U.S.A.
- Anno: 2012
- Produzione: UW4 Productions
- Distribuzione: Warner Bros.
- Data di uscita: 20 01 2012
- Link
- Tutti gli articoli di Carlo Griseri
- Tutti i film di Måns Mårlind, Björn Stein
- Sito ufficiale
- Pagina Facebook
Recensione pubblicata il 26 01 2012
Questa recensione è stata letta 3117 volte
Resident Kate
di Carlo Griseri
E' davvero difficile guardare Underworld – Il risveglio e non pensare a Resident Evil.
Le due saghe (giunte entrambe al volume 4, anche se Milla Jovovich è già pronta con il cinque...) sono dominate da un'eroina bellissima, sensuale, in mise mozzafiato e immortale: è solo una questione di gusti preferire – esteticamente – Milla o Kate Beckinsale, il “prodotto” è decisamente simile.
Se là si parla di zombie, qui ci sono vampiri e licantropi (un po' nemici, un po' alleati); in entrambi poi ci sono sempre più scontri corpo a corpo, armi ed esplosioni (in crescendo) e l'immortalità della protagonista è garantita da procedimenti scientifici pseudo-fantascientifici (Milla era stata clonata, Kate invece ibernata).
A parte le coincidenze e le similarità (si potrebbe continuare a lungo...), i due filoni hanno in comune soprattutto la quasi totale perdita di senso della continuity temporale, che convive – sembra impossibile ma è così – con una complessità dell'intreccio sempre maggiore. La scelta per chi si mette davanti allo schermo è sempre doppia: rivedere tutti i film cercando di stare dietro a ogni passaggio e riferimento (scelta condivisibile, ma...) oppure porsi di fronte al nuovo capitolo come fosse staccato dagli altri (scelta più saggia)?
Un minimo di ripasso viene comunque sempre fatto: sono trascorsi quindici anni da quando Selene e il suo amore, Michael, un ibrido umano-Vampiro-Lycan, hanno sconfitto l’Anziano Marcus in Underworld Evolution (il numero 3), ma da allora il genere umano ha scoperto l’esistenza sia dei Vampiri che dei Lycan e ha scatenato una guerra senza quartiere per sterminarli. Selene, catturata durante il genocidio, si risveglia dopo oltre dieci anni e si ritrova prigioniera in un laboratorio di Antigen, una potente compagnia biotech impegnata a sviluppare (apparentemente) un vaccino contro i virus che hanno creato Vampiri e Lycan. Selene si ritrova in fuga a dover difendere la vita di Eve, un ibrido prezioso, e sarà forse l'unica chance di sopravvivenza per i vampiri. Ma chi è davvero Eve? E i licantropi sono davvero in via di estinzione?
La saga è finita spesso sui giornali, forse più su quelli di gossip che su quelli di cinema: Kate Beckinsale ai tempi del primo film era la compagna di Michael Sheen (nel 1999 avevano avuto anche una figlia), lui è entrato nel cast grazie a lei ma nulla ha potuto per evitare che la sua bella cadesse preda del fascino di Len Wiseman, il regista.
Colpo di fulmine nel 2003 sul set, matrimonio nel 2004. Da allora i tre pare siano comunque in buoni rapporti (Sheen ha preso parte anche al terzo capitolo), e i due sposi sono tutt'ora felici insieme (altro punto in comune con Resident Evil: i registi di entrambi i filoni hanno conquistato e sposato le loro protagoniste, vero Paul W.S. Anderson?).
Felici e insieme anche sul set, perché se è vero che questa volta il regista del film è cambiato (ora sono gli svedesi Mans Marlind e Bjorn Stein, già autori di Storm e di Shelter – Identità paranormali con Julianne Moore nel 2010), è anche vero che Wiseman è rimasto in questo nuovo film nella doppia veste di sceneggiatore (insieme a John Hlavin, J. Michael Straczynski e Allison Burnett) e produttore. Ma non solo questo: “Sarebbe stato impossibile realizzare un film così bello senza il contributo di Len. E’ stato coinvolto in tutto, dalle scenografie alla sceneggiatura fino alla scelta degli attori”, ha dichiarato infatti Gary Lucchesi, presidente della casa di produzione Lakeshore Entertainment.
Nell'epoca dei vampiri di Twilight e True Blood, sembrava un peccato non riesumare una saga che però, sinceramente, non aveva più molto da dire. La bellezza della Beckinsale e il suo spettacolare costume non valgono il prezzo del biglietto (meglio allora spenderli per comprarsi il blu-ray del primo film...). E non fa ben sperare il finale che, evitando accuratamente di fare spoiler, sembra essere l'introduzione al capitolo 5.
I capitoli di Underworld sono talmente “Beckinsale-centrici” che quasi dimenticavamo di citare il resto del cast: c'è Stephen Rea, cattivo con stile, mentre la giovane India Eisley (direttamente dalla serie “La vita segreta di una teenager americana”) interpreta la giovane Eve. Gli altri nomi non sono imperdibili: Michael Ealy (Sette anime, La bottega del barbiere), Theo James (Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni), Sandrine Holt e Charles Dance (Il trono di spade), in ruoli minori e fugaci.
Underworld – Il risveglio, il quarto capitolo della saga, è il primo a uscire al cinema anche in versione 3D (abbiamo visto quella 2D, e ci siamo persi qualche schizzo di sangue in faccia e qualche volo). Curiosamente anche Resident Evil è approdato alla terza dimensione e agli occhialetti con il quarto capitolo...
