Sarà una moda del momento quella degli addii al celibato in celluloide, sarà che il cinema e le commedie hanno bisogno di soggetti sempre nuovi, ecco perché Le Amiche della Sposa si presenta agli occhi dello spettatore sotto forma di un colore unico, spumeggiante. Un rosa acceso, forte e intenso.

La storia è semplice: Lilian (Maya Rudolph) si sposa e sceglie come damigella d’onore l’amica d’infanzia, Annie, (Christen Wiig, protagonista a stelle e strisce del Saturday Night Live e co-sceneggiatrice del film insieme a Annie Mumolo) con cui ha condiviso una vita intera, adolescenza compresa. Il tutto sembrerebbe normale, ma sul finale scopriremo che di normale in questa commedia di fine estate ci sarà ben poco. Il guaio è che l’amica del cuore è imbranata, ha superato e da molto i trent’anni, ha un lavoro noioso, e una vita sentimentale a dir poco irregolare. Per il resto è una mina vagante pronta a far saltare in aria ogni cosa che passa tra le sue mani. Compresa l’organizzazione di un matrimonio che si rivelerà una lotta per la sopravvivenza sociale. Di fatto, le amiche della sposa che danno il titolo al film, sono l’opposto della (protagonista) damigella d’onore: snob, ricche e senza peli sulla lingua.

Proprio su quest’aspetto, il film, sorretto da una buona sceneggiatura e da una regia frenetica e frizzante (targata Paul Feig) offre il meglio di sé.

In uno dei pochissimi esempi di commedia tutta al femminile, le donne la fanno da padrone. E che donne! In sei si contendono il ruolo da protagonista, ognuna con la propria voglia di primeggiare e la propria dose di cinismo. Da Annie, la damigella d’onore a Lilian, la futura sposa, passando alle altre amiche della sposa, su tutte Helen (Rose Byrne pratogonista, con Glenn Close  della serie tv Damages) in un mix di snobismo, ironia e gusto del trash che non guasta mai. Proprio quest’ultima rappresenta quel tipo di donna che in molti odiano, o cercano di evitare: ricca, con un lavoro perfetto e, per di più, bellissima.

In America il film ha sbancato il botteghino e conquistato critica e pubblico. Con oltre 160 milioni di dollari incassati si è piazzato nella lista delle piacevoli sorprese di fine anno.

In Italia, il film, è arrivato nelle sale in piena estate, nel mezzo di un agosto abulico di film e di prodotti cinematografici validi. Così la pellicola è passata quasi inosservata, tranne che per il passaparola. Eppure si ride di gusto e parecchio. Ogni elemento della commedia classica americana è toccato e superato, adattandosi ai tempi e ai modi della nuova comicità americana.

Potremmo definirlo, senza alcuna categorizzazione di genere, una sorta di Una Notte da Leoni al femminile. Anche qui come nel film cult di Todd Phillips non manca l’amico, nel caso specifico, l’amica svitata di turno che eleva la commedia dal solito già visto e sentito. Ne Le Amiche della Sposa, il ruolo spetta a Megan (Melissa McCarthy), amante del Fight Club, assolutamente sopra le righe. L’equivalente femminile di Zach Galifianakis, lo svitato di Una notte da Leoni. Il resto del film, scorre via d’un fiato. Tutto, alla fine, appare ben oleato. Il risultato è una commedia gradevole, politicamente scorretta, mai volgare e sempre sopra le righe. Anche la brillante damigella d’onore troverà l’amore e forse qualcosa di più di una semplice amicizia tra donne.