Per chi continua…

A ripetere che tanto, destra o sinistra, non cambia nulla…

Bruxelles, 30 mag. (Apcom) – I parlamentari europei del centro sinistra Giovanni Berlinguer (Ds), Marco Cappato (Rnp), Pia Locatelli (Rnp), Roberto Musacchio (Prc), Pasqualina Napoletano (Ds) si “rallegrano” della posizione assunta dal ministro per l’Università e la Ricerca Scientifica, Fabio Mussi, che ha annunciato oggi a Bruxelles di aver ritirato la firma dell’Italia alla ‘dichiarazione etica’ di alcuni paesi membri contro la ricerca Ue sulle cellule staminali embrionali.

“Ci auguriamo che la nuova posizione italiana possa aiutare il prossimo passaggio parlamentare del VII Programma quadro comunitario di ricerca, e che questo possa preludere al finanziamento europeo della ricerca sulle cellule staminali embrionali”, affermano gli europarlamentari in una nota diramata a Bruxelles.

Cambia, cambia… ed in meglio, per fortuna.

Finalmente siamo usciti da sotto il tallone del Vaticano e siamo tornati nel novero dei paesi civili.
Avanti così.
Mussi, mi raccomando, non un passo indietro, da bravo.

Sopperiamo…

Visto che i tg nazionali, per qualche strana ragione, si vergognano nel dare le notizie, anche quando queste sono semplicissime da dare, com’è nostra abitudine corriamo in loro soccorso.
Un po’ di evidenze:

- Ci sono state le elezioni amministrative
- Ha vinto il centrosinistra
- Berlusconi suca una volta di più.

Perché diciamo questo? Perché gli altri non lo dicono con questa chiarezza? Oh, beh, ce lo chiediamo anche noi, tuttavia i dati sono abbastanza incontrovertibili. Osserviamoli insieme:

Il centrosinistra raccoglie più di 4.200.000 voti, crescendo in tutta Italia di circa 10 punti in percentuale e di più di 400.000 voti in termini assoluti rispetto alle scorse amministrative.

Il centrodestra raccoglie più o meno di 3.600.000 di voti, perdendo in tutta Italia quasi 8 punti in percentuale e sperperando quasi 1.200.000 voti rispetto alle precedenti amministrative.

Ma non finisce qui. Anche nell’incorreggibile Sicilia le cose non vano bene per l’eversore di Arcore. Con invidiabile capacità di sintesi gli inglesi hanno riassunto così gli eventi:

Roma, 30 mag. (Apcom) – Al voto amministrativo in Italia, e in particolare a quelo siciliano, dedica un articolo molto duro il quotidiano britannico The Independent. “La Sicilia elegge un governatore con legami con la Mafia” titola il giornale.
“la Sicilia ha confermato la sua dubbia reputazione – scrive il giornale – consentendo a Salvatore Cuffaro, un democristiano sotto processo per complicità con la mafia, di sconfiggere la sorella di un giudice antimafia assassinato e di diventare per la seconda volta governatore dell’Isola”.

Quello che gli inglesi non possono sapere però è che anche Cuffaro ha sudato, e non poco. Rispetto alle scorse regionali ha perso circa 6 punti percentuale ed almeno 200.000 voti.

Ma vediamo un po’ anche il riepilogo sulle province e sui comuni maggiori:

RIASSUNTIVO PROVINCIALI

Attuale

Centrosinistra: 5
Centrodestra: 3

Precedente

Centrosinistra: 4
Centrodestra: 4

Quindi il centrosinistra strappa una provincia (Reggio Calabria, tra l’altro, quindi anche una realtà locale storicamente di destra).

RIASSUNTIVO COMUNI CAPOLUOGO

Attuale
Centrosinistra: 14
Centrodestra: 4
Ballottaggio: 5
Rinviati: 3

Precedente

Centrosinistra: 13
Centrodestra: 13

Quindi già adesso, senza contare i ballottaggi, il centrodestra perde anche in questo conteggio.

Per chi parlava di “spallata”, di “sfratto”, di “cittadini in piazza” e di “rivincite” è una gran bella doccia fredda.
Peccato che i telegiornali non lo dicano, peccato davvero.

Peccato anche per Milano. Una volta era la città più avanzata d’Italia, adesso, dopo troppi anni di amministrazioni inutili, è ridotta ad una città qualunque, e di certo quella cima della Moratti non potrà far nulla per risollevarla.
Milano era a portata di mano. Per andare al ballottaggio sarebbe bastato al centrosinistra non candidare Spok di Star Trek.
Vabbé.

