Qualcuno uccida i creativi

Tutti, anche i miei amici che fanno questo sciagurato lavoro.
Ora, dico, come vi salta in mente di fare il Dixan al profumo di Vernel?!?
Ma cosa vuol dire? O Dixan o Vernel!
Son cose diverse.
Ma perché dovete farmi un detersivo che profuma di ammorbidente? Ma quale ricerca di mercato avete fatto per proporre un prodotto così idiota?

Allora fatemi la Punto che romba come una Twingo.
Fatemi il Buondì al sapore di tegolino.
Fatemi lo sfogliavelo di Giovanni Rana ripieno di tortellini Fini.
Fatemi il maxicono Motta al sapore di cornetto Algida.

Ma cosa avete in testa?
E cos’hanno in testa i dirigenti che approvano le vostre cavolate?

D’estate poi è l’apoteosi dell’idiozia.
Già il fatto che la Tim si fosse affidata a Cristian De Sica e la Vodafone a Massimo Boldi era massimamente discutibile, l’intreccio però continua, come una mostruosa metastasi amalgamante che ricopre tutto il mondo della pubblicità telefonica con un unico indistinto velo di sudaticcio. Adesso pure la Tre tira dentro il vigile. Tutti incrociano con tutto, rubicchiandosi le idee vicendevolmente, giocando di rimandi, inseguendosi in un girogirotondo di scontata stupidità, tanto questi gonzi comprano comunque, penseranno.
Prendete la nuova papera che scappa col Muccino.
Avete presente?
Quella che molla il marito sull’altare e salta in moto.
Forse voi non ve lo ricorderete ma cominciava esattamente nello stesso modo una saga di spot di qualche anno fa, realizzata però – indovinate un po’ – dalla Tim. Sempre tipa papera che molla marito sull’altare, incredibile, vero?
Ma io non ho solo memoria, ho anche le prove.
Ecco cosa scrivevamo in quei giorni io (L per Luigi) e la caporedattrice (S per Sara) in merito alla saga Tim di allora:

13 febbraio 2003

S: – Ehi, ma questa qua di stare in groppa al prete bavoso e’ gia’ un balzo enorme di qualita’ per la mentecatta, pensa a quando si beava tra i mascalzoni latini.
(Mascalzone latino. Io voglio andare a vivere in Francia.)

L: – La peggiore è in assoluto la prima, diario di una smidollata che non ha mai avuto un pensiero proprio nella vita. Che ragazze hanno avuto i creativi della Tim?

S: – Potrebbero essere ragazze, no?
O sono troppo cretine le pubblicita’ e tu sei un sessista che imputa le schifezze del mondo ai soli uomini? ;)

L: – No, io sono una persona equilibrata (rotfl) che di solito divide equamente la cretinaggine fra entrambi i sessi però, come ho più volte esposto in passato, ho motivo di ritenere che il mondo dei creativi delle pubblicità sia composto da gente che ha un po’ di punti fermi forse appartenenti più all’immaginario collettivo degli uomini deficienti che non a quello delle donne deficienti:
1) I consumatori sono coglioncelli da raggirare.

S: – E fin qui appare chiaro a tutti.

L: – 2) Le donne, fra tutti i consumatori, sono quelle più sceme e si possono indurre a comprare di tutto soltanto dando ai prodotti nomi o colori carini da diario di quarta ginnasio.

S: – Oh, ieri nella mia edicola c’era una specie di fiera dell’abbigliamento allestita con i regali di gioia.
C’erano svariate sciure che sceglievano il colore giusto per la mantella-poncho e poi arrivo io e zac, l’edicolante, con colpo da vera
maestra mi dice “te, chesta chi la va bene dume’ per ti” (tieni, questa qua va bene solo a te) ed estrae una sottoveste nera… io ho preso gioia solo per l’inserto, c’era gioia-sposa :)

L: – 3) Gli uomini non ridano, magari si credono furbi ma con un paio di tette messe dove c’è bisogno gli vendi pure quello che è già loro. Ecco, la campagna telecom, dal primo spot fino ad oggi, segue perfettamente
il dogma.

Complimenti quindi alla Vodafone per la sua nuova campagna 00 summer: un’idea vecchia di tre anni, rubata alla concorrenza e già assolutamente irritante allora.
La sposina di allora dopo la fuga andava a rapire la nonna e a farsi guardare le mutande da un prete, quella di adesso promette bene, è già a mollo al terzo spot e fa già vedere il reggiseno candido da sposa.

Piccole differenze

In fondo tra un cessate il fuoco urgente ed uno immediato c’è poca differenza.
Quanto?
Pochi giorni?
Settimane?
Mesi?

Già.

Qual è il problema?

Il problema è che quando si spara, quando si tirano bombe, ogni istante può essere l’ultimo per qualcuno.

Queste foto sono tratte dal blog di Beppe Grillo, mi sembra giusto riproporle oggi alla fine della conferenza di Roma.

Ma non bastano a capire.
Guardate ancora, guardate tutto quello che riuscite a guardare.

E’ vero, non ci si poteva oggettivamente aspettare di più dalla conferenza, se qualcuno dei governanti del pianeta però, una volta soltanto, ci stupisse in positivo, non sarebbe cosa sgradita.

Noi vecchi ricchi parliamo ed i bambini poveri muoiono… qualcosa non funziona.