Le due saghe (giunte entrambe al volume 4, anche se Milla Jovovich è già pronta con il cinque...) sono dominate da un'eroina bellissima, sensuale, in mise mozzafiato e immortale: è solo una questione di gusti preferire – esteticamente – Milla o Kate Beckinsale, il “prodotto” è decisamente simile.
Se là si parla di zombie, qui ci sono vampiri e licantropi (un po' nemici, un po' alleati); in entrambi poi ci sono sempre più scontri corpo a corpo, armi ed esplosioni (in crescendo) e l'immortalità della protagonista è garantita da procedimenti scientifici pseudo-fantascientifici (Milla era stata clonata, Kate invece ibernata).
A parte le coincidenze e le similarità (si potrebbe continuare a lungo...), i due filoni hanno in comune soprattutto la quasi totale perdita di senso della continuity temporale, che convive – sembra impossibile ma è così – con una complessità dell'intreccio sempre maggiore. La scelta per chi si mette davanti allo schermo è sempre doppia: rivedere tutti i film cercando di stare dietro a ogni passaggio e riferimento (scelta condivisibile, ma...) oppure porsi di fronte al nuovo capitolo come fosse staccato dagli altri (scelta più saggia)?
Un minimo di ripasso viene comunque sempre fatto: sono trascorsi quindici anni da quando Selene e il suo amore, Michael, un ibrido umano-Vampiro-Lycan, hanno sconfitto l’Anziano Marcus in Underworld Evolution (il numero 3), ma da allora il genere umano ha scoperto l’esistenza sia dei Vampiri che dei Lycan e ha scatenato una guerra senza quartiere per sterminarli. Selene, catturata durante il genocidio, si risveglia dopo oltre dieci anni e si ritrova prigioniera in un laboratorio di Antigen, una potente compagnia biotech impegnata a sviluppare (apparentemente) un vaccino contro i virus che hanno creato Vampiri e Lycan. Selene si ritrova in fuga a dover difendere la vita di Eve, un ibrido prezioso, e sarà forse l'unica chance di sopravvivenza per i vampiri. Ma chi è davvero Eve? E i licantropi sono davvero in via di estinzione?
La saga è finita spesso sui giornali, forse più su quelli di gossip che su quelli di cinema: Kate Beckinsale ai tempi del primo film era la compagna di Michael Sheen (nel 1999 avevano avuto anche una figlia), lui è entrato nel cast grazie a lei ma nulla ha potuto per evitare che la sua bella cadesse preda del fascino di Len Wiseman, il regista.
Colpo di fulmine nel 2003 sul set, matrimonio nel 2004. Da allora i tre pare siano comunque in buoni rapporti (Sheen ha preso parte anche al terzo capitolo), e i due sposi sono tutt'ora felici insieme (altro punto in comune con Resident Evil: i registi di entrambi i filoni hanno conquistato e sposato le loro protagoniste, vero Paul W.S. Anderson?).
Felici e insieme anche sul set, perché se è vero che questa volta il regista del film è cambiato (ora sono gli svedesi Mans Marlind e Bjorn Stein, già autori di Storm e di Shelter – Identità paranormali con Julianne Moore nel 2010), è anche vero che Wiseman è rimasto in questo nuovo film nella doppia veste di sceneggiatore (insieme a John Hlavin, J. Michael Straczynski e Allison Burnett) e produttore. Ma non solo questo: “Sarebbe stato impossibile realizzare un film così bello senza il contributo di Len. E’ stato coinvolto in tutto, dalle scenografie alla sceneggiatura fino alla scelta degli attori”, ha dichiarato infatti Gary Lucchesi, presidente della casa di produzione Lakeshore Entertainment.
Nell'epoca dei vampiri di Twilight e True Blood, sembrava un peccato non riesumare una saga che però, sinceramente, non aveva più molto da dire. La bellezza della Beckinsale e il suo spettacolare costume non valgono il prezzo del biglietto (meglio allora spenderli per comprarsi il blu-ray del primo film...). E non fa ben sperare il finale che, evitando accuratamente di fare spoiler, sembra essere l'introduzione al capitolo 5.
I capitoli di Underworld sono talmente “Beckinsale-centrici” che quasi dimenticavamo di citare il resto del cast: c'è Stephen Rea, cattivo con stile, mentre la giovane India Eisley (direttamente dalla serie “La vita segreta di una teenager americana”) interpreta la giovane Eve. Gli altri nomi non sono imperdibili: Michael Ealy (Sette anime, La bottega del barbiere), Theo James (Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni), Sandrine Holt e Charles Dance (Il trono di spade), in ruoli minori e fugaci.
Underworld – Il risveglio, il quarto capitolo della saga, è il primo a uscire al cinema anche in versione 3D (abbiamo visto quella 2D, e ci siamo persi qualche schizzo di sangue in faccia e qualche volo). Curiosamente anche Resident Evil è approdato alla terza dimensione e agli occhialetti con il quarto capitolo...
Partecipa
Cosa aspetti a diventare un utente registrato?
Queste funzioni sono abilitate soltanto per gli utenti registrati. Si possono votare i film ed esprimere opinioni su registi, attori o su qualunque altro aspetto riguardante le pellicole, si può commentare quanto scritto nelle recensioni e negli articoli e concordare o dissentire. Gli utenti registrati hanno inoltre accesso a molte altre funzioni personalizzate sul sito. Basta un minuto, registrati e fai sentire la tua voce.
Pubblicità