- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Je regrette en pleurant...
di Luigi Faragalli
Gogna n°1
NO! No, dai, e le uova rancide no, per la miseria!
Non è colpa mia, non è colpa mia, io volevo usare i profilattici fino al giorno delle nozze, lo giuro, volevo averne uno indosso anche durante le nozze, per sicurezza, davvero. LIBERATEMI!
Madonnina mia bella, non è giusto, non dovrei esserci io qui alla berlina, dovrebbe esserci quel Gremlin di mio figlio, lurido novenne frullatore di gonadi.
Credete che non lo sappia? Lo so che è insopportabile
no, insopportabile non è esatto, diciamo pestifero? Pestilenziale? Molesto? Fetido? Epidemico? Lo so, lo so, credetemi, voi piuttosto non sapete che lui ha preso tutto dalla madre, ecco.
Mi scusi signore della fila davanti, lei che aveva l'aria di essere un onesto contribuente, compagno affettuoso, amico leale, simpatico, di compagnia e di intelligenza acuta, lei, così bello e così elegante, lei così nobile d'animo da comprendere all'istante il mio dramma ed evitarmi pubbliche umiliazioni in sala, mi creda, mi sono sentito un verme durante tutto il film, ogni volta che quel piccolo bastardo tirava un calcio al suo schienale, ogni volta che succhiava rumorosamente gli ultimi millilitri di coca cola dalla cannuccia per poi risputarli nel bicchiere miscelati ad un ulteriore goccio di saliva, ogni volta che, unico in sala, rideva sguaiatamente emettendo quello strano grugnito stridulo, forzato e osceno, le giuro, avrei voluto scomparire, sprofondare nella poltroncina, dirgli basta, insegnargli che non si fa, tirargli quel ceffone che non gli ho tirato mai, per paura degli strepiti della madre, finendo quindi per temere lui, un bamboccio scostumato, nel buio di un cinema.
Io la stimo, davvero, signore della fila davanti, invidio la sua pace, la sua calma serafica, e mi creda, non sono lo smidollato che sembro, forse sono un pessimo padre, forse ho finito per farmi contagiare dallo sfacelo del mondo circostante fino a considerare la volgarità e la mancanza di riguardo e cortesia come presenze costanti, forse ho cresciuto un rospo di muco che fra meno di un decennio diventerà l'ennesimo elettore di Forza Italia col pisello piccolo e tanta tanta voglia di mettere i piedi in testa a qualcuno, forse sono la dimostrazione che talvolta la vasectomia è un'intuizione brillante quanto l'atomismo di Democrito, forse sono semplicemente un cretino, inevitabilmente sposo di una cretina, inevitabilmente genitore di un cretino, forse sono tutto ciò ma assolutamente non uno smidollato.
E guardi che quando, uscendo a fine proiezione, si è abbassato e mi ha bisbigliato vicino: - La prossima volta gli prenda un dvd, - io ho capito, sa?
Davvero, ho capito, non c'è bisogno di mettermi qui alla gogna, io ho capito.
Davvero.
Quel piccolo bastardo
forse non è nemmeno figlio mio poi.
Giuro, signore, io ho
HO CAPITO!
Gogna n°2
MA COME VI PERMETTETE? LIBERATEMI!
Io vi sguinzaglio contro i miei mastini dopo averli tenuti a digiuno per tre giorni, anzi, no, troppo poco, io vi sguinzaglio contro i miei avvocati, e dopo averli tenuti senza soldi per mezzora!
Voi non sapete chi sono io, io sono William Badolato! BA-DO-LA-TO!
Io sono un produttore, un grandissimo produttore, ho cacciato i soldi per Hot Shots! e Hot Shots! Parte seconda, io ho fatto la storia del cinema!
Non potete tenermi qui, non avete alcun potere e me ne frego io di questi straccioni che passano e ridono di me, me ne frego, io ho i soldi e faccio quel che mi pare. PO-VE-RI!
Eh, facile adesso dire che Il giro del mondo in 80 giorni è una cavolata, quanta robaccia come questa andate a vedere di solito, eh?
