Aprendo questo ricco cofanetto realizzato dalla 20th Century Fox mi sono improvvisamente reso conto di possedere, e di aver dunque guardato, tutti i film usciti sugli X-Men in formato Blu-ray. La cosa è curiosa, considerando che sì, come ogni bravo nerd conosco ed ho frequentato i fumetti dei mutanti, ma non posso certo dirmi un vero fan accanito.

La circostanza fortuita mi dà tuttavia la possibilità di confrontare questa uscita per l'home video con le altre in mio possesso e di apprezzare tutte le novità presenti. La prima cosa che mi ha colpito è stata la straordinaria completezza dell'offerta. Il package racchiude un Blu-ray, un Dvd ed un codice per ottenere una Digital Copy, ovvero una versione del film da poter guardare su smartphone e tablet. In poche parole possiamo scegliere se vedere il film alla massima qualità possibile, comodamente sul nostro divano, oppure se guardarlo sul nostro pc portatile durante un viaggio in treno, o ancora se portarcelo dietro sul telefonino per mostrare qualche scena agli amici. Prima di questa recensione non mi era mai capitata tra le mani una tale possibilità di scelta.
La novità assoluta, per quanto mi riguarda, è di sicuro la copia digitale, un'idea ottima e corretta per fronteggiare la pirateria come si deve, ovvero con la fruibilità e con la qualità, e non con gli isterici e sciocchi balzelli a cui purtroppo ci ha abituati la SIAE.
Proprio per questa sua peculiarità alla Digital Copy abbiamo scelto di dedicare un articolo separato, in modo da analizzarla in modo approfondito.

Per la recensione del film, invece, ho deciso, ovviamente, di gustarmi il Blu-ray. Chiusa questa lunga ma doverosa premessa veniamo all'analisi. X-Men: L'Inizio è un film che, nascendo da un'idea sbagliata, riesce per nostra fortuna a tradirla completamente. Come apprendiamo dai contenuti speciali il team di sviluppo era partito da un discutibile progetto: fare una via di mezzo tra un college-movie e un teen-movie con Tempesta, Ciclope, Wolverine e compagni, tutti  ragazzini in preda agli ormoni. Una sorta di Twilight mutante invece che vampiro. Di questo, miracolosamente, nel prodotto finito rimane pochissimo, quasi nulla.
Al contrario siamo di fronte ad un prequel robusto della serie che ben conosciamo.
Vediamo nascere Magneto e il Professor X in modo naturale, spontaneo, plausibile, ineluttabile quasi. E' infatti innegabile che, se ad un bambino ebreo, a causa dei suoi straordinari poteri di manipolazione del metallo, viene uccisa davanti agli occhi la madre da un pazzoide al soldo dei nazisti, non possiamo che aspettarci una vendetta, gustata fredda come si conviene.

E' altrettanto innegabile che da un bel giovinotto facoltoso e puro di cuore, con la capacità di scrutare nel profondo di ogni mente, dopo aver accolto in casa la più sorprendente delle creature, quella che può imitare tutti e diventar tutti, dopo averla ricondotta ad una umanità facile da smarrire ed essersi formato in un bagno illuminista di ottimistica scienza, non possiamo che aspettarci una messianica missione salvifica globale.

Come si evince facilmente da questo parallelo, vendetta e salvezza, rabbia e pace, possono condividere lo stesso percorso solo per breve tempo, nonostante l'amicizia.

Una sceneggiatura dunque ben fatta, soprattutto considerando l'abisso di idiozia adolescenziale che si è riusciti ad evitare. Venendo alla tecnica, l'ambientazione da Guerra Fredda è particolarmente curata, il film appare visivamente accurato e credibile. Nel cast spicca il non più giovanissimo  Kevin Bacon, sempre a suo agio nel ruolo del villain istrione e psicopatico. Colpisce nel segno anche January Jones, una glaciale e sexy Emma Frost sufficiente da sola, nel suo total white, a spandere profumo di James Bond e di spy story in tutte le scene in cui appare.

Per quanto riguarda la parte più propriamente legata alla distribuzione home video possiamo dire che il corredo di extra è soddisfacente. Il "Cerebro" che rintraccia le schede dei mutanti visti nei vari film può essere utile per rinfrescarsi un po' la memoria. Gustose poi alcune delle scene tagliate, francamente lo strepitoso Magneto vestito da donna, con tanto di parrucca, mini e tacchi, io l'avrei lasciato nel film.