La Bibbia non è femminile nonostante l’articolo

A volte la Liturgia della Parola è utile anche agli atei o ai diversamente credenti.
Esiste questo libro del Siracide, una maneggevole raccolta di frasette apodittiche che spaziano dalla sapienza al timore di Dio, dall’umiltà all’orgoglio, dalle donne al matrimonio.

Leggendolo vi si trovano alcune perle di maschilismo che nemmeno nella peggiore vineria di Pisa frequentata dai peggiori paracadutisti della peggiore compagnia della folgore, tutti vergini e senza mamma ma che sognano da grandi di fare gli stupratori.
Facciamo qualche esempio:

(Sir 25,15)

Preferirei abitare con un leone e con un drago
piuttosto che abitare con una donna malvagia.

Giagiagià, le donne, queste terribili fiere, una volta una donna mi ha strappato un braccio con i suoi artigli e poi lo ha buttato in pasto ai suoi barboncini. Non contenta, dopo avermi strappato la camicia, con i raggi laser che le uscivano dagli occhi mi ha scritto sul petto : “Suca, stronzetto!”
Ecco.

(Sir 25,16)

La malvagità di una donna ne àltera l’aspetto,
ne rende il volto tetro come quello di un orso.

Umh, può darsi, magari qui la Bibbia ha le sue ragioni, da piccolo nel mio paese c’erano un sacco di suore sicuramente malvagie e sicuramente ursidi.

(Sir 25,18)

Ogni malizia è nulla, di fronte alla malizia di una donna,
possa piombarle addosso la sorte del peccatore!

Ma è vero, eh, le donne sono subdole e viscide. E’ tutto vero. A volte, quando le picchi, quelle viperelle schivano gli sganassoni e magari ti fanno colpire con l’inganno una parete o un tavolino. Meritano l’inferno, meritano!

Comunque la Bibbia non insegna solo a diffidare delle donne, eh. Insegna anche a, nell’ordine…

NON AMARLE

(Sir 25,20)

Non soccombere al fascino di una donna,
per una donna non ardere di passione.

ADDOSSARE LORO OGNI COLPA

(Sir 25,24)

Dalla donna ha avuto inizio il peccato,
per causa sua tutti moriamo.

TRATTARLE COME SCHIAVE

(Sir 25,26)

Se non cammina al cenno della tua mano,
toglila dalla tua presenza.

Ma veniamo ora alla parte del libro del Siracide che preferisco, ovvero quella dedicata al matrimonio.
E’ giusto sapere esattamente cos’è il matrimonio per i cattolici, così, a scanso di equivoci.

(Sir 26,1-18)

Beato il marito di una donna virtuosa; il numero dei suoi giorni sarà doppio. Una brava moglie è la gioia del marito, questi trascorrerà gli anni in pace. Una donna virtuosa è una buona sorte, viene assegnata a chi teme il Signore. Ricco o povero il cuore di lui ne gioisce, in ogni tempo il suo volto appare sereno. Tre cose teme il mio cuore, per la quarta sono spaventato: una calunnia diffusa in città, un tumulto di popolo e una falsa accusa: tutto questo è peggiore della morte; ma crepacuore e lutto è una donna gelosa di un’altra e il flagello della sua lingua si lega con tutti. Giogo di buoi sconnesso è una donna malvagia, colui che la domina è come chi acchiappa uno scorpione. Gran motivo di sdegno una donna ubriaca, non riuscirà a nascondere la vergogna. La scostumatezza di una donna è nell’eccitazione degli sguardi, si riconosce dalle sue occhiate. Fà buona guardia a una figlia libertina,
perché non ne approfitti, se trova indulgenza. Guàrdati dal seguire un occhio impudente, non meravigliarti se ti spinge verso il male. Come un viandante assetato apre la bocca e beve qualsiasi acqua a lui vicina, così essa siede davanti a ogni palo e apre a qualsiasi freccia la faretra. La grazia di una donna allieta il marito, la sua scienza gli rinvigorisce le ossa. E’ un dono del Signore una donna silenziosa, non c’è compenso per una donna educata. Grazia su grazia è una donna pudica, non si può valutare il peso di un’anima modesta. Il sole risplende sulle montagne del Signore, la bellezza di una donna virtuosa adorna la sua casa. Lampada che arde sul candelabro santo, così la bellezza del volto su giusta statura. Colonne d’oro su base d’argento, tali sono gambe graziose su solidi piedi.

Insomma, caro uomo cattolico, cagati dell’ira di Dio e non ti preoccupare, lui ti regalerà una scema muta in moglie. Potrai addirittura andarci a letto, purché lei non si diverta però. Ovviamente se ti scocci vai tranquillo a puttane, quella scema di tua moglie è una brava credente, non sarà gelosa… e poi è muta, quindi sopporterà e starà zitta. Attento però, le donne sono tutte puttane in definitiva, anche tua moglie e tua figlia, quindi mi raccomando, occhi aperti e sempre pronto a menar sganassoni, che sennò quelle se ne approfittano.

