Incapaci di giocare pulito

Io li adoro.
Berlusconi, Fini, Cicchitto, Bondi, Don Totò Cuffaro, Scajola, Schifani, io li adoro.
Nemmeno la famiglia Addams mi fa tanto ridere.
Sono geneticamente programmati per imbrogliare, frodare, falsare, ingarbugliare, mentire, confondere, truffare e turlupinare. Non sono esseri umani, sono dei piccoli troll ridanciani che cercano in continuazione di rubacchiare, agli altri oppure tra di loro.
Adesso, per fare un esempio, ti organizzano la manifestazione del due contro Prodi, ok, è una cosa accettabile. In democrazia si manifesta, è normale. L’UDC però dissente, perché pensa che non ci siano contenuti di fondo e che questa sia una manifestazione tanto per far caciara. Loro preferiscono fare un’opposizione costruttiva in aula. Ottimo, posizione legittima anche questa.
Ma che ti inventa la cricca dei truffatroll del nano? Per mettere in cattiva luce Casini e compagni e dimostrare che gli elettori dell’UDC comunque vogliono bene a Silviuccio lo svenevole, non ti vanno ad ordinare lo stesso le bandiere dell’UDC da distribuire ai figuranti in piazza?
Ma dico, manco Totò, eh. Parlando dell’attore, non del governatore inquisito per mafia.

Dai nano, svieni ancora!

Molto interessante questo articolo .

Ecco cosa sta succedendo in America: l’FBI sta indagando su un produttore di Hollywood, Frank Agrama su richiesta delle autorità (sicuramente rosse eh) italiane. Che ha fatto il produttore? Niente di che, ha solo comprato i diritti di alcuni film (soprattutto Paramount) per 130 milioni di dollari per poi rivenderli a Mediaset per 315 milioni di dollari attraverso la società Olympus Trading. Pare però che questi diritti siano fittizi e che i prezzi siano stati gonfiati con società off-shore proprio da Mediaset per costituire fondi neri all’estero e ridurre i ricavi in Italia in modo da pagare meno tasse.
Silvio Ber******i dovrà comparire, salvo malesseri improvvisi, in tribunale a Milano il prossimo 1 dicembre per rispondere ai magistrati che lo accusano di frode fiscale e falso in bilancio in relazione all’acquisto dei diritti cinematografici negli U.S.A.