Ciao Sam, carissimo. Ti volevamo tanto bene: quante risate ci eravamo fatti quando andavi a braccetto con Bruce Campbell! E poi? Cosa ti è successo? Avevamo davvero disperato. Pronti a Morire, The Gift e lo stesso Spiderman… beh, sinceramente, mi aspettavo qualcosa di meglio, Sam. Però mi è capitata l'occasione di vedere in anteprima questa tua nuova "opera" (le virgolette le toglierò solo al termine della visione) e mi sono detto: mah, perché no? Credo di aver fatto bene. Dopotutto ti riconosco molte attenuanti per il primo episodio, dico, fare film sui fumetti dev'essere un bel casino: da un lato devi realizzare una storia e un aspetto poco realistici, dall'altra non puoi esagerare se no ti saltano fuori ciofeche immonde come Batman Forever e tanti, tanti altri. Tuttavia altri registi (Tim Burton per primo) ci hanno insegnato che con un fumetto, gran talento e la giusta atmosfera si possono toccare le vette del Cinema, svincolandosi un po' dalla cinematografia di genere.

Ecco, parlandoci chiaro, questo nuovo Spiderman 2 di Raimi fa un bel salto in avanti rispetto al primo. Probabilmente alla sceneggiatura giova molto l'assenza della doverosa introduzione al supereroe che nel primo film aveva limitato lo spazio per la caratterizzazione dei personaggi e delle situazioni. Questo Spiderman 2 ha le idee molto chiare: il tema portante sono i dilemmi, le indecisioni e i dubbi che attanagliano la nostra esistenza dall'inizio alla fine. Anche Spiderman ha delle crisi di identità. Che fare della propria vita? Continuare a zompettare da un grattacielo all'altro oppure restare a terra, studiare, mettere su famiglia? Vedi anche numero cinquanta di The Amazing Spiderman. Il dilemma del protagonista è molto ben delineato, la parte centrale della sceneggiatura scorre benissimo, il climax si raggiunge verso i 2/3 del film, mentre l'ultima parte è riservata a "mettere a posto le cose" e ad aprire la strada al prossimo sequel. Tutto il film è disseminato di citazioni, riferimenti alle tavole originali, al primo episodio e ai vecchi film di Raimi (motosega? Chi ha detto motosega?), l'impressione generale è quella di un film molto ironico e spensierato, proprio come un bel fumetto.

Certo, l'amaro retrogusto hollywoodiano c'è, come potrebbe mancare. Devo dire che l'incipit mi aveva molto depresso. Però questa volta la mano di Sam Raimi si nota molto più dell'austera, noiosa, monotona spettacolarizzazione di Hollywood. Se l'inizio è un po' deprimente, le battaglie nelle scene clou sono davvero spettacolari e godibili, forse anche poco convenzionali (grosso complimento). In alcune scene lo Spiderman digitale assomiglia ancora troppo a un pupazzetto, ma tutto sommato non ci si fa molto caso. Tobey Maguire e Kirsten Dunst sono bravissimi, Maguire è sicuramente migliorato rispetto al primo episodio e si nota chiaramente come sia molto più a suo agio con il personaggio. L'interpretazione migliore è però quella di Alfred Molina nei panni di un Dr. Octopus veramente convincente, semplicemente spettacolare nelle sue crisi d'identità, da scienziato buono a spietato assassino, con un'ecletticità davvero magistrale. Menzione d'onore anche per aver retto il confronto con la grande interpretazione di Dafoe nei panni del cattivo del primo episodio.

Insomma, devo dire che mi ha fatto proprio piacere vedere questo Spiderman 2. Stavo già per adagiare la lapide su Sam Raimi e decidermi a evitare tutti i suoi prossimi film, ma a questo punto direi che c'è ancora speranza per Spiderman e per l'umanità.