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Editoriale

 
 
 
 
 
 
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Editoriale

Da grande voglio essere una commedia americana.

di Sara Troilo

Immaginati mentre fai colazione davanti alle vetrine di Tiffany poco dopo l'alba o mentre simuli un orgasmo al tavolo di un ristorante. Immagina di essere un bieco sassofonista che si finge miliardario per sedurre una bionda ingenua o di essere candido e amabile e avere come inseparabile amico un coniglio gigante invisibile ai piu'. Immagina di segnare in modo indelebile l'immaginario collettivo, quello mondiale proprio. L'hai fatto? Bene. Sei una commedia americana. O, meglio, lo sei stato durante l'esperimento. Non e' inebriante? Se tu avessi pronunciato il "Nessuno e' perfetto" piu' famoso della storia del cinema, saresti ricordato in eterno, saresti nella memoria del globo terrestre, perfino nel corredo cromosomico dei nascituri. Analizza la mise adottata dall'eroe Lebowsky a inizio film per comprare una confezione di latte e renditi conto che nessuno potra' mai piu' prescindere dal rievocarla ogni volta che avra' la necessita' di uscire di casa per andare alla Coop. Andando poi al di la' della personale ambizione e del bisogno di nutrire il proprio ego, le commedie americane sono meglio dei sussidiari e tutti abbiamo grandi debiti nei loro confronti. Cluadette Colbert diretta da Frank Capra e' una magnifica maestra di autostop, dentro i pollici e fuori le gambe per ottenere un risultato. Sally e Harry sono docenti di ruolo impegnati nella teorizzazione dell'impossibilita' dell'amicizia tra uomini e donne, tutto su base empirica. Ogni individuo di questa nostra societa' sa che se una notte dovesse andare a riesumare un corpo in un cimitero lo attenderebbe un lavoro schifoso che potrebbe anche peggiorare. Si', potrebbe piovere e lo fara', che voi abbiate o no al vostro fianco Igor. Ci va bene che i reazionari di norma non sono grandi amanti del cinema, troppo lascivo nella sua interezza, possiamo cosi' organizzare Cene quasi perfette e far crescere un'infinita' di pomodori concimati a cadaveri; prima dell'epilogo ci saremo tolti un sacco di soddisfazioni. E' stato grazie a Woody Allen che la risposta da documentario sugli animali fedeli viene in automatico: "Quali sono gli animali che si accoppiano a vita?", facile:  "I cattolici e i piccioni". Tutto cio' che serve in vita lo si puo' agevolmente apprendere da Billy Wilder, ogni donna come si deve sa che per affrontare il caldo torrido l'unica soluzione e' quella di conservare in frigorifero la biancheria intima. Il verbo si tramanda anche: la commedia anni '50 era prodiga di informazioni su come condurre un matrimonio, La Guerra dei Roses negli anni '80 ha portato avanti il messaggio e lo stesso hanno fatto negli anni '90 Cose molto cattive e quest'anno La donna perfetta. Dall'ammirazione totale alla possibilita' di avvicinarsi al modello la strada potrebbe non essere tanto impervia, basta studiare. E ascoltare gli inglesi. "Don't Dream It, Be It".

 
 
 
 
 
 
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Commenti
 

I lettori hanno scritto 24 commenti

 
 
utente
cilestrino-integra
  • commento ...mi cospargo il capo di cenere per non averlo detto prima: Angelus adoro anche te e se fossi donna ti adorerei uguale!
 
 
 
 
 
utente
Sara
  • commento birra, cavolo, si'! anche perche' abbinare pizza e white russian viene malissimo.
 
 
 
 
 
utente
cilestrino
  • commento ..sai che c'ho anche un amico che si chiama Walter? beh lui non è un reduce del Vietnam,è reduce da un co.co.co. però è altrettanto scemo e odia nichilisti e possessori di mustelidi
 
 
 
 
 
utente
Angelus
  • commento Corbezzoli (corbezzoli?)! Devo farmi resettare il cervello, non so perché ma fare il drguo per me resterà sembre mettere pigiama, bombetta, bratelle, ciglia finte e andare a stuprar borghesi. :)
 
 
 
 
 
utente
Sara
  • commento Accostare vietnam e co.co.co chissa' perche' non suona cosi' stonato... Angelus, dai, fattene una ragione, sei di indole violenta :)
 
 
 
 
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