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libera critica cinematografica

 
 
 
 
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Locandina
 
 
 
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Trama

Liz Gilbert, insoddisfatta della vita, decide di farsi un giro intorno al mondo e, dai diversi Paesi, riceve altrettanti doni. In Italia mangia. Wow.

 
 
 
 
 
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Voti

Il voto del redattore

  • voto
  • 1/5
  • valutazione
  • Neanche la grazia di Julia Roberts riesce a far dimenticare la fastidiosa infilata di clichè di questa resistibile pellicola.
  •  
 
voto
 
 
 

Il voto dei lettori

  • voto medio
  • senza voto
  • numero votanti
  • Questo film è stato votato da 0 lettori
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Info

Mangia prega ama

di Ryan Murphy

 
    Dati
  • Titolo originale: Eat Pray Love
  • Soggetto: Elizabeth Gilber (romanzo omonimo)
  • Sceneggiatura: Ryan Murphy, Jennifer Salt
  • Genere: Drammatico - Sentimentale
  • Durata: 140 min.
     
  • Nazionalità: USA
  • Anno: 2010
  • Produzione: Columbia Pictures, Plan B Entertainment, Red Om Films
  • Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia
  • Data di uscita: 17 09 2010
 
 
 
 
 
 
 
 
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Recensione

Vedi, annoiati, dimentica... in fretta

di Francesca Paciulli

"Ho sempre avuto una gran voglia di vivere e non l'ho più. Voglio andare in un posto dove meravigliarmi di qualcosa. Vado in Italia, poi vado in India e poi finirò l'anno a Bali".

Neanche il tempo di pronunciare queste parole di fronte ad una madre attonita che Elizabeth Gilbert (Julia Roberts) si ritrova in volo verso una patinata carrellata di stereotipi: un'Italia da cartolina, tutta bucatini all'amatriciana all'ombra del Colosseo e pizze fumanti nei vicoli più caratteristici di Napoli; un'India carica di atmosfere spirituali; una Bali da perderci la testa e il cuore. New York e il suo prestigioso lavoro da giornalista sono lontani anni luce. Così come Steven (Billy Crudup), l'ex marito da cui Elizabeth rischiava di essere risucchiata, e David (James Franco), il seducente toy-boy con cui ha ingannato il tempo nelle ultime settimane. Un anno sabbatico è tutto quello di cui Liz ha bisogno per ritrovarsi.

"Se riesci a fare un po' di spazio nella tua mente si apre una porta. E allora sai che cosa fa l'Universo? Ti inonda. E tutto il resto non conta più".

La sa lunga Richard (Richard Jenkins, prezioso), l'uomo che in India guida la donna attraverso un percorso spirituale di preghiera. A fare il resto penserà un avvenente macho brasiliano, il bel Felipe (Javier Bardem, inascoltabile nel doppiaggio macchietta italiano). 

Neppure il sorriso, sempre speciale, di Julia Roberts e tutta la buona volontà degli spettatori possono farci dimenticare le fastidiose ingenuità della pellicola di Ryan Murphy (geniale ideatore del fenomeno Glee, qui decisamente in crisi creativa), "aiutato" in fase di sceneggiatura da Jennifer Salt. Solo a  tratti la grazia della Roberts riesce a non farci arrabbiare troppo per l'infilata di stereotipi che ci tocca sorbire in oltre due ore di proiezione. Tratto dall'omonimo romanzo della giornalista Elizabeth Gilbert, Mangia prega ama semplifica infatti all'eccesso le tappe del viaggio della quarantenne in crisi Liz e rischia di non farne rimanere impressa neanche una.

Una fastidiosa infilata di luoghi comuni che rischia di far sobbalzare dalla sedia anche lo spettatore più romantico. Ma non il regista che a Roma, durante la conferenza stampa di presentazione del film, ha detto la sua in proposito: "Trovate che l'Italia sia un po' da cartolina? Capisco che possiate non condividere. E' semplicemente il punto di vista di una donna americana, l'autrice del libro, su una società sofisticata come la vostra. C'è questa percezione in noi dell'Italia - cibo, moda, arte - un posto dove è possibile godersi la vita". Perdoniamo a Murphy l'ingenuità del turista per la prima volta al cospetto delle bellezze del Belpaese, ma dalla Gilbert era lecito aspettarsi qualche guizzo in più. Non fosse altro perché l'autrice del bestseller autobiografico da cui il film è tratto è la stessa giornalista che, qualche anno fa, fece esplodere su GQ il fenomeno del Coyote Ugly Saloon, un locale dove le ragazze oltre a servire  ai tavoli, ballano sul bancone. Proprio il suo articolo dal titolo "The Muse of the Coyote Ugly Saloon" ispirò il film Le ragazze del Coyote Ugly, scatenata favoletta per ragazze che al cospetto di questo stucchevole commedia per signore sembra addirittura brillare di brio e originalità.

Intanto, per la serie "battiamo il ferro finchè è caldo", ha invaso le librerie italiane il libro della guida romana della Gilbert, tale Luca Spaghetti. Un romano per amico, questo il titolo del romanzo - anche qui, gran sfoggio di fantasia - che racconta l'esperienza di Spaghetti al fianco della sua amatissima amica americana. E chissà che non ne traggano anche un nuovo film?

 
 
 
 
 
 
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Commenti
 

I lettori hanno scritto 2 commenti

 
 
Luigi Faragalli
Luigi Faragalli
  • indirizzo IP 151.5.148.94
  • data e ora Lunedì 22 Novembre 2010 [11:55]
  • commento Certo che... un'americana che viene in Italia e trova una guida che si chiama "Spaghetti" di cognome, dai! nemmeno su Topolino, eh. :)
 
 
 
 
 
Sara Troilo
Sara Troilo
  • indirizzo IP 80.206.80.34
  • data e ora Mercoledì 24 Novembre 2010 [14:51]
  • commento E' la stessa cosa che ho pensato io :) Vorrei chiosare dicendo che Mangia prega ama è stato definito da Rajesh Koothrappali un libro che ti cambia la vita :)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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