Il voto del redattore
- voto
- 2.5/5
- valutazione
- Ottime interpretazioni per una pellicola che dopo un avvio promettente non riesce quasi mai a decollare. L'analisi della monarchia inglese è affrontata, nonostante l'ottima regia, in modo troppo superficiale
Il voto dei lettori
- voto medio
- 3.7/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 4 lettori
- di Sean Penn
- dal 25 01 2008
- genere Drammatico
- tipo Biografico
- Lorenzo Morganti
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
The Queen - La Regina
di Stephen Frears
- Dati
- Titolo originale: The Queen
- Soggetto: Tratto da una storia vera
- Sceneggiatura: Peter Morgan
- Genere: Drammatico - Biografico
- Durata: 100 min.
- Nazionalità: UK
- Anno: 2006
- Produzione: Pathé Pictures International, Scott Rudin Productions
- Distribuzione: BIM
- Data di uscita: 15 09 2006
- Link
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Regina di coppe
di Nicola Bassano
È vero, il potere di una perfetta rievocazione e il fascino di una messa in scena impeccabile sono armi decisamente efficaci per la realizzazione di un buon prodotto. Ma a volte non bastano. Non basta la magnifica interpretazione di Helen Mirren, che fa della sua Elisabetta II il simbolo perfetto di un passato che non vuole fare i conti con il presente, e non basta neppure la capacità del regista di costruire personaggi credibili, analizzati nel dettaglio, mai stereotipati. Manca, infatti, qualcosa all'ultimo lavoro di Stephen Frears, The Queen, presentato in concorso alla 63a mostra del Cinema di Venezia. Lo spunto di partenza, la tragica morte di Lady Diana, viene assunto come pretesto per riflettere su un'istituzione, quella monarchica inglese, e sui suoi rapporti con "l'esterno" - rappresentato in questo caso dal primo ministro Tony Blair, dai suoi collaboratori e, in maniera forse potenzialmente più interessante, dalla gente comune. La verve iniziale del film, fatta di umorismo cinico e, in alcuni casi, piacevolmente aggressivo si spegne lentamente, soffocata da un intreccio che punta troppo sullo svolgimento lineare e limpido della trama e perdendo in alcuni casi l'occasione di andare in profondità e sviscerare tematiche molto stimolanti.
Così alcune domande rimangono senza risposta, e si resta come allora sbigottiti di fronte alla reazione di un popolo letteralmente sotto shock per la perdita di una principessa che sentiva vicino, trasformandola così involontariamente in un'icona moderna, per cui viene da chiedersi ancora oggi quale sia stato il peso dei media in tutto questo. Sia chiaro, gli attori sono perfetti, Helen Mirren - vincitrice della Coppa Volpi - incanta per la sua capacità interpretativa e Michael Sheen diverte nella parte del goffo Primo Ministro, combattuto tra il fastidio per un'istituzione cosi lontana dal suo modo di pensare e l'ammirazione per una figura, quella della Regina, così imponente e autorevole. La regia, poi, risulta impeccabile; soprattutto grazie all'intuizione di Frears che, per rendere ancora più abissale il divario tra il passato polveroso e ingessato di Buckingam Palace e il presente dinamico e moderno di Downing Street ha filmato il primo in 35 millimetri, ottenendo inquadrature elaborate funzionali al contesto e il secondo in 16 millimetri, dando così l'idea di libertà e "normalità". Si ha comunque come l'impressione di un grosso potenziale non pienamente espresso, anche se a giudicare dalle ovazioni ottenute in sala a fine proiezione, ciò non impedirà al film di ottenere un grosso successo oltre a qualche ambito premio.
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