Il voto del redattore
- voto
- 4.5/5
- valutazione
- Un piccolo gioiello di contemporaneità
Il voto dei lettori
- voto medio
- 3/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 7 lettori
- di Sidney Lumet
- dal 14 03 2008
- genere Drammatico
- tipo Thriller
- Riccardo Lupoli
- di Andrew Dominik
- dal 18 10 2012
- genere Drammatico
- tipo Thriller
- Ernesto Fanfani
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
In the Cut
di Jane Campion
- Dati
- Titolo originale: In the Cut
- Soggetto: Dal libro di Susanna Moore
- Sceneggiatura: Susanna Moore
- Genere: Drammatico - Thriller
- Durata: 115 min.
- Visto in: DVD
- Regione: 2 - [Europa, Egitto, Giappone, Medio Oriente, Sud Africa]
- Formato video: 16:9
- Nazionalità: USA/AUS/GB
- Anno: 2004
- Produzione: Pathé
- Distribuzione: Warner
- Anno di uscita in homevideo: 2004
- Sottotitoli: Italiano
- Contenuti speciali: Dietro le quinte; Intervista a Meg Ryan; Commento della regista; Commento del cast; Trailer originale; Note del cast e dei tecnici.
- Standard: PAL
The Long Hot Summer
di Fabrizio Ferrero
Da vedere e rivedere più volte In the Cut, magari al riparo dai neo cafoni che affollano le sale e ci privano di un piacere primigenio, magari pure da soli per lasciarsi andare all'orda violenta di stimoli emotivi con i quali il film ci bombarda.
Da vedere con il sopraggiungere della prima estate per meglio calarsi nell'atmosfera di torbida calura newyorkese (qualche eco di Rosemary's Baby), nella storia di corpi accaldati (odorosi) che si uniscono e di altri corpi che vengono smembrati.
Thriller/non thriller che lascia quasi in secondo piano la vicenda poliziesca per lasciare trapelare una disperazione esistenziale palpabile, una solitudine incolmabile sia nella storia di Frannie (una eccezionale Meg Ryan) che in quella di Pauline, contornata, anzi confusa nella New York dei vecchi caseggiati di mattoni a vista dell'East Village, restituita magnificamente dal segnale video che assume, in questo dvd, una qualità caldamente analogica, con contrasti equilibrati in diurno e spinti in notturno. Da usare e riusare il fermo immagine per un paio di flash che paiono estirpati dall'opera di Cartier-Bresson, momenti particolari innestati sul marciapiede di una stazione della metropolitana: una corona di fiori rossi con la scritta "Mom", un lutto, ed una sposa vestita di tutto punto, un anti-lutto. Da ripetere all'infinito l'onirica tempesta di petali iniziale che avvolge Pauline.
Un piccolo prodigio di Jane Campion.
I lettori hanno scritto 8 commenti
- commento Sono l'unico a cui questo film ha fatto letteralmente c... (oltre a tutto - e dico tutto - il pubblico presente in sala). Che fossero/fossimo tutti cafoni? (scusate la polemica...)
- commento Figurati, io invece apprezzo la tua pacatezza. :) In merito al tuo giudizio sul film qui in redazione ci sono persone che hanno un parere diametralmente opposto e vedrai che non tarderanno ad esporlo.
- commento Ma che schifo!
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