Ieri, mentre mi masturbavo, suona Ruini al mio citofono.
Ruini: – Guardi che non si fa, eh!
Io: – Cardinale, stia tranquillo, io sono ateo.
Ruini: – Ma così andrà all’inferno!
Io: – E mi tenga il posto, così ad occhio lei dovrebbe precedermi.
Ruini: – Ma questo è inaudito.
Io: – Senta, mi sta rovinando la fantasia, ha qualche altra stupidaggine da dire o vuole cortesemente lasciarmi in pace?
Ecco, se televisione e quotidiani fossero media bidirezionali come un citifono uno potrebbe tranquillamente dire a Ruini di stare zitto cinque minuti perché si dà il caso che a me, come a milioni di italiani non credenti, della sua veneranda opinione non importi un bel fico secco.
Ora, è assolutamente prioritario che gli integralisti cattolici capiscano che il fascismo è, ahiloro, finito, e che qui siamo in Italia, repubblica laica, paese dove NON POSSONO dettar legge. Perché, lo dico subito, se provano a toccare anche solo di striscio la legge sull’aborto IO MI SENTIRO’ AUTORIZZATO A LANCIARE UNA BELLA CAMPAGNA LAICA MIRATA A RACCOGLIERE GRUPPI DI LIBERI CITTADINI INTENZIONATI A DISTRIBUIRE PRESERVATIVI DAVANTI E DENTRO ALLE CHIESE.
Così, in culo al concordato, si ricomincia a farci la guerra tra laici ed imbecilli come ai bei tempi, ok?
Perché non è mica detto che il successo mediatico della morte di un Papa autorizzi all’istituzione di un nuovo medioevo. Creazionismo? Leggi confessionali? Autorità morale del clero? Ma stiamo scherzando?
Volete davvero la guerra?
Visto che io non la voglio commenterò le dichiarazioni dell’Osservatore Romano rivolgendomi all’autore dell’articolo come fosse un cretino, nel modo più chiaro possibile, chissà capisca.
L’Osservatore è preoccupato che si arrivi “al riconoscimento da parte dello Stato di differenti forme di convivenza“.
Bene, alla Chiesa Cattolica non deve importare assolutamente nulla delle forme di convivenza riconosciute dallo Stato italiano. Non mi risulta che la Gazzetta Ufficiale si pronunci mai a favore del sacerdozio femminile, eppure è fin troppo chiaro che la Chiesa Cattolica sia un’istituzione gerarchica maschilista, quindi contraria ai principi della Costituzione Italiana, tuttavia, loro non devono rispettare la nostra Costituzione e noi non dobbiamo rispettare la loro morale, per fortuna tutta nostra.
“Si sente a questo punto il dovere, oltre che l’esigenza di ribadire l’assoluta contrarietà a false concezioni del matrimonio e della famiglia, che non rispettino il progetto originario di Dio“. Ma caro Osservatore, il tuo Dio per me non esiste nemmeno, figurati se mi importa qualcosa del suo progetto originario. Per me queste sono fandonie, il fatto di non avere alcuni diritti garantiti per me e la mia compagna è invece una mia proccupazione civile. Quindi lo Stato deve garantire a me, cittadino, i miei diritti e non discriminarmi, non deve invece nulla al tuo Dio ed al suo progetto originario.
“Si chiamino coppie di fatto, Pacs, unioni civili e via così in un vuoto esercizio di fantasia, la realtà è una sola: si cammina ostinatamente verso lo scardinamento della famiglia, deformandone l’autentica concezione e la sola ragione d’essere“. Vedi, caro Osservatore, capisco che i matrimoni siano in costante calo e che questo riduca le entrate della Chiesa, visto che, come tutti sanno, siete così pii da farvi pagare profumatamente quello che dovrebbe essere un sacramento, tuttavia impedendo altre unioni non recupererete moneta né aiuterete in alcun modo la famiglia, è di tutta evidenza.
“Qualcuno, cattolico secondo i suoi personali parametri ha ritenuto nei giorni scorsi di sorvolare sui precedenti interventi dell’Osservatore Romano, liquidandoli come obsoleti“. Ma bene, Osservatore, allora diciamo chiaramente che i cattolici integralisti si schierano con Silvio Berlusconi, ovvero con un uomo dai principi morali inesistenti quando non ripugnanti. Se tornasse in vita Gesù ed avesse la sfortuna di incontrare il premier, minimo minimo lo trasformerebbe in Elton John.
Gesù, si sa, non era privo di ironia.
Ma lasciamo l’Osservatore ed ascoltiamo il rettore della Lateranense, monsignor Rino Fisichella: “Una società che volesse escludere o solo emarginare il cristianesimo sarebbe per ciò stesso destinata ad un’inevitabile distruzione“.
Sa, monsignore, io non la metterei su questo piano di minaccia, l’ho già detto e lo ripeto, un alto ascolto per i funerali di un Papa in tv non implica un’Italia senza più laici. Ed i laici, quando si affaccia la teocrazia, tirano fuori le unghie.
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