Vorrei soltanto aggiungere un breve aneddoto a quanto hanno ampiamente e passionalmente argomentato i miei cinefili compagni d’avventura. Qualche giorno fa, mia mamma è tornata a casa dal lavoro con aria molto avvilita a causa di un fatto accadutole sul lavoro. Mia madre fa l’insegnante alle elementari, e i suoi alunni hanno 9 anni. Non appena chiusa la porta di casa, mi ha detto queste parole: “in ventitré anni di insegnamento non mi era mai accaduta una cosa del genere: ho un alunno che, quando litiga coi compagni, per insultarli urla a squrciagola : stai zitto, comunista di merda!”. E ancora: “dopo la lezione è venuto da me e ha detto: maestra, non so se ci vedremo ancora dopo le vacanze di Pasqua, mio papà ha detto che se la sinistra vince, andiamo via dall’Italia”. Pensateci bene, in ventitré anni di professione questa cosa le è successa proprio adesso. Ventitré anni in cui il nostro paese ha attraversato svariate divisoni più o meno giustificate dall’ideologia, dal contesto storico, dalla cultura e dal costume. So bene che non è certo questo fatto il sintomo dell’attuale deriva del nostro paese, così come so che probabilmente una volta i genitori stavano più attenti a quello che dicevano in presenza dei bambini e lo stesso vale per i presidenti del consiglio; ma so con certezza anche un’altra cosa: dopo le vacanze di Pasqua, quel bambino, spero tanto che non faccia più parte della classe di mia madre.
Mi vengono i brividi. Soprattutto perché quel bambino probabilmente non andrà via dall’Italia ma imparerà a prendersela con gli altri per tutto quello che non va intorno a sé. Gli altri temo che saranno tutti quelli che non fanno quello che vorrebbe lui. E saranno etichettati. Che deriva, ma chi ci solleverà da questo baratro?
Beh, visto il risultato mi aspetto che spediscano la mamma fuori italia e il padre resti qui. Il figlio sulle alpi al confine, a stare di qua e di là secondo le esigenze.
In ogni caso tua madre potrebbe fargli un bello scherzo e dirgli che adesso che ha vinto Prodi lei ha il via libera per bollirlo.
Sarebbe divertente, Berlusconi e tutti quelli che lo votano si meriterebbero di avere davvero quello che predicano. Potremo bollirlo insieme al suo staff di mediaset: confalonieri, fede, mentana pure, belpietro e anche dell’utri, via. Io bollirei anche Vespa che lunedì sera vaneggiava di un governo tecnico obbligato per chi vince con una maggiornza tanto piccola. Io avrei voluto vedere silvio formare un governo tecnico con tipo 100 voti in più.
Dopo le vacanze vi aggiornerò sul destino del marmocchio…
Ah, nel caso sai che puoi contare su un drappello di pericolosissimi comunisti che lo aspettano fuori da scuola… Alice, sai che giusto ieri con un’amica pensavo ai gulag? Cosi’, giusto per non smentire le loro baggianate.
Io ce l’ho un gulag, c’è la panda parcheggiata dentro.
Allora: filo spinato e una macchina per la neve artificiale. Io chiedo a Chiamparino. Facciamo il gulag, dai! E la panda non so.
Ora però caccia fuori un bell’editoriale politico.
Ma ci mancherebbe, adesso esco subito un bel resoconto.
Resoconto ed editoriale?
Ci si coordina?
Eccimancherebbe!
hai perso le parole? eppure ce le avevi qui un attimo fa
Cos’è? Una canzone di Ligabue?
Eccerto
Gigi, torna fra noi!
In che senso?
Ehi, ma che volete? E fatemi riposare un po’, non avete il minimo rispetto per le nuove icone partigiane.
Noi siamo apostati, carino. Noi non abbiamo rispetto per nessuno.
Oh, vedo che hai recuperato la capacità di articolare un discorso compiuto.
Ora passiamo a progettare la tua agiografia e la tua iconografia per i posteri.
Questa dev’essere una canzone della Loredana Berté.
Ma qua lo dobbiamo fare? Mi vergogno.
L’agiografia sara’ intitolata: Amici non ne ho.
Uhm, io avevo pensato a “Scarpe rosse, eppur bisogna andar”
A CONQUISTARE LA ROSSA PRIMAVERA DOVE SPLENDE IL SOL DELL’AVVENIR!
Proposta per Romano: sostituire l’insulso e ridicolo two-step dell’inno di Mameli con Bella Ciao.