Fantastico.

E’ incredibile quanti buoni cattolici che seguono le Sacre Scritture alla lettera ci siano ancora oggi in giro.

7 pensieri su “La Bibbia non è femminile nonostante l’articolo”

  1. Precisiamo ulteriormente che il Siracide o Ecclesiastico (da non confondere con l’Ecclesiaste), opera di un tale Yeshua ben Sirach, non è considerato nel computo dei libri canonici per l’Ebraismo. Anzi fu tacciato di misoginia e misantropia in epoca talmudica. Non rientra nei libri canonici di molte confessioni cristiane, tranne la cattolica, appunto, ma guarda un po’.

  2. Mi baci con i baci della sua bocca!
    Sì, le tue tenerezze sono più dolci del vino
    Per la fragranza sono inebrianti i tuoi profumi,
    profumo olezzante è il tuo nome,
    per questo le giovinette ti amano.
    Attirami dietro a te, corriamo!
    M’introduca il re nelle sue stanze:
    gioiremo e ci rallegreremo per te,
    ricorderemo le tue tenerezze più del vino.
    A ragione ti amano!
    (…)
    Come sei bella, amica mia, come sei bella!
    Gli occhi tuoi sono colombe,
    dietro il tuo velo.
    Le tue chiome sono un gregge di capre,
    che scendono dalle pendici del Gàlaad.
    I tuoi denti come un gregge di pecore tosate,
    che risalgono dal bagno;
    tutte procedono appaiate,
    e nessuna è senza compagna.
    Come un nastro di porpora le tue labbra
    e la tua bocca è soffusa di grazia;
    come spicchio di melagrana la tua gota
    attraverso il tuo velo.
    Come la torre di Davide il tuo collo,
    costruita a guisa di fortezza.
    Mille scudi vi sono appesi,
    tutte armature di prodi.
    I tuoi seni sono come due cerbiatti,
    gemelli di una gazzella,
    che pascolano fra i gigli.
    (…)
    Quanto sono soavi le tue carezze,
    sorella mia, sposa,
    quanto più deliziose del vino le tue carezze.
    L’odore dei tuoi profumi sorpassa tutti gli aromi.
    Le tue labbra stillano miele vergine, o sposa,
    c’è miele e latte sotto la tua lingua
    e il profumo delle tue vesti è come il profumo del Libano.
    Giardino chiuso tu sei,
    sorella mia, sposa,
    giardino chiuso, fontana sigillata.
    I tuoi germogli sono un giardino di melagrane,
    con i frutti più squisiti,
    alberi di cipro con nardo,
    e zafferano, cannella e cinnamòmo
    con ogni specie d’alberi da incenso;
    mirra e aloe
    con tutti i migliori aromi.
    Fontana che irrora i giardini,
    pozzo d’acque vive
    e ruscelli sgorganti dal Libano.
    (…)
    «Come son belli i tuoi piedi
    nei sandali, figlia di principe!
    Le curve dei tuoi fianchi sono come monili,
    opera di mani d’artista.
    Il tuo ombelico è una coppa rotonda
    che non manca mai di vino drogato.
    Il tuo ventre è un mucchio di grano,
    circondato da gigli.
    I tuoi seni come due cerbiatti,
    gemelli di gazzella.
    Il tuo collo come una torre d’avorio;
    i tuoi occhi sono come i laghetti di Chesbòn,
    presso la porta di Bat-Rabbìm;
    il tuo naso come la torre del Libano
    che fa la guardia verso Damasco.
    Il tuo capo si erge su di te come il Carmelo
    e la chioma del tuo capo è come la porpora;
    un re è stato preso dalle tue trecce».
    Quanto sei bella e quanto sei graziosa,
    o amore, figlia di delizie!
    La tua statura rassomiglia a una palma
    e i tuoi seni ai grappoli.
    Ho detto: «Salirò sulla palma,
    coglierò i grappoli di datteri;
    mi siano i tuoi seni come grappoli d’uva
    e il profumo del tuo respiro come di pomi».

  3. Tsé, ve la cavate sempre col Cantico dei Cantici, voi gente del Libro. E che vuol dire? Anche qualche storia di Topolino non è male, però resta sempre un cazzo di topo sbirro, ecco.

  4. Rotfl. Ho sputacchiato.
    Be’ ci sono anche le visioni lisergiche di alcuni profeti tipo Ezechiele che hanno dato origine a tutta la mistica della Merkavà (del Carro).

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