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The passion of the Christ
Cloaca del 07 05 2004
La Passione fa penitenza
di Luigi Faragalli
Dal Vangelo secondo Umberto (non Bossi, l'altro, quello che sa scrivere):
"In verità, in verità vi dico, se un film su di me non ha alcunché di trascendente è sicuramente una gran boiata".
Ok, Eco non ha scritto nulla del genere ma il senso del suo articolo su di me era più o meno questo. Mi presento, sono "La Passione", il film di Mel Gibson, e sono qui per chiedere scusa a tutti.
Vi chiedo scusa per quello che sono: un film comune. Se non ci fosse stato Gesù come protagonista sarei stato un onesto splatter, quasi horror, una roba da cassetta come tante, da guardare con la morosa vicino, sperando in un suo sussulto al primo mostriciattolo repentino. Perché questo sono, nulla di più. Guardate le cose lucidamente per un istante, dimenticate per un solo momento tutto quello che il cattolicesimo vi ha detto su Cristo e su Dio, guardatemi come se fossi solo un film. Cosa vedete? Ve lo dico io. Vedete un buono, bello, giusto, uno che ha ragione, uno che guida gli oppressi alla rivolta. Vedete dei cattivi, alcuni cattivi per paura di perdere potere, altri cattivi per noia, altri cattivi per negligenza, ma cattivi comunque. I cattivi prendono il buono, lo fanno a pezzi, litri di sangue, un goblin sotto un ponte, bambini deformi, le forze del male che aleggiano, le forze del bene che spaccano terre e troni, un sudario che si svuota e il buono che cammina rinato e luminoso verso il suo finale aperto, verso le sue nuove avventure, come se ci fosse davvero da aspettarsi "The passion 2: Jesus reborn". Sono un filmetto, lo ammetto, sto un po' sotto "Braveheart" ma Cristo è sicuramente più famoso di William Wallace.
Vi chiedo scusa per come sono fatto: poetica monocorde alla Mel e effetti speciali applicati ad una storia banalizzata e volgarizzata per un pubblico che ha zero voglia di pensare, un po' Xena contro Hercules ma tecnicamente fatto bene. Perché va bene essere cristiano, va bene anche esserlo tanto, ma se la pietà di Michelangelo fosse stata fatta in plastica e colorata come Ronald McDonald avrebbe fatto vomitare pure una guardia svizzera. E allora le scazzottate non ci stanno proprio, mi dispiace, ma non ci stanno, così come gli effetti speciali alla moda, questa è la storia dell'evento cardine, fondante, di una religione seguita (almeno in teoria) da due miliardi di persone nel globo, è per un essere umano su tre un tratto comune di una fede, quasi la carta d'identità del loro Dio. Ed io, io "La Passione", come racconto tutto questo? Senza alcun mistero. Faccio vedere tutto, spoglio Gesù, ma quale Dio? Lo riduco a meno di un uomo, lo riduco ad una macchietta che inventa tavolini. Io sono solo un film, ed in quanto tale vengo fatto, non ho voce in capitolo, ma se avessi potuto parlare prima col mio regista glielo avrei detto io. Cos'è questa nebbia nell'orto? Uno la vede e si aspetta che spunti Buffy da un momento all'altro ad ammazzare vampiri. Cos'è questo mostriciattolo che compare nell'ombra sotto al ponte? Da dove cavolo salta fuori? E questo diavolo, donna, perché donna è male, ma forse no, forse non si capisce, ambiguo dai, ricchione va, che è male sicuro per macho Mel, questo diavolo vestito da lato oscuro della forza da quale pianeta arriva? E quella fustigazione da Hellraiser? Mel, non sapevi esprimere la sofferenza estrema in nessun altro modo che non fosse carne maciullata? Insomma, va bene che tecnicamente anche i Vangeli sono romanzi fantasy, ma san Matteo e Tolkien avevano universi di riferimento differenti.
Infine vi chiedo scusa per tutte le chiacchiere che sono state fatte intorno a me. Non so se sono un film antisemita, non credo, se i cattivi invece che ebrei fossero stati inglesi, ragionieri, alieni, pomodori giganti o giraffe assassine Mel li avrebbe raccontati esattamente nello stesso modo, stantio, ammuffito, unidimensionale. Forse chi mi ha prodotto, sceneggiato, girato, voleva proprio farmi così, un film normale su qualcosa di unico, forse il momento storico era propizio, forse a loro tutti era chiaro che oggi, con tutto il polverone che c'è, io non avrei avuto gran bisogno di pubblicità. Sono finito sulla bocca di tutti, sono stato argomento di discussioni infervorate, dibattiti tv, fior di intellettuali hanno detto la loro su di me, su di un film, lo dico tranquillamente, assolutamente mediocre, su un b-movie, dai, non me ne vergogno. E poi, beh, se nel paese più cattolico del mondo Kill Bill volume 2 mi ha fatto il culo al botteghino qualcosa in me che non va ci dovrà pur essere, no?
I lettori hanno scritto 39 commenti
- commento Male, è molto istruttivo: fa vedere come gli americani riescano a privare di ogni poetica un tema denso e interessante come la passione di Gesù Cristo.
- commento L'idea che un film si scusi per la propria banalità dovrebbe servire da esempio :)
- commento non andate a vederlo.
- commento Dite che e' meglio vedere questo o il remake di Non Aprite Quella Porta?
- commento Il secondo senz'altro, più sincero: "sono una cazzata".
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