E Milingo ritorna

«La Chiesa cattolica non è aggiornata. Si contraddice rispetto a quello che ha sostenuto nel Concilio Vaticano II. Gesù, però, non ha mai detto di preferire un prete celibe, ha sempre trattato con tutti i supi apostoli. Credo che non sia vero che un buon sacerdote, per essere tale, non debba essere sposato» e bla bla bla
Ma qui viene il bello: «Maria è anche una brava cuoca – racconta – Spesso mi cucina prelibatezze della Corea ma io la porto anche fuori al ristorante per non farla stancare troppo».
Eccolo li’ il maschio medio schifoso.
1) la porto fuori: al guinzaglio?
2) per non farla stancare troppo: perche’ qui monsignore si ammazzera’ di lavoro e quindi a casa non fara’ niente!
Certo fare esorcismi dev’essere dura, eh?

Tutti reazionari dentro. Non c’e’ niente da fare.

Conosco ragazzi che fanno cose strane

Alessandro, per esempio, in questa Italia neo-clericale e neo-conservatrice insegna per l’appunto in un Liceo Classico gestito da preti. E fin qui non ci sarebbe nulla di strano se non portasse in giro i propri alunni a visitare un centro sociale:

Le alunne e gli alunni del liceo classico “Don Bosco” di Montalto Uffugo hanno visitato ieri mattina il Centro Sociale Autogestito Neo Ex “Villaggio del Fanciullo” in contrada Caricchio.
Accompagnati dai docenti Maria Rosaria Veltri e Alessandro Longobucco, nella palestra gestita dall’associazione Boxe Popolare di Cosenza, i ragazzi hanno assistito ad una lesson in action di pugilato, tenuta dal mister Gianfranco Tallarico, che ha illustrato i fondamenti di questa nobile arte, basata sui principi sportivi di correttezza e lealtà. Tallarico si è soffermato anche sulle finalità sociali della boxe, se praticata nei quartieri periferici e del disagio, dove può essere impiegata per diffondere una cultura relazionale improntata al rispetto delle regole.
Nella seconda parte dell’incontro, i ragazzi hanno visitato anche il resto della struttura autogestita, rivolgendo ai responsabili del C.S.A. quesiti sui laboratori di editoria e teatro, realizzati dalla casa editrice Coessenza e dall’associazione “Cattivo Teatro”. Al termine, sono stati proiettati alcuni video sulla storia del C.S.A.

Cosenza, 4 dicembre 2006