Ascensore per il paradiso

Oui, Oui, les Français vont sucer!

C’est à mon gré le meilleur de son mieux
Que ce bel oeil, qui jusqu’au coeur me touche,
Dont le beau noeud d’un Scythe plus farouche
Rendrait le coeur courtois et gracieux.

Fantozzi era un documentario.
Abbandonata la macchina alla bell’e meglio mi ritrovo in un cortile in mezzo al vuoto universale più rarefatto. L’aria è satura di telecronaca, i nomi degli eroi risuonano a cantilena,

in

Grosso Cannavaro Grosso

ogni

Gattuso Camoranesi Cannavaro

possibile

Camoranesi Pirlo Totti

combinazione

Totti Totti Toni

come aminoacidi in una catena di dna: sono undici ma quante combinazioni può mettere in fila la lingua di un telecronista? Quante azioni si possono fare?
Infinite, penso, mentre sollevo lo sguardo al cielo ed i palazzi si fanno alti, più alti, sempre più alti, ripiegandosi verso il centro del cortile, immane pianta carnivora pronta ad inghiottire me, moscerino sudaticcio, attirato in quel ventre con l’esca di una finale mondiale.

Caracollando per gradini e colonne raggiungo un ascensore.
Premo il piano, si chiudono le porte.

GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO…

Tutto trema, le voci di sessanta milioni di persone esplodono all’unisono.

Beh, o abbiamo pareggiato o è il terremoto.

In entrambi i casi essere in ascensore non è proprio una botta di culo.

[Continua]

11 pensieri su “Ascensore per il paradiso”

  1. Faragalli, pur non avendo abbandonato del tutto le atmosfere tipiche del realismo magico marqueziano, si spinge oltre e fa sue le magistrali prose calcistiche di Soriano.

  2. C’è qualcosa di poetico nel non vedere la partita insieme a un gruppo di assatanati e ascoltarla in mezzo alla strada, o al raccordo.. anche se per sbaglio.. ti capisco, io ho esultato per il gol da sola, non c’era manco un gatto in giro

  3. No, attraversavano mollemente le strade deserte. Per una volta che nessuno li prendeva sotto. Non c’era manco un motorino per strada, che tempi.. qui da noi c’è anche umbria jazz, il povero Pino Daniele ha dovuto rimandare il concerto alle 11 e mezza e non credo che ci sia andato nessuno, dato che le zone limitrofe erano invase dalla follia

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