Arrivano gli alieni ed hanno un metodo straordinariamente efficace per disinfestare il nostro pianeta dagli esseri umani.
Il voto del redattore
- voto
- 1.5/5
- valutazione
- Non ci siamo, poche idee, alcune confuse altre scopiazzate ma male
Il voto dei lettori
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- di George Lucas
- dal 20 05 2005
- genere Azione
- tipo Sci-fi
- Sara Troilo
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Skyline
di Colin Strause, Greg Strause
- Dati
- Titolo originale: Skyline
- Soggetto:
- Sceneggiatura: Joshua Cordes, Liam O'Donnell
- Genere: Azione - Sci-fi
- Durata: 92 min.
- Nazionalità: U.S.A.
- Anno: 2011
- Produzione: Black Monday Film Services, Hydraulx, Relativity Media
- Distribuzione: Eagle Pictures
- Data di uscita: 14 01 2011
- Link
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Fratelli cervelli
di Luigi Faragalli
Colin Strause e Greg Strause non sono dei registi o almeno non lo sono da abbastanza tempo. Andando a vedere Skyline avevo in realtà aspettative abbastanza basse. Mi aspettavo di vedere una sorta di Indipendence Day tirato a lucido, nulla di più. In realtà mi sono trovato di fronte a qualcosa di meno, cosa non confortante dal momento che, a dirla tutta, Indipendence Day non è che fosse propriamente un capolavoro esente da difetti.
E' anche vero che con un budget contenuto ed una sfilza di attori presi in prestito perlopiù da serie televisive minori non si possono fare miracoli, ma un lavoro dignitoso sì che si può fare.
Dunque Skyline parte sparatissimo, con l'entrata in scena diretta dell'elemento alieno inquietante sotto forma di irresistibile bagliore azzurrino, per poi fare una leggera retromarcia e spiegarci l'inizio della giornata dei personaggi principali. Cominciamo subito col dire che questo andirivieni in partenza del film è narrativamente del tutto gratuito e fuori contesto. Capisco il voler partire col botto, per così dire, ma il tutto avrebbe senso in una costruzione degli eventi elaborata, fatta di rimandi e flashback, non così tanto per farlo, in modo isolato, fine a se stesso.
I nostri protagonisti sono un insieme di personaggi poco costruiti, privi del dovuto spessore. Li ritroviamo prigionieri di un lussuoso palazzo, alla ricerca di una improbabile fuga, mentre fuori astronavi aliene procedono ad un sistematico raccolto di umanità.
L'idea di base non è neanche malvagia, peccato che manchi qualunque sviluppo della trama. Il vero problema dei film con alieni plausibili, ovvero talmente più tecnologicamente avanzati di noi da rendere qualunque resistenza del tutto velleitaria, è che se fai vincere gli umani il film tende al ridicolo, come insegnano appunto Indipendece Day e l'ancora più comico La Guerra dei Mondi con Tom Cruise.
Cosa fare allora? Abbastanza semplice, concentrarsi sulla disperazione di una situazione senza via di scampo e sull'introspezione, mutare il film in un'esplorazione dell'umano quando tutte le certezze si perdono e la condizione comune diventa una continua lotta per la vita. Cosa fanno Colin Strause e Greg Strause? Niente. Si perdono tra dialoghi leggerissimi, giri e rigiri su e giù per le scale, corse ed esplosioni.
Sorvoliamo su quanto sia stupida l'idea di fuggire da una muta di cazzutissime astronavi aliene a bordo di una barca, sorvoliamo su quanto sia stupido allontanarsi dal fumo di una sigaretta, perché incinte, dopo essere state sottoposte ad una sconosciuta radiazione aliena che fa diventare varicose tutte le vene della faccia, sorvoliamo sulla scopiazzatura delle sentinelle tentacolute volanti di Matrix, sorvoliamo su tutto è chiediamoci: perché questo film non funziona proprio?
Forse perché c'è l'invasione di astronavi ma non riesce ad essere epico come Indipendence Day, forse perché c'è la totale assenza di spiegazioni e nozioni sul nemico ma non riesce ad essere angosciante come Cloverfield, forse perché c'è la fuga e lo strenuo tentativo di resistere ma non riesce ad essere nemmeno paternalistico e tronfio come La Guerra dei Mondi.
Probabilmente questo film non funziona per tutte queste ragioni, troppa roba mutuata da più o meno illustri predecessori e pochissima inventiva.
Ah, e mi taccio sulla questione dei cervelli, perché in fondo forse quella vorrebbe essere "la trovata", pur senza riuscire ad esserlo. Mi taccio perché magari a qualcuno è rimasta ancora una residua voglia di vederlo, nonostante tutto, e non vorrei rovinargli l'unica nota di una qualche originalità, seppur assolutamente insensata.
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