Gianni Mocchetti “Beta”

Quello che colpisce subito, sfogliando il libretto verde acido di questo “Beta”, sono le tre foto in bianco e nero, epoca inizio anni settanta. Queste foto ritraggono un gruppo musicale formato da cinque persone tra cui spicca un giovane ragazzo urlante le cui caratteristiche sono un naso alquanto pronunciato e un costumino a righe alquanto improponibile e, sì, il ragazzo in questione (alle prese inoltre con quello che sembra essere un tubo di gomma di warholiana memoria) è proprio lui: Franco Battiato.
Il gruppo quindi è la Battiato Pollution, come si apprende sempre dalle note interne del libretto, probabilmente la prima band seria con cui il Battiato nazionale ha mosso i suoi primi passi nel campo musicale e, dato che quello è dai più considerato il periodo “sperimentale” di Battiato, la musica suonata doveva essere abbastanza ostica.
Chi scrive a questo punto non può che confessare che all’epoca di queste sperimentali et ostiche gesta era troppo piccolo per goderne e anzi, a dirla tutta, non era proprio nato, quindi si trova in effetti impossibilitato a scrivere una recensione completa, e cioè a giudicare questo lavoro “moderno” in rapporto al lavoro originale degli anni settanta, farà quindi del suo meglio basando il suo giudizio (ma meglio dire “la sua opinione”) solo sull’ascolto attento di questo unico progetto quindi, progetto revivalistico o d’omaggio che dir si voglia.

Dal punto di vista dell’ascolto (ma anche della grafica, basta dare un’occhiata alle foto di cui sopra) invece quello che colpisce subito è l’“ibridazione” di questo disco, non solo perché temporalmente sospeso tra gli anni settanta e gli anni duemila, ma anche perché questa è musica che nasce come concerto e finisce come prodotto “rifinito” in studio.
È lo stesso promotore del progetto Gianni Mocchetti, originariamente bassista della suddetta Battiato Pollution, a rivelare che a quello che è stato suonato dal vivo sono stati aggiunti degli effetti sonori (“magheggi”, li definisce) ed è stata fatta qualche sovraincisione: è da apprezzare quindi la sua sincerità, considerando che band molto più famose tendono a correggere gli errori dei loro concerti venduti a caro prezzo nei negozi di cd senza dire nulla.
Le canzoni, in genere, non vanno oltre un certo pop progressivo che si sentiva negli anni settanta appunto, pop accostabile anche a certe cose di Battisti talvolta, e forse anche a qualche San Remo dei tempi andati (tempi migliori sicuramente), addirittura in certe parti queste canzoni sono più pop di un certo Battiato moderno. Insomma, a mio modesto parere, niente di così tanto “sperimentale” e sconvolgente, tuttavia grazie a suoni puliti e ben prodotti e al gusto degli arrangiamenti il disco scorre bene, senza annoiare.
Se proprio si vuole trovare qualcosa di “sperimentale” in questo disco, allora bisogna cercare nell’uso di certe voci, in qualche “magheggio” produttivo, ma soprattutto nei testi che spesso si presentano scientifici, visionari, criptici nella migliore tradizione battiatiana.

In conclusione, visto il suo innegabile essere di nicchia, forse a non tutti piacerà questo disco ed è naturale che sia così, ma è sicuro che lì fuori ci sono anche un sacco di nostalgici che quegli anni li hanno vissuti veramente e saranno ben felici di apprezzare il lavoro “beta” (ci sarà un’altra versione?) di Mocchetti.
Questo disco è per loro.

Auguri Presidente

Che dire? Non mi aspettavo davvero di vivere un giorno come questo.
Finalmente l’Italia è un paese democraticamente maturo, un paese in cui un rappresentante di un pensiero politico che ha raccolto, e raccoglie ancora, i favori di un italiano su tre può, senza traumi per la nazione, ricoprire la massima carica dello Stato.

Auguri Presidente.

Il fornaio del Presidente…

Montalto Uffugo (Cosenza), 19:55

SENATO: MARINI IN CALABRIA IN VISITA PRIVATA

Il giorno dopo la sua elezione a Presidente del Senato, Franco Marini e’ stato in Calabria, a Montalto Uffugo, nel Cosentino, per un impegno privato. Marini ha infatti partecipato alla cerimonia di un battesimo, pranzando poi con degli amici in un ristorante della zona. In serata il rientro a Roma. Intervistato dal Tg3 Calabria Marini ha sottolineato il fatto di essere in visita strettamente privata, rimarcando comunque il suo invito all’unita’ ed al dialogo tra le forze politiche, lanciato ieri nel suo discorso di insediamento a Palazzo Madama.

Ma tu pensa, tanti anni passati in un paesino di poche migliaia di anime e non riesci nemmeno a conoscerle tutte. Chi sono mo’ questi che battezzano il pupo ed invitano il Presidente del Senato? Il macellaio di mia mamma? Il gioielliere della piazza? Il sindaco Ugo? Mah…

A futura memoria…

Per il momento il signor Silvio Berlusconi parrebbe essere rientrato nel solco delle istituzioni. Brindando con Prodi e riconoscendolo nel suo discorso alla comunità ebraica come nuovo Presidente del Consiglio è passato da eversore conclamato e semplice cafone.

Noi però, non essendo italiani comuni, non dimenticheremo. Anzi, lasciamo qui, a futura memoria, il link al nostro “instant blog” Schiodamolo, in modo da poter ricordare a tutti come si è comportato questo tizio nel momento della sconfitta.