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libera critica cinematografica

 
 
 
 
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Voti

Il voto del redattore

  • voto
  • 3.5/5
  • valutazione
  • Il breve ma denso documentario di Bailey/Barbato ripercorre, attraverso la testimonianza dei sopravvissuti al fenomeno "Gola Profonda" (regista, attore, produttore), la genesi, il percorso e l'eco del porno più discusso e controverso della storia del cinema.
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Il voto dei lettori

  • voto medio
  • 3.2/5
  • numero votanti
  • Questo film è stato votato da 4 lettori
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Info

Inside Gola Profonda

di Fenton Bailey e Randy Barbato

 
    Dati
  • Titolo originale: Inside Deep Throat
  • Soggetto: Fenton Bailey e Randy Barbato
  • Sceneggiatura:
  • Genere: Drammatico - Documentario
  • Durata: 88 min.
  • Visto in: DVD
  • Regione: 2 - [Europa, Egitto, Giappone, Medio Oriente, Sud Africa]
  • Formato video: 16:9
     
  • Nazionalità: U.S.A.
  • Anno: 2005
  • Produzione: Brian Grazer, Fenton Bailey, Randy Barbato, World Of Wonder Productions, Imagine Entertainment, HBO Documentary Films
  • Distribuzione: Mikado
  • Anno di uscita in homevideo: 2005
  • Sottotitoli: Italiano
  • Contenuti speciali: Trailer italiano; trailer originale
  • Standard: PAL
 
 
 
 
 
 
 
 
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Recensione

"Le barricate in piazza/le fai per conto della borghesia/che crea falsi miti di progresso..."

di Francesca Caraceni

E' il 1972, la rivoluzione culturale imperversa dopo il boom sessantottino e gli intellettuali si stanno rivestendo di foulard e stivaletti col tacco, dietro le barricate, per mandare in porto la seconda rivoluzione borghese. Tra molotov, bombe, squadrismo variopinto e pubblici linciaggi ai non allineati, in Italia si aveva molto di che preoccuparsi. Gli americani, dal canto loro, avevano scogli culturali molto più spigolosi da oltrepassare: imparare la divina arte del pompino.
Gola Profonda di Jerry Damiano si inserisce in un decennio nel quale l'hard core era un modo di portare avanti la rivoluzione, un genere cinematografico salutato anche dalle femministe più pelose come via privilegiata per affermare la sessualità femminile, una boccata di ossigeno dai miasmatici rigori puritani, un'arma di contestazione tanto potente quanto le barricate in piazza, ed ecco che la rivoluzione culturale acquista la sfumatura ideologica di "rivoluzione dei costumi" (sessuali).

Il breve ma denso documentario di Bailey/Barbato ripercorre, attraverso la testimonianza dei sopravvissuti al fenomeno Gola Profonda (regista, attore, produttore), la genesi, il percorso e l'eco del porno più discusso e controverso della storia del cinema. Le immagini di archivio si frappongono alle interviste, il ritmo degli 88' è scandito senza cedimenti, la linea investigativa è chiara e senza sbavature, e arriva ad una conclusione chiara e non troppo romantica…
Costato poco più di 25.000 dollari, il film che descrive le gesta di Linda Lovelace è valso circa 300 milioni, uscendo clamorosamente dalla circuitazione a luci rosse per arrivare nei cinema di tutta America, per insegnare a questi gran bacchettoni di americani che esistono altri modi per fare sesso, oltre al missionario. E così, grazie alla politica persecutoria del governo americano e alla devozione mafiosa alla causa rivoluzionaria, Gola Profonda diventa caso cinematografico, caso politico, caso giudiziario, e i suoi autori e fautori incarcerati, rovinati, divengono capri espiatori dell'inevitabile, crudele restaurazione.

Un'altra Storia americana, questa (cfr. documentario di Jarecki), che si conclude con una panoramica sull'industria pornografica odierna (che molto deve alla straordinaria abilità della Lovelace), testimonianza amara e un po' retorica della crudeltà del culto del guadagno e dei meccanismi industriali, apologia della rivoluzione? Non si sa, di certo è più facile parlare di pompini al bar sport, piuttosto che esaminare la dialettica hegeliana sotto una trapunta di stelle.

 
 
 
 
 
 
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Commenti
 

I lettori hanno scritto 5 commenti

 
 
utente
sand
  • indirizzo IP 87.3.171.216
  • data e ora Domenica 18 Dicembre 2005 [15:43]
  • commento dire che gola profonda è una “boccata d’ossigeno” è un po’ un controsenso, no? :P comunque questo documentario nel suo anti-moralismo iniziale finisce poi per essere molto moralista e retorico, appunto: okay il porno anni ’70 era più puro e gioioso e quello di oggi più finto e siliconato… ma sempre di porno si tratta. barbato afferma di aver iniziato a girare senza sapere nulla, e oggi dichiara che i porno odierni sono solo una fredda sequela di atti sessuali che non hanno bisogno di “filmaker” come lui? uhm… cosa vuole barbato? più soldi o essere definito artista/regista d’autore? a napoli di uno come lui si direbbe “chiagne e fotte”… barbato ha avuto semplicemnte la fortuna di conoscere una come linda, la più grande rimarrà lei. che sorriso… 3
 
 
 
 
 
utente
sand
  • indirizzo IP 82.59.113.217
  • data e ora Lunedì 19 Dicembre 2005 [10:02]
  • commento naturalmente intendevo "damiano", e non "barbato"... :)
 
 
 
 
 
utente
Francesca
  • indirizzo IP 82.57.119.86
  • data e ora Giovedì 22 Dicembre 2005 [13:58]
  • commento mah, probabilmente la cosa che frega damiano è un po' di sana nostalgia per i bei tempi andati! :) ciò che finisce retorico e moralista, secondo me, non è il documentario, ma il senso comune nei rigua
 
 
 
 
 
utente
Francesca
  • indirizzo IP 82.57.119.86
  • data e ora Giovedì 22 Dicembre 2005 [14:00]
  • commento rdi del fenomeno e della "rivoluzione" portata dal film... parlo dei processi, degli incarceramenti e così via... un porno è sempre un porno, d'accordo, ma diventa un potente strumento quando segna
 
 
 
 
 
utente
Francesca
  • indirizzo IP 82.57.119.86
  • data e ora Giovedì 22 Dicembre 2005 [14:01]
  • commento forti cambianti... e comunque: mi spiegherai come hai fatto a scrivere un commento chilometrico senza dividerlo in tre mini commenti! :)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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