Ora, se io dico Antonello Piroso è difficile che qualcuno sappia di chi sto parlando.
Non è un giornalista famoso, non è Ferrara, non è Fede, non è Mentana.
E’ però un conduttore di telegiornale, dell’edizione principale, poi, quella delle 20:00. E’ il conduttore del TG7 e mi sta simpatico da morire.
Sarà di destra? Sarà di sinistra? E chi lo sa, ma chi se ne fotte, è per questo che lo adoro.
In una pausa pubblicitaria dentro Star Trek Voyager lo si vede comparire all’improvviso per pochi istanti, giusto per far presente al telespettatore che dopo toccherà a lui.
Appare seduto sulla scrivania del Tg, anzi non completamente seduto, diciamo una chiappa su e una giù, come quelli che fanno i fichi al liceo appoggiati alla cattedra durante la ricreazione. Solitamente ha le maniche tirate su, probabilmente lo fa soltanto per mettere in mostra vanitosamente quel piccolo tatuaggio che ha su un avambraccio. Commenta le scene appena sospese di Star Trek, non sbaglia un nome, sa di cosa parla, fa battute spiritose sulle circostanze in cui vengono congelati i personaggi, poi anticipa le notizie e saluta.
Durante il tg lo vedi là bello tonico, ritmato, non sputa sentenze come un Capuozzo qualunque, non ammicca imbecille come un Mentana d’altri tempi, non lecca il culo come un Fede incartapecorito, non sembra un ritratto ad olio appeso in un vecchio corridoio polveroso come una Buonamici stantia.
Io, alla sera, guardo il Tg7.