Colpo di Stato mon amour

“Caro Beppe,
il 13 marzo 2006 sono stati modificati vari articoli del Codice Penale riguardanti gli attentati allo Stato. Di sicuro il paese sentiva un gran bisogno di queste modifiche. La più interessante è la quella dell’articolo 283 del Codice Penale. Così recitava:
‘Chiunque commette un fatto diretto a mutare la costituzione dello Stato, o la forma del Governo, con mezzi non consentiti dall’ordinamento costituzionale dello Stato, è punito con la reclusione non inferiore a dodici anni.’ E’ stato modificato in: ‘Chiunque, con atti violenti, commette un fatto diretto e idoneo a mutare la Costituzione dello Stato o la forma di governo, è punito con la reclusione non inferiore a cinque anni’.”
Con atti violenti, non attraverso il partito di cui è padrone o corrompendo parlamentari attraverso le loro amanti. Preparati al Golpe, ma non temere se non ci saranno ‘atti violenti’, sarà perfettamente ‘legale’. Per pura coincidenza ricordo che l’articolo 283 è quello che fece processare la P2.”

Ebbene sì, pratico lo sport preferito dai blogger: il copia e incolla. Potete leggere tutto qui (post del 6 Settembre 2008).

Per chi non ha letto: il governo Berlusconi, nel 2006 ha modificato una norma che punisce il colpo di stato rendendolo punibile solo se commesso con atti violenti. Quindi non con la forza dell’economia e dell’imbonimento delle masse. Che a me sembra comunque violenza. Ma ora il nostro presidente piduista non ha nulla da temere. O meglio, lui non l’aveva comunque, visto che ha l’immunità. Anche i suoi collaboratori piduisti non hanno più niente da temere.
Noi sì.