Fuori concorso a Cannes, acclamato dalla critica, atteso nelle sale di tutto il mondo: si tratta di Agorà, nuovo film di Alejandro Amenabar (The Others, Mare dentro). Il film racconta la storia di Ipazia (interpretata da Rachel Weisz), matematica, filosofa e astronoma alessandrina, vissuta nel IV secolo e brutalmente uccisa dai cristiani. Martire laica, dall'etimologia greca testimone, Ipazia studiava filosofia neoplatonica e la insegnava anche nelle strade di Alessandria, divulgando il sapere di Plotino ai propri concittadini. Scienziata e filosofa, non poteva essere cristiana, perciò il vescovo Cirillo la fa uccidere; dal momento che la donna guardava in cielo le stelle la si tacciava di stregoneria. Dall'alto di chi in cielo si immagina gli angeli, gli arcangeli e Dio, è una posizione quanto meno curiosa.

Italia. 2009. Il film Agorà rischia di non essere distribuito in Italia perchè fa paura al Vaticano rievocare questa figura di donna colta e libera da ogni credenza. Tanto che su facebook è nato un gruppo che chiede che il film di Amenabar venga distribuito anche in Italia, il gruppo ha ricevuto ad oggi 6.750 adesioni. La notizia è vecchia, risale al mese scorso, mese in cui il film è stato proiettato nelle sale spagnole. Dal 26 novembre Agorà sarà distribuito in Israele, dal 18 dicembre negli USA, a gennaio in Francia, ma è stato comprato anche da Taiwan, Thailandia e Grecia. In Italia ancora non è stato acquistato. La data di uscita in sala nessuno la conosce proprio per questo motivo. In alcuni forum c'è chi dice che è normale che alcuni film non vengano distribuiti in Italia, ma non è normale che un film di un regista molto noto (e vincitore dell'Oscar!) non venga distribuito.

C'è chi parla di complotto Vaticano, c'è chi parla di trovata pubblicitaria. Se fosse il secondo caso, sarebbe una grande idea anche perchè solo in Italia sarebbe plausibile un veto vaticano su un film. Un film che parla di una donna assassinata nel più crudele dei modi per volere di un vescovo. Staremo a vedere.