Il voto del redattore
- voto
- 3.5/5
- valutazione
- I Coen sanno girare un film, ma questo lo sapevamo già.
Il voto dei lettori
- voto medio
- 3.5/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 1 lettore
- di Ang Lee
- dal 20 01 2006
- genere Drammatico
- tipo Western
- Nicola Tedeschi
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Il grinta
di Ethan Coen, Joel Coen
- Dati
- Titolo originale: True Grit
- Soggetto: Charles Portis (romanzo)
- Sceneggiatura: Ethan Coen, Joel Coen
- Genere: Drammatico - Western
- Durata: 110 min.
- Nazionalità: USA
- Anno: 2010
- Produzione: Scott Rudin Productions, Mike Zoss Productions
- Distribuzione: Universal Pictures Italia
- Data di uscita: 18 02 2011
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Il bel compito dei Coen
di Sara Troilo
Ormai dei fratelli Coen sappiamo tutto: cinefili voraci, fini intenditori, ma masticatori di qualsiasi film sia apparso sul pianeta Terra, hanno trascorso gran parte della loro vita davanti allo schermo per arrivare preparati dietro la macchina da presa. I Coen amano cimentarsi con i generi cinematografici e con Il grinta,remake del film del 1969 intepretato da John Wayne e adattamento del romanzo di Charles Portis, approdano al western, già esplorato nell'ottimo Non è un paese per vecchi.
Un tratto caratterizzante lo stile dei fratelli Coen è la classicità che nasce dal saper maneggiare una sceneggiatura e la macchina da presa avendo alle spalle un sostrato teorico molto solido. Con Il Grinta i due fratelli non escono dal solco della classicità portando sullo schermo un film ben riuscito, girato con la solita maestria e che si avvale di un cast forse al di sopra delle aspettative, ma più simile a un compito realizzato nel migliore dei modi che a un bel film che lascia strascichi. Adatto ad essere studiato nelle scuole di Cinema, ma poco stimolante.
La storia è quella di Mattie Ross (Hailee Steinfeld), ragazzina dal piglio deciso e che sa farsi rispettare a cui un malvivente uccide il padre. Mattie va dallo sceriffo Rooster Cogburn (Jeff Bridges) per chiedergli di acompagnarla in territorio indiano per stanare il fuorilegge Tom Chaney (Josh Brolin) e fargliela pagare. Li accompagna, senza per altro che i due lo vogliano, il ranger texano Labouef (un Matt Damonquasi quasi difficile da riconoscere). I personaggi sono tipici dei Coen: lo sceriffo è un Lebowski a cui mancano l'accappatoio e il white russian (sostituito da bottiglie di wiskey), il cattivo è una lagna, il texas ranger è l'uomo tutto d'un pezzo che supplisce alla mancanza di intelligenza con il rigore, la ragazzina non sta zitta un secondo e sa come farsi ubbidire in un west tutto al maschile.
La magia di Joel ed Ethan Coen sta nel fatto che possono permettersi l'ampia modernizzazione del genere dando un taglio sarcastico a tutto il film quando il tono generale è invece drammatico ed epico. Quello che ci manca è un po' di anima. In ogni caso motivi per vederlo ce ne sono, come già detto la regia e l'interpretazione degli attori tralasciando il fatto che per i cinefili è impossibile mancare all'appuntamento in sala con i fratelli Coen. In reltà varrebbe la pena di vedere questo film anche solo per la scena in cui Jeff Bridges prende a calci due ragazzini che tormentano un asinello, il burbero dal cuore tenero (ma non credete che l'animalismo possa durare in un western!) che fa giustzia laddove la crudeltà senza senso (ammesso che la crudeltà possa averne qualcuno) impera.
Ammetto di soffrire della sindrome da imprinting eastwoodiano in tema di western e mi riferisco al Clint regista e non interprete, perciò sono sempre lì che mi aspetto il sentimento grondante e stavolta mi è andata male. Resa questa ammissione resta però l'abisso che separa L'uomo che non c'era,Non è un paese per vecchi,Il grande Lebowskie questo Il grinta, dove la rinomata spigliatezza dei due fratelli è un po' sotto tono forse per lasciare spazio alla volontà di ridare vigore ad un genere ormai quasi in disuso e, si sa, quando la programmaticità prende il sopravvento, il cuore soccombe miseramente.
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