Quello che ci aspetta

Mentre i politici parlano in TV davanti a giornalisti che sono quasi attori, tanto le loro domande sono scritte su copioni decisi con grande anticipo, io mi sono avvalso della libertà d’informazione che invece si può trovare in rete per fare una piccola panoramica sui governi degli ultimi 10 anni. Ecco i grafici che ne ho tratto. Non li commento, spero che siano abbastanza espliciti.
Tanto la conclusione la sappiamo. In Italia abbiamo sempre avuto dei governi mediocri, ma alcuni sono riusciti a fare MOLTO PEGGIO di altri:


E infine una piccola facezia… Tanto per ricordare che siamo in campagna elettorale:

I peti dei vescovi hanno un’eco da paura.

Ringraziamo ancora l’informazione che viaggia su carta stampata (e online) italiana per il consueto inginocchiarsi di fronte a qualsiasi scoreggia passi per la bocca di un qualunque prelato italiano. I vescovi sgridano Moretti e la Ferrari per la scenza di sesso di Caos calmo che sarebbe troppo spinta? Chissenefrega! verrebbe da dire, non e’ una notizia, verrebbe da dire, non l’hanno apprezzata? cazzi loro!, verrebbe anche da dire. E invece no. Articoli su articoli. Manco fossero critici cinematografici il cui giudizio ha senso tener presente. I vescovi sono nati per far prediche, ma che le rivolgano ai fedeli e lascino in pace chi non lo e’ e chi non ha bisogno di farsi dire cosa e’ troppo spinto e cosa invece andrebbe visto.

Inoltre sara’ un caso, ma proprio oggi in biblioteca un utente ha riportato il romanzo Caos calmo dicendomi che e’ pornografico. Fino all’anno scorso invece me lo riportavano con grandi elogi e basta. Vuoi vedere che alle propiezioni del film manderanno la polizia a fare i blitz come nell’ospedale di Napoli? Dove una donna e’ stata sottoposta a interrogatorio dopo aver affrontato uno dei momenti piu’ tragici della propria vita, magari per il guizzo isterico di un cosiddetto benpensante, magari per sottostare a questo clima di terrore che viene sempre dai prelati e a cui i media danno tanta importanza.

Dopo l’idea tanto omeopatica di mettere De Gennaro alla munnezza, chi metteranno nelle cliniche a presidiare le donne che decidono di abortire come permette loro una legge nazionale? Queste donne che senza la valida mano accusatoria di preti e di ferrara, tutti guarda un po’ sprovvisti di utero, chissa’ dove andrebbero a finire farebbero bene a prendere le distanze da questa follia medievale e sbattezzarsi.
Che se le infilino in culo le loro statistiche sul numero dei cattolici in Italia, i dannati preti senza utero.

CARLO GOLDONI AVVOCATO E DRAMMATURGO IN SCENA AL CENTRO CULTURALE CANDIANI

Ancora Carlo Goldoni protagonista al Centro Culturale Candiani, lunedì 4 febbraio alle ore 17.30, con Processo a Carlo Goldoni, “udienza scenica” di Enrico Ricciardi in collaborazione con l’Associazione Il Teatro alla Moda.
Lo spettacolo è un vero e proprio processo con Giudice, Pubblico Ministero, Difesa e Imputato, e requisitorie finali di due autentici avvocati del Foro veneziano, Elisabetta Alfonso e Bruno Auricchio, per approfondire un diverso aspetto dell’artista veneziano che, prima di diventare commediografo esercitò la professione di avvocato dopo la laurea conseguita all’università di Padova. Il testo qui proposto, oltre a mettere in evidenza i modi con cui si accedeva alla professione forense e si gestiva la giustizia nel secolo terminale della Repubblica veneziana, ripercorre gli studi per conseguire la laurea e le pratiche espletate in veste di avvocato da parte di Goldoni, portando in primo piano le azioni, gli espedienti e veri e propri intrallazzi – molto spesso censurabili e poco ortodossi – che egli mise in opera per conseguire i suoi obiettivi. Espedienti che spesso, occorre ricordare, traspose poi in alcune delle sue commedie più famose la cui costruzione può intendersi tecnicamente come l’istruzione di un “processo”, dove l’intrigo è risolto, alla fine, con una “renga” magistrale da parte del personaggio più significativo.

Ingresso libero previo ritiro del biglietto omaggio alla biglietteria del Centro