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Dopodomani
di Stefano Tirelli
Interno, un grande salone vuoto, alcune luci illuminano le pareti scure donando all'ambiente un'aria lugubre. Attorno a un grosso tavolo circolare in vetro dall'aria costosa, siedono i personaggi: il Polemista (moderatore del dibattito), Pubblico Esausto, Pubblico Spensierato, Hollywood e, sotto i riflettori, l'imputato Dopodomani.
Polemista: Dopodomani, lei è chiamato a difendersi dalle accuse rivoltele dal qui presente Pubblico Esausto, ampiamente rappresentato. Lei si ritiene colpevole o innocente?
Dopodomani: Colpevole, signor Polemista. Ho meditato su ciò che ho mostrato al Pubblico e ho pensato di porgere le mie sentite scuse.
Polemista: Bene, un po' di autocritica, credo che il caro Hollywood che oggi ci degna della sua preziosa presenza potrebbe avere molto da imparare. Inizi pure, il Pubblico interverrà se necessario.
Dopodomani: Grazie. Pochi giorni fa sono stato a Hollywood e ho visto attorno a me centinaia di film identici. I miei simili erano i film catastrofici, alcuni sono ormai veramente anziani: ultimamente sono comparsi molti prodotti giovani, ma molti di loro non valgono nulla e, purtroppo, mi sono reso conto di essere identico a loro. Vorrei quindi cogliere quest'occasione per chiedere scusa per la mia esistenza, dopodiché scomparirò nell'oblio come è giusto che sia.
Pubblico Esausto: Siamo semplicemente stanchi. Non abbiamo nemmeno voglia di insultarla. Perché insultare un film prodotto in serie? Più che insultare il film in questione, dovremmo prendercela con Hollywood, colpevole di propinarci queste pellicole serializzate.
Hollywood: Beh, d'altronde è questo che il Pubblico Spensierato ci richiede. Le novità non piacciono al pubblico, il buoni devono vincere. Il bambino debole si deve salvare, gli arroganti devono essere puniti. I malvagi morire o redimersi.
Pubblico Esausto: Già, chi sono i malvagi di questo film? Probabilmente i produttori e il regista. Sullo schermo, invece, vediamo uno stereotipato vicepresidente che non ascolta il solito scienziato incompreso e, in mancanza di altre idee, ci hanno propinato anche dei lupi generati al computer, giusto per sprecare un altro po' di soldi e inserire un'altra scena d'azione. Non era meglio metterci qualche idea?
Dopodomani: Sono mortificato, ho cercato in ogni modo di essere sincero sin dall'inizio. Poi però sono arrivati gli ambientalisti a rovinare tutto. Hanno iniziato a dire che ero un monito, che finalmente qualcuno apriva gli occhi alla gente sulla sorte del nostro pianeta. Quello che più mi dispiace, è che veramente pensavo che qualcosa di buono ne potesse uscire. Certo, ci vuole una bella ingenuità a pensare che tutto questo possa accadere in una settimana o poco più e una bella presunzione a non degnarsi nemmeno a trovare soluzioni alternative per narrare uno scenario possibile. Evidentemente le ellissi temporali sono troppo audaci per le reazionarie sceneggiature di Roland Emmerich. D'altronde che dovevate aspettarvi? Cosa mi dovevo aspettare io? E' mio parere che abbiamo sbagliato entrambi, io riconosco i miei errori e di questi mi scuso.
Pubblico Spensierato: Beh, a noi è piaciuto c'erano i tornado, le onde grandi, i ghiacci, una ragazza carina.
Dopodomani: Ma smettetela! E' ora di svegliarsi! Volete continuare a finanziare operazioni come queste? Andiamo! Gli effetti digitali ormai non fanno nemmeno più scalpore, la loro presenza è scontata.
Pubblico Spensierato: Abbiamo apprezzato l'ironia degli americani profughi in Messico, però.
Dopodomani: Siete incurabili! Avete di fronte un polpettone di retorica e banalità, con una sceneggiatura forzata e artificiosa. Il padre si imbarca in un'impresa disperata per "salvare" il proprio figlio, la storia d'amore che nasce grazie a dialoghi che non conquisterebbero nemmeno la più ingenua ragazza del mondo. Il bambino malato! Dico, vi pare che in una situazione simile un bambino in fin di vita sopravviverebbe? Avete un film pieno di strafalcioni e vi affezionate a un brandello di umorismo nemmeno troppo brillante. Dovreste smetterla di investire così i vostri soldi, sono veramente stufo di dover fare le mie scuse al Pubblico Esausto.
Hollywood: D'altronde, se la sono cercata. I nostri 7 euro a testa sono legittimamente guadagnati, con buona pace allo spirito critico. Anche questa volta ci sono cascati.
Dopodomani: Pace all'anima loro. Mi dispiaccio molto anche per aver coinvolto qualche attore degno di questo nome. Il buon Ian Holm, magari un po' monotono nella sua espressività ma sempre efficace; il caro Dennis Quaid, onesto interprete di altri film poco impegnativi, che cerca di sforzarsi per valorizzare un ruolo privo di dignità. Mi dispiace un po' anche per Jake Gyllenhaal, che sa difendersi bene qui come in Donnie Darko. Mi scuso anche con loro. Prometto che non mi presterò mai più a
Roland Emmerich: Salve, avrei in mente un progettino
Hollywood: Quanti soldi ti servono?
Dopodomani: Basta cambiare effetti speciali e nomi ai personaggi, come al solito? Se sì per me va bene.
Hollywood: Ancora meglio, stiamo lavorando a un generatore di film catastrofici completamente automatizzato: inseriamo il tipo di catastrofe, selezioniamo il numero di personaggi e la durata del film e la macchina genera automaticamente il film completo. Sarà la gioia del pubblico.
Pubblico Esausto: Stavolta non ci caschiamo ma di cos'è che parla, per curiosità? Magari quando esce in DVD
Pubblico Spensierato: Noi prenotiamo la prima sin da ora, vorremmo stare a centro sala per goderci il sonoro surround, è quella la vera essenza del cinema.
Polemista: Ok, fate pure come volete, ma non fatevi più vedere da queste parti.
I lettori hanno scritto 7 commenti
- commento Scriviamogli, magari ha il blocco creativo, poverino.
- commento tenkiù-for-de-gud-aidias-maifrenz!!
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