Cosa ho fatto di male? Cosa? Ho preso il titolo di un romanzo di Jules Verne e l'ho usato per fare quattrini, e allora? Sì, ho cambiato la storia del romanzo, lo so, Passepartout non era cinese, lo so, e Verne non ha mai scritto di arti marziali, ma diamine, ma non avete nemmeno un briciolo di fantasia, se un povero produttore come me deve fare un film tratto da un romanzo palloso e dentro deve metterci Jackie Chan mi dite voi come fare rispettando il testo originale?
Ma che significa che un testo del 1873 va trattato con deferenza? Io conosco miei colleghi che hanno fatto riscrivere l'Iliade, belli, queste prediche risparmiatemele.
Questo è il mondo, qui si fanno i soldi, SOL-DI! Ed io, modestamente, li so fare.
Dico, avete visto Arnold Schwarzenegger fare il principe Hapi col suo bel carré di capelli frisé? E' o non è un colpo di genio, eh? E la battuta "Hapi Birthday"?
Cioè, geniale, uno prende un romanzo vecchio e lo farcisce di situazioni da comiche di infima qualità, senza nemmeno il surrealismo di una Pantera Rosa o la critica sociale di un Fantozzi, 'sto pianto da intellettualoidi non piace più a nessuno al mondo, roba semplice ci vuole, tante gag una dopo l'altra legate dalla trama del viaggio in modo esilissimo, tante botte, tantissime, così tante che a momenti sembra di trovarsi in un film di Bud Spencer e Terence hill diretto un po' peggio del solito, e voi dite che questo non sarà un successo?
Ah, vedrete quanti marmocchi verranno in sala, vedrete!
Ho usato Phileas Fogg come pretesto per far soldi, e quindi?
Oh, insomma, se voi soliti snob non ridete non è colpa mia, se non avete senso dell'umorismo non è colpa mia! A-RI-DI!
Su, via, toglietemi da qua, vi faccio fare una parte nel mio prossimo film, ok?
Scuse personali
Lo so, questa è la cloaca, qua è il film a chiedere scusa, o il regista, o il produttore, insomma il redattore sparisce, si fa mezzo, tramite, diventa una specie di megafono attraversato dalla richiesta di perdono del brutto cinematografico tuttavia, per questa volta, mi concedo una deroga per fare delle mie scuse private.
Vorrei scusarmi con Jules Verne, col cadavere che pur non potendo sudare di certo si sarà scomposto per le troppe giravolte provocategli da questo film e vorrei scusarmi col ricordo, con la memoria del grande maestro, l'uomo che diede al mondo tutta la fantasia del novecento.
Vorrei scusarmi a nome dell'umanità e di questi tempi che ci troviamo a vivere, tempi senza anima e senza orizzonti, in cui i sogni riguardano indici di borsa e tassi di sconto.
Non portate voi stessi a vedere questa schifezza e soprattutto non portateci i vostri figli, comprategli piuttosto il vero giro del mondo, comprategli magari la splendida edizione del Battello a Vapore, con le illustrazioni di Jame's Prunier, costa poco più del biglietto del cinema e sarà cibo per la loro fantasia. Verne scrisse questo romanzo per diffondere nel mondo la conoscenza della geografia, per insegnare a tutti com'era fatto e da chi era abitato questo favoloso pianeta che ci troviamo immeritatamente sotto i piedi. Phileas Fogg con la sua perizia e le sue peripezie è in realtà anche per Verne un pretesto, uno strumento, Verne usa il suo viaggio per insegnare, e non soltanto usi e costumi, come si diceva alle elementari, di paesi e popoli lontani ma, soprattutto, insegnare ad essere curiosi.
Monsieur Verne, ci scusi.
I lettori hanno scritto 63 commenti
- commento film senza giro e senza mondo, brutto...brutta la trama, brutta la fotografia, brutti i dialoghi, brutto persino il protagonista...un film di mafia cinese e di menare forte con la mafia cinese...
- commento mancavano solo Bombolo e Er Monnezza
- commento ma è silvio in incognito quello della prima foto?
- commento Rotfl, dopo l'ennesimo miracoloso trapianto :)
- commento Il film non l'ho visto, non so se lo vedrò e non dubito che sia inguardabile ma non mi caziate così tanto il Chan, per favore! Dire a uno che somiglia a Silvio è veramente un insulto orribile!!! ;)
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