“Non abbiamo consegnato l’Italia nelle mani della sinistra e non la consegneremo nelle prossime elezioni”.
Vorrei dire una cosa semplice e chiara al signor Berlusconi, per essere il più limpido possibile la sillaberò:
IM-BE-CIL-LE
Oh.
Fa bene.
Provate anche voi:
IM-BE-CIL-LE
Forza, tutti insieme:
IM-BE-CIL-LE
Bene.
Non preoccupatevi, non c’è diffamazione, un Presidente del Consiglio che rilascia una dichiarazione del genere è indiscutibilmente un imbecille.
Ma spieghiamogli anche perché, è troppo pretendere che un imbecille capisca da solo il perché gli viene dato dell’imbecille.
Signor Berlusconi, l’Italia non è sua. Lei non deve consegnare niente a nessuno visto che niente è nelle sue mani.
Solo perché ha vinto delle elezioni democratiche questo non la autorizza a “difendere” il paese da chi democraticamente partecipa alle elezioni successive. Quando il centrosinistra vincerà lei dovrà levarsi di torno e mettersi l’anima in pace, questa è la democrazia, non quella esplosiva di cui parla col suo amico Bush.
A proposito, carino il siparietto là in America, due leader impopolari, derisi da metà del mondo ed odiati dall’altra metà , che si spalleggiano l’un l’altro. Nella dinamica del dialogo sembravate due tizi di una sessantina di anni fa, uno che invadeva sul serio stati sovrani ed un altro che fingeva di essere suo pari pur avendo alle spalle uno stato scalcinato ed in preda ad una crisi da far tremare le vene ai polsi. Ma in Italia facciamo la lana col latte, in Italia abbiamo idrovolanti velocissimi, in Italia abbiamo auto di lusso, in Italia siamo pieni di telefonini… tutte cazzate, oggi come allora.
Conti fino a cento prima di dire sciocchezze del genere la prossima volta, finché gioca a fare lo statista e si fa le leggi su misura reca un danno modesto al nostro paese, quando però mina le basi dell’alternanza lei non concede alternativa a chi ha le elezioni come unica speranza per liberarsi della sua irritante e deleteria presenza, ergo esaspera un clima di insofferenza e di odio che non conviene a lei per primo.
Ci rifletta, imbecille.