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- Un'occasione sprecata, un caso esemplare di miscasting
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02 11 2013
Signorinaeffe
di Wilma Labate
- Dati
- Titolo originale: Signorinaeffe
- Soggetto: Wilma Labate
- Sceneggiatura: Wilma Labate, Domenico Starnone
- Genere: Drammatico - Storico
- Durata: 95 min.
- Visto in: DVD
- Regione: 2 - [Europa, Egitto, Giappone, Medio Oriente, Sud Africa]
- Formato video: 16:9
- Nazionalità: Italia
- Anno: 2007
- Produzione: Bianca Film
- Distribuzione: 01 distribution
- Anno di uscita in homevideo: 2008
- Sottotitoli: Inglese, Italiano (non udenti)
- Contenuti speciali: Trailer, Backstage, Galleria fotografica
- Standard: PAL
- Link
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- Wilma Labate su Wikipedia
- Valeria Solarino su Wikipedia
- Filippo Timi
Recensione pubblicata il 20 07 2008
Questa recensione è stata letta 7369 volte
Si salva solo il materiale d'archivio...
di Carlo Griseri
Signorinaeffe, diretto da Wilma Labate e uscito in dvd lo scorso 2 luglio, ha fatto tornare sulle pagine della cronaca nazionale la "Torino operaia", la città della Fiat, il luogo cardine dell'industria italiana degli anni '70 e '80. Ispirato al documentario del 2001 di Giovanna Boursier, Signorina Fiat, il film pone al centro della vicenda la storica "marcia dei 40.000", protesta senza precedenti dei "colletti bianchi" dell'azienda: il 14 ottobre 1980, dopo cinque lunghi mesi di proteste operaie, i dirigenti Fiat marciarono per le vie cittadine stanchi dell'impossibilità di tornare a lavorare. Un punto di rottura della lotta sindacale, una frattura decisiva per la fine di quello sciopero.
Interprete principale della pellicola è Valeria Solarino (nata in Venezuela ma cresciuta a Torino), affiancata da Filippo Timi, Fausto Paravidino, Fabrizio Gifuni, Antonio Colangeli e Sabrina Impacciatore. Un cast prevalentemente originario del centro-sud d'Italia, dalle zone di provenienza della maggior parte degli operai della Fiat di quegli anni. Il film, dalle nobili intenzioni, è stato accolto con grandi elogi alla sua presentazione in anteprima, nel corso dell'ultima edizione del Torino Film Festival: elogi che, dispiace dirlo, appaiono decisamente esagerati. La sceneggiatura fa acqua da diverse parti (la storia d'amore controversa tra Solarino e Timi, poi, non ha nerbo e non coinvolge minimamente lo spettatore), gli attori sembrano quasi tutti fuori ruolo (non è in discussione la bravura dei singoli, sia chiaro, ma forse solo Gifuni e Colangeli possono essere considerati in parte).
L'aspetto migliore di Signorinaeffe riguarda le immagini d'archivio e alcune ricostruzioni storiche della Torino di allora, che appare grigia come non mai (ma allora è meglio rivolgersi al documentario di ispirazione, o a una puntata di La storia siamo noi...). Molte le scene di massa, con tante comparse-operaie che hanno un ruolo di primo piano nello svolgersi delle vicende. Wilma Labate ha spesso affrontato temi di impatto sociale nei suoi lavori, tra i quali da ricordare La mia generazione del 1996, selezionato per rappresentare quell'anno l'Italia nella corsa agli Oscar.
Valeria Solarino, 29 anni a novembre, si è diplomata alla scuola del Teatro Stabile di Torino. Tra le sue interpretazioni migliori, La febbre di Alessandro D'Alatri e Fame chimica di Antonio Bocola e Paolo Vari. Filippo Timi è uno dei più interessanti nomi nuovi del cinema italiano. Negli ultimi due anni ha lavorato per Ozpetek (Saturno contro) e Saverio Costanzo (In memoria di me), prossimamente sarà in sala con Salvatores e Bellocchio. Fabrizio Gifuni, 42 anni, si divide tra teatro e cinema, dove ha partecipato tra gli altri a La meglio gioventù, Così ridevano e Il partigiano Johnny. Giorgio Colangeli ha visto impennare la sua carriera nel 2006, quando vinse il premio come miglior attore alla prima edizione della Festa del cinema di Roma per il film L'aria salata. Sabrina Impacciatore, lanciata da "Non è la Rai", era nel cast di N - Io e Napoleone, 2061 e Manuale d'amore. Fausto Paravidino, genovese, deve la sua notorietà al film Texas del 2005, da lui scritto, diretto e interpretato (insieme a Valeria Golino e Riccardo Scamarcio).
Interprete principale della pellicola è Valeria Solarino (nata in Venezuela ma cresciuta a Torino), affiancata da Filippo Timi, Fausto Paravidino, Fabrizio Gifuni, Antonio Colangeli e Sabrina Impacciatore. Un cast prevalentemente originario del centro-sud d'Italia, dalle zone di provenienza della maggior parte degli operai della Fiat di quegli anni. Il film, dalle nobili intenzioni, è stato accolto con grandi elogi alla sua presentazione in anteprima, nel corso dell'ultima edizione del Torino Film Festival: elogi che, dispiace dirlo, appaiono decisamente esagerati. La sceneggiatura fa acqua da diverse parti (la storia d'amore controversa tra Solarino e Timi, poi, non ha nerbo e non coinvolge minimamente lo spettatore), gli attori sembrano quasi tutti fuori ruolo (non è in discussione la bravura dei singoli, sia chiaro, ma forse solo Gifuni e Colangeli possono essere considerati in parte).
L'aspetto migliore di Signorinaeffe riguarda le immagini d'archivio e alcune ricostruzioni storiche della Torino di allora, che appare grigia come non mai (ma allora è meglio rivolgersi al documentario di ispirazione, o a una puntata di La storia siamo noi...). Molte le scene di massa, con tante comparse-operaie che hanno un ruolo di primo piano nello svolgersi delle vicende. Wilma Labate ha spesso affrontato temi di impatto sociale nei suoi lavori, tra i quali da ricordare La mia generazione del 1996, selezionato per rappresentare quell'anno l'Italia nella corsa agli Oscar.
Valeria Solarino, 29 anni a novembre, si è diplomata alla scuola del Teatro Stabile di Torino. Tra le sue interpretazioni migliori, La febbre di Alessandro D'Alatri e Fame chimica di Antonio Bocola e Paolo Vari. Filippo Timi è uno dei più interessanti nomi nuovi del cinema italiano. Negli ultimi due anni ha lavorato per Ozpetek (Saturno contro) e Saverio Costanzo (In memoria di me), prossimamente sarà in sala con Salvatores e Bellocchio. Fabrizio Gifuni, 42 anni, si divide tra teatro e cinema, dove ha partecipato tra gli altri a La meglio gioventù, Così ridevano e Il partigiano Johnny. Giorgio Colangeli ha visto impennare la sua carriera nel 2006, quando vinse il premio come miglior attore alla prima edizione della Festa del cinema di Roma per il film L'aria salata. Sabrina Impacciatore, lanciata da "Non è la Rai", era nel cast di N - Io e Napoleone, 2061 e Manuale d'amore. Fausto Paravidino, genovese, deve la sua notorietà al film Texas del 2005, da lui scritto, diretto e interpretato (insieme a Valeria Golino e Riccardo Scamarcio).
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