feed rss facebook twitter youtube
 

libera critica cinematografica

 
 
 
 
roll
drag
Locandina
 
 
 
locandina
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Voti

Il voto del redattore

  • voto
  • 3/5
  • valutazione
  • Discreto intrattenimento, ma...
  •  
 
votovotovoto
 
 
 

Il voto dei lettori

  • voto medio
  • 3.1/5
  • numero votanti
  • Questo film è stato votato da 10 lettori
  •  
 
votovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Consigli
 
 
 
Recensione 1
Drive
  • di Nicolas Winding Refn
  • dal 30 09 2011
  • genere Azione
  • tipo Thriller
  • Federico Lommi
 
votovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
Recensione 2
Il Cavaliere Oscuro
  • di Christopher Nolan
  • dal 23 07 2008
  • genere Azione
  • tipo Thriller
  • Sara Troilo
 
votovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
 
Recensione 3
Crank
  • di Mark Neveldine, Brian Taylor
  • dal 27 07 2007
  • genere Azione
  • tipo Thriller
  • Anna Maria Pelella
 
votovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
Recensione 4
Collateral
  • di Michael Mann
  • dal 15 10 2004
  • genere Azione
  • tipo Thriller
  • Nicola Tedeschi
 
votovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
 
Recensione 5
Bangkok Dangerous - Il codice dell'assassino
  • di Oxide Pang Chun, Danny Pang
  • dal 29 01 2010
  • genere Azione
  • tipo Thriller
  • Sara Troilo
 
votovotovotovoto
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Ultimi Upload
 
Editoriali
 
Vignette
 
Schede
 
 
 
Scheda 1
Need for Speed
  • di Scott Waugh
  • dal 13 03 2014
  • genere Azione
  • tipo Road Movie
 
 
 
 
 
Recensioni
 
 
 
Recensione 1
A Royal Weekend
  • di Roger Michell
  • dal 10 01 2013
  • genere Commedia
  • tipo Storico
  • Roberta Folatti
 
votovotovotovoto
 
 
 
 
 
Speciali
 
31 05 2012
 
 
 
 
 
Rubriche
 
01 04 2012
 
 
Rubrica 1
Premi Oscar, All'Accademy l'inglese non va più di moda
  • tipo Fuori sincrono
  • Keivan Karimi
 
 
 
 
Cloache
 
 
 
Recensione Nella Cloaca
Cosmopolis
  • Sciacquone E se invece che i capelli la tagliassimo corta?
  •  
  • Antinoo
 
 
 
 
Ring
 
 
 
Recensione Sul Ring
A Dangerous Method
  • Contro Il pessimo metodo
  •  
  • A favore La violenza della psicoanalisi
  • Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
 
 
 
 
News
 
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
Info

Flightplan-Mistero in volo

di Robert Schwentke

 
    Dati
  • Titolo originale: Flightplan
  • Soggetto: Peter A. Dowling, Bill Ray
  • Sceneggiatura: Peter A. Dowling, Bill Ray
  • Genere: Azione - Thriller
  • Durata: 103 min.
     
  • Nazionalità: U.S.A.
  • Anno: 2005
  • Produzione: Touchestone Pictures, Imagine Entertainment
  • Distribuzione: Buena Vista International Italia
  • Data di uscita: 04 11 2005
 
 
 
 
 
 
 
