Il voto del redattore
- voto
- 2.5/5
- valutazione
- Latita la chiarezza narrativa, ed è un peccato.
Il voto dei lettori
- voto medio
- senza voto
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 0 lettori
Editoriali
Vignette
Schede
Recensioni
Speciali
Rubriche
Cloache
Ring
A Dangerous Method
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
News
02 11 2013
The Bunker
di Rob Green
- Dati
- Titolo originale: The Bunker
- Soggetto:
- Sceneggiatura: Clive Dawson
- Genere: Giallo - Guerra
- Durata: 90 min.
- Visto in: DVD
- Regione: 2 - [Europa, Egitto, Giappone, Medio Oriente, Sud Africa]
- Formato video: 16:9
- Nazionalità: USA
- Anno: 2001
- Produzione: Millennium Pictures
- Distribuzione: Mondo Home Entertainment
- Anno di uscita in homevideo: 2005
- Sottotitoli: nessuna
- Contenuti speciali: Trailer originale in inglese
- Standard:
Recensione pubblicata il 29 04 2007
Questa recensione è stata letta 8767 volte
Senza via di scampo
di Gianfabio Pellino
Opera prima del regista Rob Green, The Bunker parte come film di guerra per poi incanalarsi nei meandri del soprannaturale, e qui la narrazione si inerpica su percorsi un po' troppo criptici.
1944, Seconda Guerra Mondiale, confine fra Germania e Belgio: un drappello di sette soldati tedeschi, sporchi, feriti e ormai prossimi alla resa, tenta disperatamente un ultimo colpo di coda cercando di resistere al disonore della sconfitta confidando nelle solide mura di un bunker che dovrebbe proteggerli sino all'arrivo dei rinforzi. Il più anziano del gruppo, e custode del bunker, però, nasconde un segreto che presto viene a galla, seminando paure ancestrali in parte dei commilitoni: il fortino è stato eretto sopra terra maledetta, sepolcro di centinaia di innocenti responsabili soltanto di essere stati colpiti dalla peste e per questo mandati a morte insieme anche a persone sane nel delirio omicida manovrato da un enigmatico prete, forse manifestazione in forma umana della Morte stessa.
A questo punto, come abbiamo detto, il film cambia registro: la rivelazione da parte del vecchio custode che il bunker nasconde dei sotterranei mai esplorati prima (ma lui ne sa molto di più, eccome) scatena nei suoi compagni reazioni contrastanti: chi crede siano tutte fandonie, chi, invece, si lascia tentare dall'esplorazione dei cunicoli. Che, con grande terrore di tutti, si scopriranno tomba non soltanto dei poveri resti delle vittime del massacro di secoli addietro ma anche accesso al mondo dei vivi, o di quello che resta della loro coscienza, per gli spettri di un gruppo di soldati rei di diserzione e per questo fucilati sul posto da cinque degli occupanti del bunker.
Rob Green gira secco e deciso, e mira alto: spazia infatti dal Tarkovskij di Solaris ( le catacombe quali indotto per far riaffiorare i fantasmi del passato) al Carpenter di Distretto 13 e soprattutto di The Fog, senza dimenticare la lezione di Sergio Leone in C'era una volta il West (il flashback che si dipana un frammento alla volta sino alla visione d'insieme).
Gli elementi per confezionare un grande film, insomma, c'erano tutti; tuttavia The Bunker resta una prova riuscita a metà: attori in parte, reparto tecnico vincente ma sostanziale disorientamento di fondo. Per una volta, sarebbe stato meglio alludere di meno e spiegare di più.
Il dvd realizzato dalla MHE non si discosta dall'essenzialità: film dalla ottima resa audio-video e soltanto un trailer originale in inglese come extra.
1944, Seconda Guerra Mondiale, confine fra Germania e Belgio: un drappello di sette soldati tedeschi, sporchi, feriti e ormai prossimi alla resa, tenta disperatamente un ultimo colpo di coda cercando di resistere al disonore della sconfitta confidando nelle solide mura di un bunker che dovrebbe proteggerli sino all'arrivo dei rinforzi. Il più anziano del gruppo, e custode del bunker, però, nasconde un segreto che presto viene a galla, seminando paure ancestrali in parte dei commilitoni: il fortino è stato eretto sopra terra maledetta, sepolcro di centinaia di innocenti responsabili soltanto di essere stati colpiti dalla peste e per questo mandati a morte insieme anche a persone sane nel delirio omicida manovrato da un enigmatico prete, forse manifestazione in forma umana della Morte stessa.
A questo punto, come abbiamo detto, il film cambia registro: la rivelazione da parte del vecchio custode che il bunker nasconde dei sotterranei mai esplorati prima (ma lui ne sa molto di più, eccome) scatena nei suoi compagni reazioni contrastanti: chi crede siano tutte fandonie, chi, invece, si lascia tentare dall'esplorazione dei cunicoli. Che, con grande terrore di tutti, si scopriranno tomba non soltanto dei poveri resti delle vittime del massacro di secoli addietro ma anche accesso al mondo dei vivi, o di quello che resta della loro coscienza, per gli spettri di un gruppo di soldati rei di diserzione e per questo fucilati sul posto da cinque degli occupanti del bunker.
Rob Green gira secco e deciso, e mira alto: spazia infatti dal Tarkovskij di Solaris ( le catacombe quali indotto per far riaffiorare i fantasmi del passato) al Carpenter di Distretto 13 e soprattutto di The Fog, senza dimenticare la lezione di Sergio Leone in C'era una volta il West (il flashback che si dipana un frammento alla volta sino alla visione d'insieme).
Gli elementi per confezionare un grande film, insomma, c'erano tutti; tuttavia The Bunker resta una prova riuscita a metà: attori in parte, reparto tecnico vincente ma sostanziale disorientamento di fondo. Per una volta, sarebbe stato meglio alludere di meno e spiegare di più.
Il dvd realizzato dalla MHE non si discosta dall'essenzialità: film dalla ottima resa audio-video e soltanto un trailer originale in inglese come extra.
Partecipa
Cosa aspetti a diventare un utente registrato?
Queste funzioni sono abilitate soltanto per gli utenti registrati. Si possono votare i film ed esprimere opinioni su registi, attori o su qualunque altro aspetto riguardante le pellicole, si può commentare quanto scritto nelle recensioni e negli articoli e concordare o dissentire. Gli utenti registrati hanno inoltre accesso a molte altre funzioni personalizzate sul sito. Basta un minuto, registrati e fai sentire la tua voce.
Pubblicità