Coalizione a delinquere

Questa è l’ultima battaglia che i rappresentanti politici del centrosinistra sono chiamati a combattere, persa questa non ci sarà né per loro né per nessuno possibilità di combatterne altre.
In verità, il fatto che a così alta tenzone siano chiamati coloro che troppo spesso hanno dato prova di ignavia, disinteresse e trascuratezza, quando non platealmente di connivenza con l’avversario, ingenera nello spirito già inquieto una intollerabile preoccupazione per le sorti di questa già troppo disastrata nazione.
Si ha la sensazione di trovarci in uno di quei momenti storici decisivi, in uno di quei punti di svolta in cui l’esito di una controversia, il prendere una strada o un’altra, cambierà di molto il futuro di milioni di persone. Certo, se gli italiani se ne rendessero conto sarebbe cosa carina ma ho imparato da tempo a non riporre la minima speranza nei miei connazionali, troppo impegnati a guardare Uomini & Donne per preoccuparsi di sottigliezze quali democrazia e libertà collettiva e individuale.

Siamo dunque giunti al momento decisivo, il momento in cui il tiranno, messo alle strette dallo svanire del consenso popolare, getta la maschera ed ammette che poco importa la volontà degli elettori, quel che interessa al Primo Ministro è restare in carica, in un modo o nell’altro, ad ogni costo, anche facendosi di fatto dittatore in una rappresentazione farsesca di democrazia incentrata sull’unica legge elettorale al mondo capace di assegnare la vittoria allo schieramento perdente.

Facciamo un po’ di cronaca: come di certo qualcuno avrà notato nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio, mentendo da par suo, si è nervosamente prodigato a schermi unificati per far passare come dato di fatto la parità fra gli schieramenti politici, sulla base di suoi sondaggi personali che si è però guardato bene dal divulgare.
Perché?
Perché non mostrare le prove delle proprie affermazioni?
Semplice, contrariamente a quanto si pensi comunemente la statistica è a tutti gli effetti una scienza, chi ha qualche amico che l’ha studiata sa quanta bella e corposa matematica ci sia dietro, quanto rigore e quanta cautela e compostezza. I sondaggi per avere un qualche valore devono essere fatti seguendo metodologie affidabili e comprovate, semplicemente se il Cavaliere avesse rivelato le fonti dei suoi dati qualcuno avrebbe potuto far notare che il piacere del committente non è un criterio statistico accettabile.
La verità è che tutti gli istituti di statistica seri, tutti, sia quelli notoriamente considerati più vicini al centrosinistra che quelli considerati più vicini al centrodestra, tutti indistintamente ed ormai da quasi due anni, tutti sono concordi nell’attribuire un vantaggio sostanziale e sensibile di voti a favore del centrosinistra: in altre parole votando adesso, con la legge attuale, l’Unto del Signore ed i suoi accoliti perderebbero, tornerebbero ad essere privati cittadini facendo tirare un gran sospiro di sollievo a tutta l’Italia e a buona parte dell’Europa.

Il Presidente Operaio però non è un democratico, assolutamente no, non è nemmeno un politico, se ne vanta abitualmente, è solo un imprenditore diventato ricco aggirando, quando non infrangendo del tutto, regole, norme e leggi e di conseguenza non gli si può certo chiedere di farsi da parte senza tentare l’ultima e decisiva truffa, del resto lui e le sue aziende, bilanci alla mano, non hanno mai nella loro storia guadagnato tanto quanto in questi ultimi 5 anni di governo Mediaset.

Ecco dunque la nuova legge elettorale, un capolavoro di sfacciataggine e mancanza di riguardo verso la democrazia così eclatante da non avere paragoni nella memoria se non con taluni atti dei regimi totalitari del passato.
Una legge che azzera di fatto SDI, Verdi, Comunisti Italiani, Uder e Lista Di Pietro, togliendo all’Unione di Centrosinistra quasi il 10% dei voti e consentendo alla Casa delle Libertà di conservare la maggioranza in parlamento pur perdendo clamorosamente le elezioni.

Signori, se questo non è un golpe io non saprei come definirlo.
Spero che almeno questa volta il centrosinistra faccia sul serio e porti la gente in piazza davanti ai palazzi romani e, se necessario, anche dentro i palazzi romani, spero che si insorga e che almeno questa ultima vergogna sia risparmiata all’Italia.

Spero troppo forse, in un paese in cui a Mediaset è permesso di organizzare master per formare giornalisti, cosa che è un po’ come delegare alla mafia l’addestramento dei carabinieri.

Una preghiera a tutti quelli che leggeranno questo messaggio: siate voi di destra o di sinistra cercate di capire, qui non si tratta di tifare per questa o per quell’idea, questa volta non è un problema di visioni delle cose, qui si tratta di difendere la cornice che consente a noi tutti di avere delle idee e di esporle, si tratta di impedire ad un pinco pallino qualunque di cancellare lo stato democratico.

Spegnete la tv e mostratevi preoccupati, è importante sul serio stavolta.