 
roll
drag
Recensione

Fightplan

di Riccardo Lupoli

Dopo la tragica morte del marito a Berlino, Kyle Pratt, un'ingegnere aerospaziale di New York, si imbarca con la figlia Julia a bordo di un modernissimo e super-attrezzato Jumbo jet per tornare a casa e poter così conferire alla salma una degna sepoltura. Durante il viaggio però, Kyle si accorge dopo essersi risvegliata da un breve sonno che la propria bambina è scomparsa; nessuno dei passeggeri e degli assistenti di volo pare inoltre in grado di aiutare la donna perché la bimba non è stata vista da nessuno, nemmeno al momento dell'imbarco. Fra lo sconcerto e l'agitazione generale, Kyle si ritrova a dover mettere sottosopra  l'aereo, diffondendo persino dei dubbi sulla propria sanità mentale.
La platea americana, abituata a veder spadroneggiare la propria cinematografia intorno a temi e avvenimenti cruciali della propria storia con risultati in alcuni casi emorragici , si ritrova ora le sale zeppe grazie ad una pellicola che fronteggia alcuni aspetti del dopo-undici Settembre. Lo spettatore medio americano, in cerca di una cofanata di pop-corn al doppio burro e buon intrattenimento, avrà di certo pane per i suoi denti.  Flightplan è infatti un film in grado di intrattenere facilmente, forte di una prima parte spettrale, silenziosa, che dallo svelamento dell'arcano in poi fa posto all'azione pura senza compromessi. Dicevamo della prima parte: è questo il momento maggiormente apprezzabile del film. In una sorta di Berlino terra di nessuno quasi sospesa in un futuro post-nucleare, nella desolazione e alienazione generale c'è spazio solo per Jodie Foster e il suo dolore indefinito, non del tutto compreso dallo spettatore e per questo fonte di maggior interesse; viene raccontato un rapporto madre figlia che appare da subito centrale nella sua delicatezza e tratteggiato un disegno generale dai toni spettrali di buona intensità e cosparso di assoluto realismo. Così come nel freddo e mastodontico Jumbo, l'iniziale smarrimento della protagonista per una situazione che ha del surreale, guida lo spettatore in uno spettacolo che pare profilarsi sempre più interessante per il suo evolversi incerto e inquietante. Questo fino alla caduta degli altarini, perché da qui in poi si assiste ad un crollo generale di ogni aspettativa in cui ha la meglio un'altra faccia della pellicola, che si mette il vestito dell'action movie puro visto e rivisto senza soluzione di continuità con quanto di buono mostrato nella prima parte. La pur bravissima Jodie Foster, si ritrova così da sola a dover rivoltare come un guanto il Jumbo E-474 e a dar corpo al solito eroismo solitario in simil stile Bruce Willis, troncando ogni speranza a chi si aspettava una risoluzione ingegnosa dell'inghippo. Stessa cosa dicasi  per la sceneggiatura: essenziale,  criptica ma non incompleta al primo giro d'orologio, poi alcune falle e troppi sottintesi lasciano qualche pezzo del puzzle incompleto, specialmente nel finale. Ad ogni modo, a cestello dei pop-corn scarico e mani sufficientemente unte, la soddisfazione può riguardare non solo il palato.
Ma accanto a questo tipo di spettatore, ne siede (forse) un altro, un po' più puntiglioso, riflessivo, palato fine che forse ha persino lasciato perdere i pop-corn all'ingresso e magari si è pure irritato per il continuo ruminare del vicino. A questo tipo di spettatore, abituato a fare il bastiancontrario e a scardinare la celluloide alla ricerca di ogni possibile chiosa sottesa potrà non forse andare giù il fatto che gli americani, nel dopo undici settembre, non abbiano nulla di più intelligente da proporre di una risolutrice solitaria che mette sottosopra un aeroplano strafico e se la prende coi primi arabi che trova a bordo. Certo l'operazione ha comunque una sua finezza, di eroina Jodie Foster si sta parlando e non del grezzo Vin Diesel, il bene condiviso è una bambina e non la salvezza del presidente, ma il dubbio potrà ugualmente insinuarsi, specialmente per una scena finale figlia di non si sa quale buonismo/ipocrisia. A quale ipotesi dar credito? Quale dei cine-fruitori  ha visto giusto? Allo spettatore nostrano, ma magari anche ad un terzo born in the U.S.A, l'ardua sentenza.

 
 
 
 
 
 
roll
drag
Commenti
 

I lettori hanno scritto 0 commenti

 
 
 
 
 
 
Partecipa 
 

Cosa aspetti a diventare un utente registrato?

Queste funzioni sono abilitate soltanto per gli utenti registrati. Si possono votare i film ed esprimere opinioni su registi, attori o su qualunque altro aspetto riguardante le pellicole, si può commentare quanto scritto nelle recensioni e negli articoli e concordare o dissentire. Gli utenti registrati hanno inoltre accesso a molte altre funzioni personalizzate sul sito. Basta un minuto, registrati e fai sentire la tua voce.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
help
Pubblicità
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ti piace anche la musica ? Countdown refresh: 0 sec.