Il voto del redattore
- voto
- 3/5
- valutazione
Il voto dei lettori
- voto medio
- 1.8/5
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02 11 2013
Il Signore degli Anelli: Le due torri
di Peter Jackson
- Dati
- Titolo originale: The Lord of the Rings: The Two Towers
- Soggetto: J.R.R. Tolkien
- Sceneggiatura: Philippa Boyens, Peter Jackson, Stephen Sinclair, Frances Walsh
- Genere: Azione - Fantasy
- Durata: 176 min.
- Nazionalità: Nuova Zelanda, U.S.A
- Anno: 2002
- Produzione: New Line Cinema, The Saul Zaentz Company, etc.
- Distribuzione: Medua
- Data di uscita: 00 00 0000
Recensione pubblicata il 27 04 2004
Questa recensione è stata letta 17414 volte
Il Signore degli Anelli: Le due torri
di Sara Troilo
La nuova stagione vanta proprio in apertura una delle uscite più attese, il secondo capitolo della saga tolkeniana ha già sbancato il botteghino superando, nel primo week end di programmazione negli USA, persino La compagnia dell'anello. Peter Jackson confeziona un film epico con lunghe scene di guerra e effetti speciali sapientemente dosati, mai tautologici e sempre asserviti all'azione; unico punto debole è la sceneggiatura a tratti insignificante, superficiale e con il torto di privare alcuni personaggi dello spessore che meriterebbero o che, quantomeno, servirebbe alla comprensione del contesto entro cui si muovono. La vicenda si muove quasi interamente intorno allo scontro tra gli uomini di Rohan asserragliati al fosso di Helm (e aiutati da Aragorn, Legolas, Ginni) e l'immenso esercito degli Uruk-Hai di Saruman signore del Male assoluto che ha intenzione di sterminare la stirpe umana. Questa battaglia è stata letta alla luce delle vicende odierne ora come rappresentazione della forza statunitense che cerca alleati nella propria lotta contro il terrorismo (il Male tout court), ora come un inno alla pace e alla costruzione di una società multirazziale; due letture legittime e opposte degli intenti di Jackson (su Tolkien non si discute) ed entrambe strabilianti ripensando a questa seconda parte della trilogia. Ciò che ci troviamo di fronte sono infatti volti piuttosto bizzarri di attori che interpretano personaggi con nomi di farmaci (scommetto che se un farmacista si sentisse chiedere un Boromir non si insospettirebbe) che arricchiscono a turno il proprio copione con affermazioni al confine del nonsense: tutto ciò è, con buona pace di Jackson, troppo divertente per calarlo nei tristi scenari contemporanei (e poi scovare l'incarnazione del nostro presidente del consiglio tra hobbit e nani sarebbe un lavoro durissimo). Il racconto scorre regalandoci uno dietro l'altro momenti piacevoli, intensi, paurosi, lirici e commoventi, in tre ore non c'è un attimo di tregua, nè tempo di guardare l'orologio e fare il conto dei minuti residui. Eppure non basta perchè il film ci regala anche l'attimo sublime, quello in grado di farci ululare (magari interiormente) e mi riferisco ai dialoghi di Gollum con se stesso, emblema della scissione nella personalità schizofrenica, un campo e contro-campo serratissimo in cui il personaggio che è l'unico interamente creato al computer (qui si va oltre lo scenario immaginato da Niccol per Simone) ci spalanca le porte della disperazione che il trauma porta con sè facendoci penetrare nella profondità della mente attraverso un tipo di umorismo che ha il candore di un ET e nello stesso tempo la perfidia del più cinico e disincantato dei comici. Il viaggio di Frodo e Sam verso Mordor prosegue e il regista neozelandese sembra nettamente in vantaggio su chi riteneva la trasposizione cinematografica dell'opera di Tolkien impossibile; l'ultima parte della trilogia ci permetterà lo sguardo d'insieme (molto probabilmente in un allettante cofanetto dvd).
I lettori hanno scritto 10 commenti
- commento Mi sa tanto di pappone ammerecàno...
- commento Cruel, ma non l'hai visto? Sei uno dei pochi al mondo :) Ah, si', lo so, il nano non si chiama ginni. Non era un moto di disprezzo per tolkien. Lo giuro.
- commento Beh, certo, il nano si chiama Silvio, è risaputo.
- commento già, il nano si chiama sempre silvio e dribbla i processi. FORZA ILDA!
- commento Riesco sapientemente a perdermi tutte le megaproduzioni. ;)
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